ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05496

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 334 del 05/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: TONDO RENZO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 05/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 05/05/2020
Stato iter:
08/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/07/2020
SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/07/2020

CONCLUSO IL 08/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05496
presentato da
TONDO Renzo
testo di
Martedì 5 maggio 2020, seduta n. 334

   TONDO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   la crisi epidemiologica da COVID-19 è un'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale che ha colpito duramente il sistema economico italiano, in modo particolare il settore del turismo;

   il 16 marzo 2020 la Commissione europea ha raccomandato agli Stati membri di applicare una restrizione temporanea coordinata per i viaggi non essenziali da paesi terzi verso l'Unione europea e misure per la gestione delle frontiere nell'Unione europea destinate a tutelare la salute e garantire la disponibilità di beni e servizi essenziali, con proroga in data 8 aprile 2020;

   il 29 aprile 2020 la vicepresidente della Commissione europea per i valori e la trasparenza, Vĕra Jourová, dichiara che il turismo potrebbe perdere almeno il 50 per cento del suo fatturato nel 2020 e alcune aree saranno più colpite, con una situazione seria in particolare per l'Europa del sud;

   in Italia il comparto turistico è un asset economico pari al 13 per cento del prodotto interno lordo e vale 4,2 milioni di lavoratori, come riportato da Eurostat, l'Italia è il primo Paese in Europa per occupati in questo settore;

   nel 2019 la spesa turistica internazionale in Italia è stata di oltre 40 miliardi di euro e con la crisi epidemiologica l'Enit (Agenzia nazionale del turismo) prevede un impatto sulla spesa turistica in entrata dall'estero che si traduce in un calo di quasi 20 miliardi di euro per il 2020;

   alcuni Paesi europei stanno stipulando offerte bilaterali per proteggere il turismo con un corridoio turistico a circuito chiuso per il prossimo periodo estivo;

   il 18 aprile 2020 il Ministro austriaco del turismo, Elisabeth Köstinger, ha dichiarato che se i Paesi gestiscono bene la situazione, come la Germania, esiste una reale possibilità di accordi bilaterali;

   ogni anno i tedeschi rappresentano il 30 per cento del turismo che si reca in Austria, tuttavia la Germania è anche il primo Paese per numero di presenze turistiche in Italia, come riporta Enit;

   il 22 aprile 2020 il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, rende noto di aver discusso con il Primo Ministro croato, Andrej Plenković, le modalità di «un approccio coordinato sulla riapertura del settore turistico nei rispettivi Paesi, sui lavoratori stagionali e sui controlli alle frontiere»;

   lo stesso giorno, Plenković rende noto di essersi confrontato con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, con il primo ministro ungherese, Viktor Orban, e con il primo ministro sloveno, Janez Janša, sulla possibilità di un «modello europeo coordinato per il settore turistico»;

   il 27 aprile 2020 il Ministro croato del turismo, Gari Cappelli, conferma che i corridoi turistici dovrebbero essere concordati entro la fine di maggio 2020;

   il corridoio turistico è un accordo di reciprocità per il libero transito, seppure controllato, dei turisti europei provenienti da Germania, Repubblica Ceca, Austria, Slovenia e Croazia, per sostenere il turismo di questi Paesi e, in modo particolare, di Austria e Croazia per il prossimo periodo estivo;

   numerose località e imprese turistiche in Italia, specialmente quelle del Friuli Venezia Giulia al confine con Austria e Croazia, patiscono la chiusura delle frontiere a discapito della loro economia più specifica;

   le regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia presentano un quadro epidemiologico migliore delle altre regioni italiane e rimangono la meta estiva di austriaci e tedeschi; molti di questi hanno immobili di proprietà in Italia a ridosso del confine;

   nella task force dello Stato per affrontare l'emergenza non c'è alcun rappresentante del settore turistico;

   si conviene sull'interesse di proteggere il settore del turismo dei partner europei e dell'Italia –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare in merito alla situazione descritta in premessa.
(4-05496)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 luglio 2020
nell'allegato B della seduta n. 368
4-05496
presentata da
TONDO Renzo

  Risposta. — Il settore turistico e dei viaggi è stato uno dei più duramente colpiti e direttamente danneggiati dalla crisi pandemica. Già nella videoconferenza dei Ministri del turismo del 27 aprile 2020 la Commissione aveva segnalato la necessità di uno sforzo aggiuntivo ed eccezionale per il rilancio a lungo termine del settore e l'esigenza di seguire tutti le stesse regole al momento della ripartenza, adottando protocolli di salute e sicurezza comuni. Anche gli Stati membri, sebbene con diverse sfumature, avevano sostenuto un approccio coordinato e regole uniformi per i viaggi all'interno dell'Unione europea tramite protocolli comuni sulle misure sanitarie da adottare per l'ingresso dei turisti, in modo da poter riaprire gradualmente le frontiere interne e consentire viaggi transfrontalieri.
  Il sostegno al comparto turistico rappresenta una priorità per il Governò. È in tale ottica che l'Italia continua ad adoperarsi affinché siano adottate misure di sostegno europee per una rapida ed efficace ripresa del settore, anche per il suo stretto collegamento con molte altre filiere economiche, insistendo sulla necessità di destinare significative risorse al turismo nell'ambito del
recovery plan. Il tema è sempre al centro delle discussioni che il Ministro Di Maio intrattiene con gli altri Ministri europei, ad esempio nelle recenti visite in Germania, Svizzera e Grecia.
  Allo stesso tempo, il Governo è impegnato a far ripristinare la libera circolazione all'interno dell'Unione europea sulla base di protocolli comuni, nel pieno rispetto delle esigenze di tutela della salute pubblica. L'Italia, in particolare, ha promosso numerose iniziative volte ad affermare il principio di non discriminazione e contrastare tentativi d'intese tra piccoli gruppi di Paesi, sulla base di criteri e parametri definiti
ad hoc tra le parti, al solo scopo di creare «corridoi turistici sicuri» tra Stati membri percepiti come più al riparo dalla pandemia.
  L'Italia ha quindi aderito – assieme a Spagna, Bulgaria, Romania, Malta, Cipro, Portogallo, Grecia e Irlanda – al documento congiunto che, su iniziativa francese, è stato presentato a inizio maggio alla Commissione. Alcuni principi in esso richiamati sono poi confluiti nella strategia europea per la tutela e il rilancio del settore turistico, insistendo in particolare su: definizione di protocolli sanitari comuni per gli operatori del settore turistico, coordinamento delle date di riapertura delle strutture turistiche in particolare tra aree limitrofe, contrasto alle discriminazioni basate sulla cittadinanza per i turisti provenienti dall'area Schengen e messa a punto di misure volte a favorire la ripresa della mobilità intra-Unione europea internazionale.
  A giudizio del Governo, il «pacchetto» di misure adottato dalla Commissione europea il 13 maggio fornisce nel complesso un'importante guida in vista di un approccio coordinato e omogeneo alla ripresa dei servizi turistici e dei trasporti, così come richiesto dall'Italia e dagli altri Paesi «like minded» nel documento congiunto.
  I principi cardine che informano l'azione del Governo nell'attività di sostegno al settore sono stati ribaditi dal Ministro Di Maio in occasione della Conferenza dei Ministri degli esteri di alcuni Paesi dell'Unione europea tenutasi, su iniziativa tedesca, il 18 maggio scorso e a cui hanno partecipato, oltre alla Germania e all'Italia, Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Grecia, Malta, Portogallo, Slovenia e Spagna.
  Nel suo intervento il Ministro Di Maio ha illustrato le decisioni del Consiglio dei ministri in merito alla riapertura dei movimenti da e per i Paesi dell'Unione europea a partire dal 3 giugno e sottolineato il nostro impegno valorizzando il sistema di monitoraggio e informazione, messo a punto dal Ministero della sanità, attraverso il quale è possibile informare costantemente i partner sulla situazione epidemiologica nelle varie zone del Paese.
  I risultati ottenuti dall'Italia e dagli altri Stati europei nel contenimento della pandemia del Covid-19 consentono ora di rimuovere le restrizioni interne all'Unione europea rispettando i principi di proporzionalità, coordinamento e non discriminazione, così come delineato dalla Commissione nelle sue linee guida. Alla luce di questa tendenza positiva, dal 15 giugno gli stati dell'Unione europea hanno cominciato a rimuovere ogni restrizione alle frontiere interne.
  Riguardo invece alle frontiere esterne, l'11 giugno la Commissione europea ha adottato una comunicazione in cui raccomanda agli Stati membri di prolungare fino al 30 giugno l'applicazione delle restrizioni ai viaggi non essenziali verso l'Unione europea. Dalla misura restano esclusi tutti i cittadini dell'Unione europea che vogliano rientrare in Europa a qualsiasi titolo.
  L'Italia, in linea con la Commissione e gli altri Stati europei, sta delineando «una lista dei Paesi terzi per i quali le restrizioni di viaggio potranno essere rimosse a partire dal primo luglio», elenco che andrà «aggiornato regolarmente» seguendo alcuni criteri. Primo fra tutti quello epidemiologico, insieme a valutazioni sulla capacità di applicare misure di contenimento durante il viaggio e sulla reciprocità.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ivan Scalfarotto.