ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05422

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: CAVANDOLI LAURA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 29/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA LEGA - SALVINI PREMIER 29/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05422
presentato da
CAVANDOLI Laura
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   CAVANDOLI e TOMBOLATO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto riportato anche dalla stampa, quest'anno a Parma l'inizio del Ramadan, il mese sacro dei fedeli islamici, è stato celebrato giovedì 24 aprile 2020 con una cerimonia pubblica svoltasi nel centro islamico di via Campanini;

   tale cerimonia – che doveva svolgersi in piazza Garibaldi in accordo tra sindaco e rappresentanti dei centri islamici per poi essere spostata nella sede sopraindicata – si è svolta nonostante la grave emergenza epidemiologica in corso in tutto il Paese e le misure di contenimento da tempo adottate per contrastare il diffondersi del COVID-19 (incentrate principalmente sul distanziamento sociale e sulla limitazione della circolazione delle persone) e alla stessa, tra gli altri, ha partecipato lo stesso sindaco di Parma oltre ad almeno una consigliera comunale;

   come noto, con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 2020, «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale», è stata espressamente disposta la sospensione di ogni manifestazione organizzata, nonché gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ed in particolare le «cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri» (articolo 1, comma 1, lettera i));

   fin dall'inizio dell'emergenza tutti i cittadini sono stati sottoposti a rigorose e difficili misure, finalizzate al contenimento della diffusione del virus, fino a vedersi preclusa anche la possibilità, in questo momento particolarmente doloroso e difficile, di assistere al funerale di un proprio congiunto;

   proprio pochi giorni fa, inoltre, ai cattolici italiani è stata interdetta qualsiasi celebrazione pubblica della Santa Pasqua e anche di poter partecipare a qualsiasi funzione religiosa, pur nel possibile rispetto delle regole di distanziamento e di igiene;

   alla luce delle considerazioni sopra svolte e considerati gli enormi sacrifici sopportati ormai da mesi dalla popolazione, con grande senso civico e di responsabilità, lascia, pertanto, interdetti quanto accaduto a Parma e riportato dai quotidiani, ove invece è stata consentita una cerimonia pubblica per celebrare il Ramadan;

   il centro culturale islamico di Parma, a quanto consta agli interroganti, si sarebbe costituito come associazione di promozione sociale e non come comunità religiosa –:

   per quale motivo sia stata consentita la celebrazione dell'inizio del Ramadan a Parma con le modalità sopra riportate e, quindi, siano state adottate diverse misure, in tale occasione, in deroga a tutte quelle finora adottate e in vigore per il contenimento dell'emergenza epidemiologica; se tutte le associazioni di promozione sociale italiane possano organizzare eventi in locali privati con assembramenti di persone e richiedere la presenza di autorità; quali iniziative si intendano adottare al fine di verificare l'osservanza delle disposizioni di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 2020 e al successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020 nella provincia di Parma fino alla fine della ricorrenza del Ramadan.
(4-05422)