ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05432

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: BERGAMINI DEBORAH
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 29/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 29/04/2020
Stato iter:
02/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2020
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/07/2020

CONCLUSO IL 02/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05432
presentato da
BERGAMINI Deborah
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   BERGAMINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il New York Times ha recentemente pubblicato un articolo, ripreso dalla stampa nazionale (La Repubblica del 26 e 27 aprile 2020), che segnala il pericolo che l'Unione europea ceda alle pressioni della Cina, nell'azione di propaganda sulla pandemia da COVID-19, notizie che sembrano delineare una nuova guerra fredda fra le superpotenze;

   in particolare, il quotidiano americano denuncia come la frase «la Cina ha condotto una campagna di disinformazione globale per sviare le accuse legate allo scoppio della pandemia e per migliorare la sua immagine internazionale», sarebbe scomparsa dalla stesura finale del rapporto della Commissione europea sulla disinformazione legata alla pandemia di coronavirus, rapporto firmato da EuVsDisinfo, la task force che dipende dal Servizio europeo per l'azione esterna della Ue (Seae) e che dal 2015, mediante la piattaforma online, vigila sulle fake news provenienti da Cina, Russia e Nordafrica;

   le omissioni nel testo finale del suddetto rapporto sarebbero addebitate a una pressione coordinata da fonti ufficiali della Cina sul personale diplomatico di Bruxelles per ammorbidire la critica nei confronti della gestione poco trasparente da parte di Pechino su origini e informazione tempestiva dell'epidemia nel Paese e volta a pubblicizzare accordi bilaterali con importanti partner commerciali membri della Unione europea, al fine di dimostrare come la Cina sia decisiva per le sorti dei cittadini europei e molto più utile della Unione europea;

   dopo alcune smentite da parte di Bruxelles circa le pressioni esterne sul documento finale – i cui contenuti rimangono comunque molto critici nei confronti di Russia e Cina – si è appresa, da fonti giornalistiche, la conferma da parte del Governo tedesco circa il tentativo di esponenti governativi cinesi di contattare funzionari ministeriali tedeschi per «ottenere prese di posizioni positive» per come la Cina «ha gestito la crisi da Coronavirus»;

   tali notizie confermerebbero le pressioni cinesi su alcuni Stati membri, a partire dalla Germania, e sulla Commissione europea, laddove si evidenzino critiche e richieste di una maggiore trasparenza sulle cause dell'epidemia; il Governo tedesco dichiara di non aver mai ceduto alle pressioni cinesi, in quanto «la trasparenza ha un'importanza cruciale nella lotta contro la pandemia», segnalando come rimanga forte il sospetto che sia in atto una campagna di disinformazione sulla gestione della pandemia;

   i servizi tedeschi (Verfassungsschutz) allertano anche sull'invio di aiuti sanitari, come mascherine e indumenti protettivi, a Francia, Germania e Italia, utilizzati dalla Cina come strumenti di propaganda per migliorare la sua immagine internazionale;

   dall'inizio della pandemia si moltiplicano le accuse sull'azione di propaganda da parte di Cina e Russia che, mediante fake news o teorie complottiste via social circa la presunta non pericolosità del coronavirus e l'esagerazione da parte della stampa sulla pandemia, mirano sostanzialmente a indebolire l'azione dell'Unione per estendere la loro influenza sulle opinioni pubbliche europee; in tal senso, rileva l'intervista, di La Repubblica del 9 aprile 2020, all'Alto Rappresentante Josef Borrel, laddove afferma che: «È chiaro che Russia e Cina vogliono aumentare la loro influenza a livello globale. Stanno usando la crisi sanitaria per farlo» –:

   se il Governo abbia ricevuto pressioni, in forma diretta o indiretta, da parte di esponenti governativi cinesi al fine di omettere informazioni chiare e trasparenti circa l'origine, la diffusione e l'impatto reale della pandemia da coronavirus e se non ritenga di dover esplicitare una posizione del nostro Paese sul rischio di eventuali pressioni indebite citate in premessa.
(4-05432)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 luglio 2020
nell'allegato B della seduta n. 365
4-05432
presentata da
BERGAMINI Deborah

  Risposta. — Onorevole Deputata Bergamini, rispondo alla Sua interrogazione n. 4-05432.
  L'Alto Rappresentante Josep Borrell ha immediatamente replicato in modo molto chiaro alle asserite pressioni cinesi per ammorbidire il rapporto del Servizio europeo di azione esterna (Seae) sulle attività di disinformazione osservate durante la pandemia COVID-19. Le analisi del Seae, ha specificato l'Alto Rappresentante, sono svolte da un'unità di esperti indipendenti, non vi è stata alcuna pressione esterna né la versione destinata alla circolazione interna del rapporto è nella sostanza difforme da quella pubblicata sul sito
https://euvsdisinfo.eu.
  Per quanto concerne l'Italia, il Governo ha più volte richiamato l'esigenza fondamentale, nella gestione dell'emergenza sanitaria e delle sue conseguenze, di un approccio internazionale fondato su solidarietà e costante scambio di informazioni anche nella ricerca di una cura e di un vaccino. L'Italia offre, ma chiede anche a tutti, massima trasparenza.
  Fin dall'emergere delle prime notizie sulla diffusione del nuovo
coronavirus, le autorità italiane hanno assicurato contatti e raccordo costanti con l'Organizzazione mondiale della sanità, con i suoi Paesi membri, con le autorità cinesi, al fine di monitorare l'evolversi della situazione e adottare le necessarie, tempestive misure. Ugualmente strettissimo il coordinamento del nostro Paese con i partner dell'Unione europea e G7.
  L'Italia ha preso parte alle regolari riunioni informative organizzate a Pechino dalle autorità cinesi per il corpo diplomatico. La Commissione nazionale della salute cinese ha tenuto inoltre regolari conferenze stampa di aggiornamento in stretto raccordo con l'Oms. I contatti tra Italia e Cina sono poi proseguiti parallelamente anche a Ginevra proprio in seno all'Oms. Il coordinamento e la condivisione d'informazioni avevano come obiettivo una migliore comprensione dell'evoluzione dell'epidemia e della sua origine.
  L'Italia si è sempre espressa chiaramente in tutte le sedi multilaterali (Oms, Ue, Nato, G7 e G20) in favore della collaborazione solidale e coordinata nella lotta al COVID-19 e della trasparente condivisione delle relative informazioni scientifiche.
  In ambito G7 abbiamo avviato un esercizio volto a individuare le risposte di breve, medio e lungo periodo alla pandemia, con l'obiettivo di definire in maniera coordinata la risposta all'emergenza COVID-19 e alle sue conseguenze in diversi ambiti: dal settore umanitario e del sostegno ai Paesi più vulnerabili, all'impatto geopolitico; dalle conseguenze economiche alla protezione dei nostri valori; dal coordinamento nel settore dei trasporti alla preparazione a nuove, eventuali, pandemie.
  In questo contesto, come Italia, ci siamo posti l'obiettivo di mantenere un approccio collaborativo con gli altri partner, fondato sul multilateralismo e sull'ordine internazionale basato sulle regole. Anche in futuro, come ricordato dalla stessa OMS, Sarà fondamentale assicurare un'attività di monitoraggio e informativa accurata e tempestiva per avere una corretta cognizione delle dimensioni e della letalità della pandemia a livello globale.
  Con l'Unione europea e gli altri Stati membri stiamo lavorando a una bozza di risoluzione che verrà presentata all'Assemblea mondiale della sanità dell'Oms in programma il 18 maggio 2020. Il progetto di risoluzione, attualmente oggetto di negoziato con l'intera
membership dell'Organizzazione mondiale della sanità, tocca i vari aspetti della risposta internazionale alla crisi sanitaria causata dal COVID-19, anche al fine di migliorare la preparazione futura alle pandemie, e contiene un paragrafo che impegna l'Oms ad approfondire – insieme agli altri organismi internazionali competenti e agli Stati membri – le origini del virus e la sua trasmissione agli esseri umani.
  

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Manlio Di Stefano.