ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05445

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 333 del 30/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: FORMENTINI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 30/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 30/04/2020
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 30/04/2020
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 30/04/2020
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 30/04/2020
VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 30/04/2020
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 21/05/2020
CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER 21/05/2020
LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 21/05/2020
SUTTO MAURO LEGA - SALVINI PREMIER 21/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI 30/04/2020
MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI 30/04/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 23/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/05/2020

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/05/2020

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 23/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05445
presentato da
FORMENTINI Paolo
testo presentato
Giovedì 30 aprile 2020
modificato
Giovedì 21 maggio 2020, seduta n. 344

   FORMENTINI, GIGLIO VIGNA, ZOFFILI, ANDREUZZA, COMENCINI, VALBUSA, BUBISUTTI, BINELLI, VANESSA CATTOI, LOSS, SUTTO. — Al Ministro per gli affari europei, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   è in corso un dibattito a livello di Unione europea in merito all'adozione di un approccio coordinato e regole uniformi per i viaggi all'interno dell'Unione, possibilmente anche tramite protocolli comuni sulle misure sanitarie da adottare per l'ingresso dei turisti. Nonostante la competenza in materia di turismo sia degli Stati membri, ai sensi dell'articolo 195 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, l'Unione europea può svolgere azioni intese a sostenere, coordinare o completare l'azione degli Stati membri nel settore del turismo, promuovendo la competitività delle imprese dell'Unione in tale settore;

   notizie di stampa riportano come i Governi di Repubblica Ceca, Austria e Croazia, con l'interesse anche di Ungheria e Slovenia stiano predisponendo progetti per la creazione di un «corridoio» che dalle città tedesche porti fino al mare croato;

   l'Austria ha già riaperto la frontiera con la Repubblica Ceca. E lo stesso ha fatto con la Germania, con l'intento di non perdere la quota di turisti tedeschi che nel 2019 hanno rappresentato il 30 per cento delle visite turistiche nel Paese;

   a confermare che il progetto di un corridoio tra Germania e Croazia sia un'idea cui si stia lavorando, sono le dichiarazioni del Ministro del Turismo di Zagabria, Gari Cappelli, Paese che tra l'altro detiene la Presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea. Al termine del vertice tra i Ministri del turismo dell'Unione europea, Cappelli ha detto che è stata discussa la possibilità di istituire «corridoi turistici», sempre tenendo conto delle considerazioni degli epidemiologi per la riapertura delle frontiere per la libera circolazione dei turisti;

   il Ministro Franceschini ha co-firmato, insieme agli omologhi di Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Malta, Portogallo, Romania e Spagna una dichiarazione comune in cui viene auspicato, tra l'altro, che il recovery plan includa un forte sostegno al turismo (settore che rappresenta il 10 per cento del prodotto interno lordo dell'Unione europea e impiega il 12 per cento della forza lavoro), soprattutto in quelle aree maggiormente colpite dalla crisi. La dichiarazione chiede inoltre che vengano individuate regole omogenee per gli spostamenti via terra, mare e aria all'interno dello spazio europeo. Da ultimo i Ministri del turismo degli Stati membri dell'Unione europea hanno discusso il 27 aprile 2020 l'ipotesi di adottare un protocollo comune in modo da poter riaprire gradualmente le frontiere interne e consentire viaggi transfrontalieri;

   si ritiene che ove l'iniziativa di istituire un corridoio tra la Germania e la Croazia venisse confermata, si tratterebbe di un vero e proprio boicottaggio nei confronti del nostro Paese e del nostro settore turistico, essendo, a giudizio degli interroganti, un lampante caso di concorrenza sleale all'interno del mercato unico e, per tale motivo, l'Unione europea dovrebbe immediatamente intervenire;

   tra le mete turistiche più ricercate vi è il lago di Garda, i cui operatori turistici ricordano che dei 24 milioni di pernottamenti all'anno, oltre la metà sono di turisti provenienti dalla Germania: la loro presenza, con oltre 600 mila presenze annue, è a forte rischio a seguito dell'inerzia del Governo circa le indicazioni al settore su come organizzarsi –:

   se il Governo sia a conoscenza della situazione di crisi irreversibile alla quale il settore rischia di andare incontro e se non intenda intervenire affinché venga predisposto in tempi rapidissimi un piano europeo che consenta agli operatori del turismo di cominciare a pianificare il lavoro per i prossimi mesi, impedendo, quella che appare agli interroganti, una palese concorrenza sleale, che penalizzerebbe anche il lago di Garda, una delle zone a forte vocazione turistica del Paese.
(4-05445)