ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05403

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: SAPIA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/04/2020
Stato iter:
14/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2020
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 07/07/2020

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/10/2020

CONCLUSO IL 14/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05403
presentato da
SAPIA Francesco
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   SAPIA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 22 aprile 2020, come riportato nell'articolo «Intimidazione a Corigliano-Rossano, incendiata l'auto di un giornalista», a firma del giornalista Arcangelo Badolati e pubblicato sul sito internet di «Gazzetta del Sud», a Corigliano-Rossano (Cosenza) ignoti hanno incendiato l'auto del giornalista Fabio Buonofiglio, direttore del giornale online «Altre Pagine»;

   tale atto intimidatorio è stato ampiamente riportato dalla stampa regionale;

   l'incendio ha coinvolto anche la vettura di una vicina di casa e per pura fortuna non ci sono stati danni alle persone;

   gli interessati hanno sporto denuncia e le indagini sono state delegate ai carabinieri; in Calabria Buonofiglio è molto conosciuto, ha scritto Badolati, per le sue «numerose inchieste sul malaffare e sulle cosche di 'ndrangheta operanti nell'area ionica della Calabria», oltre che per aver «scritto in passato anche un libro che descriveva i legami tra alcuni ambienti politici della Sibaritide e la criminalità organizzata»;

   ampia solidarietà è stata data a Buonofiglio da esponenti di forze politiche, dai sindacati, dalla società civile e dalle istituzioni regionali;

   di recente, lo stesso Buonofiglio si è inoltre occupato di fatti di lupara bianca avvenuti nel territorio della Sibaritide, tra cui l'assassinio del boss Leonardo Portoraro, nell'ambito degli interessi mafiosi sugli appalti legati ai lavori per l'ammodernamento della strada statale 106 –:

   di quali informazioni disponga rispetto a quanto riassunto in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere per garantire la sicurezza e l'incolumità del giornalista Buonofiglio.
(4-05403)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 408
4-05403
presentata da
SAPIA Francesco

  Risposta. — Con riferimento alle richieste dell'interrogante relative all'atto di sindacato ispettivo in esame, si rappresenta quanto segue.
  Nella notte tra il 21 e il 22 aprile 2020, in Corigliano Rossano (CS), ignoti hanno incendiato l'autovettura del giornalista Fabio Buonofiglio, le cui fiamme si sono estese a un altro veicolo parcheggiato nelle immediate vicinanze sulla pubblica via.
  Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Corigliano Rossano e il nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Corigliano Calabro (CS), che ha informato della vicenda l'autorità giudiziaria di Castrovillari (CS).
  Gli accertamenti sulle responsabilità dell'atto incendiario che ha distrutto l'auto sono tuttora in corso, con indagini che non escludono alcuna ipotesi investigativa.
  L'episodio in questione è stato inoltre oggetto di analisi, il 2 maggio 2020, in sede di riunione tecnica di coordinamento delle locali forze di polizia durante la quale si è ritenuto di adottare misure di vigilanza a tutela del giornalista, con le medesime modalità già realizzate in un precedente periodo per minacce correlate alla sua attività professionale.
  Più in generale, con riferimento al fenomeno delle intimidazioni, nei confronti dei giornalisti, si evidenzia che, con decreto del Ministro dell'interno, datato 21 novembre 2017, è stato istituito presso il Ministero dell'interno il «
centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sui fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti».
  Il suddetto centro di coordinamento, attraverso il potenziamento degli strumenti di monitoraggio e lo scambio, di informazioni tra i diversi soggetti interessati, promuove approfondimenti ed analisi sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti e formula proposte finalizzate alla individuazione di mirate strategie di prevenzione e contrasto.
  In seguito, con decreto del capo della polizia - direttore generale della pubblica sicurezza, datato 10 settembre 2018, è stato costituito
l'organismo permanente di supporto al citato centro di coordinamento, quale sede privilegiata di confronto tra referenti del mondo dell'informazione e rappresentanti delle articolazioni dipartimentali competenti ratione materiae, al fine di individuare a livello operativo gli interventi più idonei rispetto alle criticità contestuali.
  L'organismo in questione:
  - effettua un costante monitoraggio del fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti anche mediante l'analisi dei dati forniti dalle articolazioni territoriali delle strutture che lo compongono;
  - propone al centro di coordinamento iniziative e strategie di prevenzione e contrasto di livello strategico ed elabora strumenti di intervento operativo, tenuto conto delle valutazioni elaborate con riferimento ai diversi contesti territoriali;
  - riferisce periodicamente al centro di coordinamento sull'andamento del fenomeno in esame e sugli sviluppi delle iniziative in corso.
  Nell'ambito dei lavori dell'organismo permanente in questione, è emersa l'esigenza di promuovere e valorizzare l'impegno corale di tutte le risorse disponibili sul territorio in chiave tanto repressiva quanto preventiva, avvalendosi anche del contributo dei referenti del mondo dell'informazione, che potrebbe risultare prezioso per sviluppare un'approfondita conoscenza del fenomeno di specie.
  In tale ottica, il Ministero dell'interno ha emanato una circolare il 27 novembre 2018 con la quale sono stati invitati prefetti, i commissari di Governo delle province di Trento e Bolzano nonché il presidente della regione Autonoma della Valle d'Aosta ad analizzare, in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, anche allargato ai referenti locali delle associazioni di categoria del settore dell'informazione, eventuali elementi di criticità relativi allo specifico fenomeno nonché a voler enucleare, a livello locale, gli interventi più idonei alla prevenzione delle attività delittuose in parola. È stato, inoltre, richiesto di valutare l'opportunità della creazione e del consolidamento, a livello locale, di una rete di cooperazione tra i citati organismi rappresentativi del mondo della stampa e le forze di polizia, anche attraverso l'attivazione di punti operativi di contatto, al fine di agevolare la più proficua interazione in ambito provinciale, favorire un costante e tempestivo flusso informativo sulla particolare delittuosità e sui possibili futuri scenari di rischio nel territorio di competenza.
  Al fine di garantire il costante monitoraggio degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti, è stato, inoltre, strutturato un flusso informativo con le forze di polizia che inviano alla Direzione centrale della polizia criminale, con cadenza mensile, le segnalazioni relative al fenomeno.
  Da ultimo, lo scorso 24 gennaio 2020, il Ministro dell'interno ha emanato una circolare, diretta ai prefetti, ai commissari del Governo delle province di Trento e Bolzano ed al Presidente della giunta regionale della Valle d'Aosta, con cui dispone l'inoltro a carattere «semestrale» dei dati relativi agli atti intimidatori, verificatisi nelle rispettive province, perpetrati nei confronti dei giornalisti indicando, altresì, le eventuali iniziative assunte e le misure adottate ai riguardo. Tali riscontri verranno poi utilizzati al fine di elaborare, in sede centrale, idonee valutazioni e conseguenti indirizzi sia sotto il profilo tecnico-operativo (nell'ambito del citato
«organismo permanente di supporto») sia sotto il profilo strategico (nell'ambito dei predetto «centro di coordinamento»).
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.