ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05407

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: RIPANI ELISABETTA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 29/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MUGNAI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 29/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/04/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 30/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05407
presentato da
RIPANI Elisabetta
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   RIPANI e MUGNAI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   le disposizioni restrittive introdotte dai vari provvedimenti adottati dal Governo per fronteggiare l'emergenza sanitaria Covid-19 hanno determinato pesanti ripercussioni negative su molti settori dell'economia italiana senza distinguo, creando una serie automatica e continua di appelli alla riapertura in previsione della «Fase 2»;

   per 7000 autoscuole e agenzie di pratiche auto italiane è vera emergenza: il comparto, che da lavoro a oltre 30 mila persone, tra istruttori di guida, addetti al front-office e insegnati di teoria, è letteralmente in ginocchio e subisce l'incertezza dei tempi per la ripresa delle varie attività didattiche e di disbrigo delle pratiche. Le attività sono sospese dai primi di marzo 2020 e, conseguentemente, sono bloccate tutte le pratiche inerenti al conseguimento delle patenti di guida per migliaia di utenti, nonché al rinnovo per gli autisti professionali della carta di qualificazione del conducente (cqc), documento essenziale per poter circolare. Rinnovo patenti, esami di guida e corsi professionali rientrano, tra l'altro, tra le attività subordinate connesse al settore dell'autotrasporto: la sospensione rischia di provocare anche un rallentamento del trasporto merci nel nostro Paese;

   la sospensione dell'operatività ha generato una crisi del settore determinata, da un lato, dall'assenza di adeguate misure governative per fronteggiare l'emergenza economica, dall'altro, dall'azzeramento degli incassi e dai contestuali pesanti oneri di spese correnti da sostenere legati ad utenze, stipendi e contributi, bolli, assicurazioni, affitti di locali e box;

   come annunciato da Confarca (Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automobilistici), il settore con incassi zero si è dovuto «sobbarcare tutti costi fissi di gestione: affitti, rate mutui, finanziamenti, bolli, rimessaggi, assicurazioni, costi tutti evasi regolarmente e seppur ancora il settore sia in attesa della cassa integrazione per i collaboratori. Solo alcuni fortunati hanno beneficiato del bonus dei famigerati seicento euro»;

   il presidente della Confarca, Paolo Colangelo, all'indomani del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la «fase 2», ha dichiarato: «Siamo stati letteralmente abbandonati come categoria, ci troviamo in una situazione paradossale in cui i titolari delle scuole guida possono aprire al pubblico senza erogare servizi al cittadino, con il rischio di non rientrare nemmeno nell'estensione della cassa integrazione. Il codice Ateco per le autoscuole non è mai stato bloccato, quindi in teoria dal 4 maggio potremmo riaprire, ma il divieto di effettuare formazione, e dunque erogare servizi, non ce lo permette. È un vuoto legislativo che non ci permette di lavorare perché il Governo si è dimenticato di noi»;

   il segretario nazionale di Unasca (Associazione nazionale autoscuole studi consulenza automobilistica), Emilio Patella, ha dichiarato sulla stampa: «Ad oggi nessun titolare ha ancora percepito il bonus di 600 euro e nessun dipendente è stato beneficiato della cassa integrazione. Il pericolo è che si continui a pensare all'istruzione come una attività a rischio contagio e che pertanto anche per le autoscuole si pensi ad una ripresa dopo l'estate. Una scadenza temporale che non ci possiamo permettere. Molti colleghi sono già al limite, anche perché da gennaio alle patenti di categoria B è stata applicata l'iva al 22 per cento e questo ha rallentato la richiesta da parte di molti giovani» –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare al fine risolvere le criticità economiche del settore;

   se non intendano adottare iniziative per rivedere l'applicazione dell'iva al 22 per cento sui costi delle lezioni per il conseguimento della patente di categoria B;

   se si intendano adottare iniziative per consentire la ripresa dell'attività didattico-formativa, lo svolgimento dell'esame di teoria per le patenti e quello di guida per le moto, nel massimo rispetto di tutti i protocolli di sicurezza sanitaria.
(4-05407)