ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05572

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 336 del 07/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: PEZZOPANE STEFANIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05572
presentato da
PEZZOPANE Stefania
testo di
Giovedì 7 maggio 2020, seduta n. 336

   PEZZOPANE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nonostante le parole profuse, fino ad oggi le organizzazioni sindacali di categorie dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta non sono state coinvolte dagli organi della regione Abruzzo nella gestione dell'epidemia da COVID-19;

   infatti, le organizzazioni sindacali dei medici del territorio non sono state coinvolte, se non per la presentazione di un documento nei processi decisionali che hanno portato alla redazione dell'ordinanza n. 53 del 3 maggio 2020, ma non hanno partecipato a nessun confronto diretto sul tema; i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta hanno sempre richiesto un provvedimento che facesse chiarezza sulle competenze di ciascun operatore sanitario, sulle modalità e sulle tempistiche della richiesta di un tampone, sulle modalità e sulle tempistiche del prelievo di un campione nonché sulle tempistiche della comunicazione del risultato del tampone;

   tali auspici sono caduti nel vuoto e l'ordinanza n. 53 non accoglie il parere favorevole della medicina convenzionata, visto che non disciplina nessuna richiesta avanzata da tale categoria, ma lascia la regolamentazione della materia a ciascuna Asl o meglio alle singole Ucat, con il risultato di ottenere un procedimento diverso per ogni singolo distretto;

   inoltre, i medici lamentano che, con l'ordinanza n. 53, si elencano una serie di compiti senza specificare chi debba essere il soggetto attuatore e non si disciplina la sicurezza dei medici convenzionati e del personale dei loro studi; infatti, niente si dice sulla fornitura di Dpi o sui tamponi, non si specifica quale terapia farmacologica i medici sono tenuti a prescrivere facendo riferimento solo a non ben precisate «disposizioni nazionali e regionali», salvo poi lasciare intuire che la regione Abruzzo non intenda riconoscere a tali medici la possibilità di prescrivere farmaci anti-Covid;

   infine, si chiede ai medici convenzionati di emettere certificati di guarigione ad avviso dell'interrogante in violazione alla normativa che regolamenta i certificati di malattia né essi possono essere chiamati a svolgere compiti di Siesp per il semplice fatto che per legge i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta non svolgono il ruolo di autorità sanitaria pubblica;

   come è risultato evidente fino ad ora, l'epidemia non può essere gestita solo a livello ospedaliero, ma necessita un coinvolgimento diretto della sanità territoriale –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dell'ordinanza della regione Abruzzo n. 53 del 3 maggio 2020 e non ritenga doveroso, per quanto di sua competenza, adottare iniziative affinché sia dato un ruolo centrale anche alla medicina territoriale nella gestione dell'emergenza, specialmente ora che si è avviata la Fase II e che si necessita di un modello integrato di assistenza sanitaria tra ospedale e territorio con l'obiettivo di poter così intervenire rapidamente non solo nel caso di nuovi focolai ma anche per una rapida presa in carico del paziente.
(4-05572)