ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05613

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 338 del 12/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 12/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05613
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Martedì 12 maggio 2020, seduta n. 338

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   con l'entrata in vigore delle disposizioni del regolamento 883/2004 si è venuta a creare una situazione a macchia di leopardo dovuta alla mancata estensione della deroga al personale in servizio in Olanda, Belgio e Danimarca, con una conseguente sperequazione inammissibile in termini di tutele;

   questa chiusura da parte dei Governi interessati capovolge paradossalmente lo spirito del regolamento 883/2004, voluto e approvato proprio per consentire un equo trattamento di tutte le persone residenti nell'Unione europea;

   una parte del personale a contratto della rete consolare italiana dal 1° maggio manterrà pertanto il rapporto con il sistema pensionistico italiano, mentre l'altra è assoggettata ai sistemi di sicurezza sociale dei Paesi dove sono operativi, che sono notevolmente peggiorativi rispetto a quello italiano, garantito al restante personale, come in Belgio, Danimarca e Olanda;

   dalla mancata applicazione a tutti gli Stati deriva l'assenza di una precisa linea operativa in tutti i Paesi interessati dovuta a normative contrastanti e addirittura concorrenti, le quali non porteranno certamente alla auspicata armonizzazione dei regimi sociali e contribuiranno bensì a rafforzare le già esistenti disparità;

   questa disparità di trattamento potrebbe ripercuotersi negativamente sui servizi consolari a favore degli utenti che chiedono servizi ad amareggiati impiegati di rappresentanze italiane colpiti da forti decurtazioni salariali dovute alle legislazioni straniere alle quali verrebbero sottoposti;

   l'amministrazione potrebbe risolvere la questione applicando la deroga diretta prevista dall'articolo 11, comma 3, lettera d), del regolamento, assimilando il personale a contratto, per mansioni svolte, al dipendente pubblico;

   il rilascio a questa tipologia di lavoratori del Modulo A1 da parte dell'Inps contribuirebbe, infatti, a superare questa evidente disparità e aggirerebbe definitivamente l'ostacolo posto dai Governi contrari a deroghe. Il modello A1 certifica che il lavoratore, detto «distaccato», rimane assicurato ai fini previdenziali nel Paese dell'Unione europea in cui ha sede l'impresa distaccante o in quello di esercizio abituale dell'attività lavorativa autonoma –:

   quali siano gli intendimenti del Governo in merito alla possibilità di segnalare a Belgio, Danimarca e Olanda l'assimilazione degli impiegati a contratto ai dipendenti pubblici con il conseguente assoggettamento di questi alla disciplina prevista in materia di sicurezza sociale dallo Stato italiano, loro datore di lavoro, nel cui interesse pubblico gli stessi operano assumendo la qualifica di personale «distaccato».
(4-05613)