ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05440

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 333 del 30/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 30/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/04/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/04/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05440
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Giovedì 30 aprile 2020, seduta n. 333

   CIABURRO e CARETTA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   a seguito del verificarsi dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, il Governo ha emanato numerosi atti per disciplinare il nuovo regime emergenziale, tra tutti il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, cosiddetto «Cura Italia»;

   il predetto decreto, all'articolo 42, comma 2, prevede che i casi accertati di infezione da coronavirus in occasione di lavoro debbano essere iscritti al registro dell'Inail come infortunio sul lavoro;

   tale disposizione tradurrebbe il principio generale secondo il quale le malattie infettive contratte in circostanze lavorative sono considerate infortuni sul lavoro; tuttavia, tale automatismo non offrirebbe chiarimenti sui criteri necessari per stabilire che il lavoratore è stato contagiato sul luogo di lavoro e non fuori;

   il predetto automatismo, quindi, crea numerose incertezze nei confronti dei datori di lavoro, in quanto la normativa vigente si è occupata anche di redigere delle linee guida e degli standard per il contenimento epidemico, scrupolosamente seguita dagli stessi, anche incorrendo in costi aggiuntivi; di fatto, il decreto-legge n. 18 del 2020, configurando il COVID-19 come infortunio sul lavoro, impone complessi, articolati e financo inadeguati, oneri probatori a carico dei datori di lavoro, i quali sarebbero così chiamati a dimostrare di aver applicato ogni possibile cautela per garantire la sicurezza del lavoro del proprio dipendente, il quale potrebbe contrarle il coronavirus nel tempo, assolutamente prevalente, vissuto fuori dall'azienda –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, se del caso, intenda predisporre per fornire maggiori tutele, garanzie e chiarimenti nei confronti dei datori di lavoro, per quanto attiene alle problematiche esposte in premessa.
(4-05440)