ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05560

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 336 del 07/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: LAPIA MARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2020
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05560
presentato da
LAPIA Mara
testo di
Giovedì 7 maggio 2020, seduta n. 336

   LAPIA, D'ARRANDO e NESCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 17 marzo 2020, nell'ospedale «San Francesco» di Nuoro è stato istituito il primo reparto d'emergenza COVID-19 della regione Sardegna, dotato di 42 posti letto;

   nelle settimane successive, con l'evolversi della pandemia da Coronavirus, all'interno del suddetto reparto COVID-19 è stata altresì creata un'ulteriore area (formalmente mai istituita dalla direzione dell'Assl di Nuoro, come ad esempio avvenuto per l'Azienda ospedaliera universitaria di Sassari) dedicata ai pazienti «sospetti-Covid»;

   all'interno del presidio ospedaliero «San Francesco» di Nuoro è presente, tra gli altri reparti, anche quello di oncologia dove – durante l'emergenza sanitaria in atto – sono state eseguite visite di follow-up ai pazienti oncologici (in seguito, tra l'altro, sospese) e vengono erogate fino a 50 terapie anti-blastiche al giorno per i casi ritenuti urgenti e non differibili;

   in più di un'occasione, la direzione sanitaria aveva assicurato ai pazienti in cura presso il suddetto reparto di oncologia che il reparto COVID-19 sarebbe stato blindato dal resto dell'ospedale, sia in termini di spazi dedicati (con ingressi ed uscite separati dalle altre aree della struttura), sia in termini di turnazione dei medici specialisti nei diversi reparti;

   ciò avrebbe dunque offerto la massima tutela per i pazienti oncologici i quali, com'è noto, a causa delle terapie cui si sottopongono, spesso si ritrovano in uno stato patologico di immunodepressione, risultando dunque maggiormente esposti ad eventuali infezioni virali rispetto ad altre tipologie di pazienti;

   nonostante ciò, il 23 aprile 2020 con ordine di servizio n. 18360, la direzione dell'Assl di Nuoro – a causa della carenza di organico presso la struttura – ha disposto la turnazione degli specialisti del reparto di oncologia, ematologia, medicina, neurologia e cardiologia, con i colleghi in servizio presso l'area sospetti-Covid;

   l'improvvisa ed inaspettata decisione dell'Assl di Nuoro sta generando almeno tre gravissime conseguenze:

    la prima è che presso il reparto di oncologia, dove risulta già difficile garantire (in situazioni ordinarie) la copertura dei turni di servizio a causa della carenza di organico, si rischierebbe un drastico rallentamento delle erogazioni delle terapie anti-blastiche;

    la seconda conseguenza è che gli specialisti oncologi (che a turno opereranno anche nel reparto sospetti-Covid) potrebbero divenire veicolo di contagio del virus, mettendo a serio rischio la salute dei pazienti in cura presso il reparto di oncologia;

    la terza conseguenza, non meno grave, è lo stato di forte preoccupazione dei pazienti oncologici (e delle associazioni nate a loro tutela), i quali minacciano in queste ore di non recarsi più presso il reparto e di rinunciare alle vitali cure anti-tumorali;

   è il caso di evidenziare che la scelta della direzione sanitaria dell'Assl di Nuoro risulta essere una decisione, a giudizio dell'interrogante, avventata, del tutto inopportuna durante una grave pandemia, e che tiene in considerazione solamente l'aspetto organizzativo dell'ospedale nuorese, tralasciando di fatto la tutela della salute dei pazienti e del personale sanitario;

   va rammentato che il rapporto tra i pazienti oncologici ed i loro medici non è fatto solo di interventi chirurgici e terapie, ma di un serio e costante supporto al malato: il tutto, in questo complicato momento, si aggrava già di per sé a causa di una serie di protocolli specifici come il pre-triage, il distanziamento sociale obbligatorio ed il rinvio di molte sedute di terapia, che hanno fortemente dilatato i tempi di attesa da parte dei pazienti –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto descritto in premessa;

   se le decisioni di cui in premessa, assunte dall'Assl di Nuoro, risultino coerenti con le raccomandazioni emanate dal Ministero in data 10 marzo e relative alla gestione dei pazienti oncologici ed onco-ematologici durante l'emergenza sanitaria da diffusione di COVID-19;

   se il Ministro interrogato non intenda valutare, in raccordo con le regioni, l'adozione di indirizzi idonei ad assicurare l'assistenza e le cure più complete ai pazienti oncologici, pur nell'attuale contesto.
(4-05560)