ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05494

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 334 del 05/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZOFFILI EUGENIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 05/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOCATELLI ALESSANDRA LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
SUTTO MAURO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
FOSCOLO SARA LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
LAZZARINI ARIANNA LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
TIRAMANI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/05/2020
Stato iter:
27/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/12/2020
VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/12/2020

CONCLUSO IL 27/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05494
presentato da
ZOFFILI Eugenio
testo di
Martedì 5 maggio 2020, seduta n. 334

   ZOFFILI, LOCATELLI, SUTTO, FOSCOLO, LAZZARINI e TIRAMANI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   già con interrogazione a risposta orale a firma del sottoscritto rivolta al Ministro interrogato (n. 3-01179, annunciata nella seduta n. 272 del 5 dicembre 2019 e tuttora senza risposta) veniva chiesto quali provvedimenti di propria competenza il Ministro intendesse adottare per la tutela dei minori che vivono all'interno degli accampamenti Rom;

   in particolare, l'interrogazione venne presentata all'indomani dell'ennesima e tragica morte di un minore all'interno di tali insediamenti; in particolare, trattava allora di una bimba di soli cinque mesi, che il 27 novembre fu colta improvvisamente da un malore nel box 26 nell'accampamento in via Luigi Candoni, a Roma e poco dopo, nonostante l'intervento di un'autoambulanza, venne dichiarata deceduta;

   secondo quanto riportato dalla stampa, al loro arrivo gli operatori del servizio 118 si resero immediatamente conto della situazione ormai disperata: il corpo della bambina, molto più piccolo rispetto alla media della sua età, presentava evidenti segni di disidratazione, malnutrizione e cattiva igiene e ogni manovra per tentare di rianimarla si rivelarono, pertanto, del tutto vane;

   sempre allora, secondo i primi riscontri e sebbene le circostanze della morte fossero ancora tutte da chiarire con l'autopsia, venne pertanto appurato che la bimba viveva in condizioni di assoluto degrado e abbandono, tanto che, secondo il rapporto del 118, sarebbe morta per malnutrizione e i genitori vennero subito indagati per maltrattamenti in famiglia;

   secondo quanto riportato dalla stampa si apprende ora che la consulenza autoptica disposta dal pubblico ministero avrebbe confermato le ipotesi allora avanzate: la morte della neonata per polmonite sarebbe da imputare proprio alla carenza di cure e assistenza, anche di carattere sanitario, da parte dei genitori, i quali, pertanto, rimangono indagati per i reati di maltrattamenti in famiglia ed ora anche per morte come conseguenza di altro delitto;

   la coppia, un uomo di origine serba di 30 anni e già con precedenti penali e una donna di 24 anni nata a Berlino, ha altri quattro figli che, dopo la morte della sorellina, vennero affidati ai volontari di una casa d'accoglienza fino alla decisione del giudice del tribunale dei minorenni sul loro affidamento;

   secondo quanto allora riportato da il Corriere della Sera, gli altri figli della coppia avrebbero potuto anche essere affidati ad altri parenti, sempre nello stesso campo rom;

   la tragica situazione di incuria, anche familiare, in cui versano i bambini rom per le condizioni di assoluto degrado, abbandono e sporcizia in cui sono costretti a vivere quotidianamente è stata più volte già segnalata nei mesi scorsi dal sottoscritto anche con altre diverse interrogazioni (interrogazione a risposta orale n. 3-00467, interrogazione a risposta scritta 4-02532, interrogazione a risposta scritta 4-02288, interrogazione a risposta orale 3-00858) su altrettanti casi analoghi accaduti in altri accampamenti di altre città, come la tragica morte di Esperanza a Cagliari, tutte ancora senza risposta –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, si intendano assumere nell'immediato in merito alle problematiche esposte in premessa relative agli accampamenti Rom, con particolare riguardo alla tutela dei minori che vivono all'interno degli stessi.
(4-05494)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Domenica 27 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 446
4-05494
presentata da
ZOFFILI Eugenio

  Risposta. — Con riferimento al quesito posto dall'interrogante, relativo all'atto di sindacato ispettivo in esame, si rappresenta quanto segue.
  In relazione al decesso della neonata nell'insediamento di via Luigi Candoni a Roma, il personale della compagnia carabinieri Roma Eur ha svolto le indagini di polizia giudiziaria sottoponendo a sequestro probatorio il
container occupato dal nucleo familiare della piccola e deferito i genitori in stato di libertà alla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi in concorso. Su disposizione del pubblico ministero di turno presso il tribunale per i minorenni di Roma, gli altri quattro figli della coppia sono stati collocati in una struttura protetta per l'accoglienza dei minori in condizioni di grave pericolo per l'integrità psico-fisica.
  Più in generale, con riferimento alla situazione degli insediamenti di comunità Rom, Sinte e Caminanti, si evidenzia che nell'area della città metropolitana di Roma insistono diversi insediamenti sui quali la prefettura di Roma, su disposizione del Ministro dell'interno, effettua un costante monitoraggio.
  Peraltro, in relazione all'esigenza di realizzare una mirata attività di prevenzione, contrasto e vigilanza e un più articolato sistema di ricognizione degli insediamenti in argomento, questi ultimi sono stati oggetto di diverse riunioni del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, nonché di tavoli tematici con rappresentanti dell'amministrazione capitolina.
  In tali sedi, sono state adottate misure condivise sia per affrontare le criticità strutturali con ripercussioni igienico-sanitarie e ambientali, sia per contrastare le attività illecite con ricadute sull'ordine e la sicurezza pubblica.
  In particolare, l'accampamento di via Candoni viene presidiato nell'arco delle 24 ore da una pattuglia della polizia locale, con il compito di controllare gli accessi e impedire l'ingresso alle persone non autorizzate.
  Inoltre, specifiche risorse finanziarie per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza su 6 campi Rom, compreso quello di via Candoni, sono state stanziate in favore del comune di Roma grazie al patto per la sicurezza urbana di Roma Capitale – sottoscritto nell'aprile 2019 dal prefetto di Roma, dal presidente della regione Lazio e dalla sindaca di Roma Capitale – al fine di vigilare sull'introduzione all'interno dei campi di rifiuti e materiali che spesso vengono dati alle fiamme per estrarre materiale pregiato. Lo stesso patto prevede poi il monitoraggio a cura della prefettura nonché progetti di inclusione delle popolazioni Rom, Sinte e Caminanti, mentre la questura svolge specifiche attività di vigilanza e controllo di persone e veicoli in sinergia con la polizia locale.
  È altresì utile porre in evidenza che l'ufficio speciale Rom, Sinti e Caminanti del dipartimento per le politiche sociali di Roma Capitale, in collaborazione con i servizi sociali municipali, garantisce una costante attenzione alle problematiche dei campi e dei villaggi della solidarietà, con particolare attenzione ai minori.
  Oltre alla presenza di assistenti sociali all'interno dei campi e dei villaggi, il predetto ufficio dispone di un servizio di sportello dedicato all'accoglienza, all'inclusione sociale, alla mediazione linguistico culturale, nonché all'orientamento ai servizi e alla raccolta delle richieste degli utenti, tramite il quale vengono attivate le risorse disponibili e valutati eventuali percorsi di sostegno e aiuto, soprattutto in presenza di minori, per le situazioni di fragilità o criticità.
  L'amministrazione capitolina, inoltre, ha da tempo avviato forme di collaborazione con le Asl, al fine di garantire assistenza socio-sanitaria e favorire misure di prevenzione igienico-sanitaria a favore dei nuclei familiari presenti nei campi. Ad esempio, nell'anno in corso è stata realizzata una campagna vaccinale e di sensibilizzazione sul corretto stile di vita, con la collaborazione delle Asl, dell'Istituto nazionale per la salute delle popolazioni migranti e dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù.
  Numerose sono anche le iniziative predisposte dall'amministrazione comunale per favorire i processi di scolarizzazione e garantire il sostegno e l'assistenza ai minori ospiti dei campi, come l'azione di contrasto alla dispersione scolastica, fenomeno diffuso con incidenza diversa nei campi e nei villaggi.
  In seguito ai fatti citati nell'interrogazione, il citato ufficio speciale Rom, Sinti e Caminanti ha condotto una mappatura sociale di tutte le persone presenti all'interno del campo di via Candoni, al fine di effettuare una valutazione della complessiva condizione dei minori presenti, mentre il servizio sociale del municipio competente ha predisposto un'indagine socio-ambientale i cui esiti saranno trasmessi all'autorità giudiziaria.
  Più in generale, nell'ambito della tutela delle minoranze di competenza del Ministero dell'interno, l'attenzione nei confronti delle comunità Rom, Sinte è Caminanti passa attraverso l'attuazione della Strategia nazionale di inclusione, che opera lungo quattro assi di intervento: salute, abitazione, scuola, lavoro.
  Nel 2019, è stato avviato il V ciclo di monitoraggio sulla convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali e, nel rapporto per l'Italia che ne è scaturito, è stato incluso lo stato dei lavori inerenti i suindicati ambiti di intervento, a tutela sia delle minoranze storiche, sia delle comunità Rom, Sinte e Caminanti.
  Il V rapporto dell'Italia per l'Unione europea restituisce gli esiti del monitoraggio effettuato – a partire dal 2009 – su tutto il territorio italiano, tramite le prefetture. Tale mappatura ha evidenziato criticità e virtuosismi nell'affrontare la problematica dell'inclusione dei Rom e ha consentito di acquisire dati sui citati quattro ambiti di interesse.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Achille Variati.