ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05436

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 333 del 30/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: BARBUTO ELISABETTA MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 30/04/2020
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 30/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 30/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05436
presentato da
BARBUTO Elisabetta Maria
testo di
Giovedì 30 aprile 2020, seduta n. 333

   BARBUTO, GRIPPA e NAPPI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la società Ionio Fuel srl ha presentato un progetto ed è in corso la relativa istruttoria, per la realizzazione nel comune di Crotone di un deposito costiero di rigassificazione di gas naturale liquefatto (Gnl) della capacità complessiva di 22.068 metri cubi, per la ricezione, lo stoccaggio, la vaporizzazione e la successiva distribuzione di Gnl sia allo stato liquido che gassoso;

   il progetto prevede un deposito, costituito da 18 serbatoi orizzontali del tipo «full containment» della capacità di 1.226 metri cubi ciascuno, da realizzare nella zona destinata alle attività industriali del Corap, una piattaforma operativa formata da un terminal off-shore di 70 metri di lunghezza e 37 metri di larghezza, alla quale saranno collegati due ponticelli d'ormeggio (Bridge) simmetrici di 76 metri ciascuno, posizionati a circa 1,5 chilometri dalla costa e a circa 2 chilometri dal Porto nuovo di Crotone per l'attracco di navi metaniere aventi capacità massima di 27.500 metri cubi e da condotte di collegamento all'interno di cunicoli a terra e marini, costituite da tubazioni criogeniche con temperatura operativa attorno ai valori di -160/-120 °C, per il collegamento fra l'area terminale di scarico navi e il deposito costiero distanti circa 4,5 chilometri l'una dall'altro;

   il progetto, nello specifico, prevede la realizzazione degli interventi infrastrutturali e impiantistici necessari a consentire l'attracco delle metaniere, il trasferimento del Gnl dalle stesse ai serbatoi posti a terra per il suo stoccaggio e per il successivo invio in fase di gas naturale (Gn) alla rete di distribuzione, oltre che il carico di Gnl in autocisterne e in bettoline per il trasporto e la distribuzione;

   il suddetto progetto, se realizzato, ad avviso degli interroganti costituisce un serio pericolo per la salute e la sicurezza pubblica, legati allo stoccaggio e alla movimentazione di Gnl e Gn, atteso che il metano è un gas estremamente infiammabile che forma con l'aria miscele infiammabili/esplosive, anche in considerazione delle bassissime temperature cui il Gnl deve essere mantenuto (temperatura operativa media -150°C), i cui principali rischi sono correlati a un possibile rilascio di energia termica conseguente alla sua combustione in aria, essendo classificato come «estremamente infiammabile» e ai danni in grado di causare ai materiali non idonei a tali condizioni e alle ustioni da freddo per il personale eventualmente esposto;

   oltre alle criticità sopra menzionate, niente affatto trascurabili appaiono le circostanze che il deposito e le condutture verrebbero realizzate in piena area Sin (sito di interesse nazionale), che nel raggio di 2 chilometri vi è la presenza di numerose attività del terziario, sviluppatesi negli ultimi decenni a scapito dell'attività industriale, costituite in particolare da grossi centri commerciali con elevati indici di affollamento, a cui si aggiungono l'elevata sismicità della zona e il connesso rischio di maremoti, da non sottovalutare anche alla luce dello sciame tellurico di elevata intensità registratosi negli ultimi giorni, e la elevata congestione e insicurezza della viabilità stradale, costituita dalla strada statale 106, unica via di collegamento, già tristemente nota come la «strada della morte», per cui il trasporto su strada di Gnl mediante autocisterne per la sua distribuzione, oltre al rischio di incidenti stradali, comporta gravi situazioni di pericolo connesso all'attraversamento di numerosissimi centri abitati a elevata densità di popolazione, senza tralasciare il rischio di rilascio di Gnl durante lo scarico della nave metaniera o il carico della bettolina, connesso alle condizioni del tratto di mare aperto, privo di insenature o ridossi e soggetto a forti venti, ove dovrebbe essere installata la piattaforma off-shore;

   la città di Crotone, prima ancora di riuscire a vedere l'avvio della bonifica degli ex siti industriali che conservano nel sottosuolo pericolosi e letali veleni, vedrebbe così aggiungersi ai gravi problemi che già l'affliggono, un ulteriore fattore di rischio per l'ambiente, la salute e la sicurezza pubblica nonché, mortificata nella sua storia millenaria, naufragare definitivamente ogni ipotesi di rilancio turistico; il tutto a scapito della comunità e a vantaggio di pochi, nel momento in cui verrebbe realizzata una attività classificata come «a rischio di incidente rilevante» (direttiva «Seveso»), a giudizio degli interroganti completamente avulsa dal contesto territoriale e che non comporterebbe alcun effetto positivo sui livelli occupazionali –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza del progetto presentato dalla Ionio Fuel srl e dei gravi rischi per l'ambiente, la salute e la sicurezza pubblica cui verrebbe esposta la popolazione di Crotone e dell'intera fascia Jonica e quali iniziative intendano adottare, per quanto di competenza, per impedire che tali rischi si concretizzino
(4-05436)