ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05396

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: POTENTI MANFREDI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 28/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLMELLERE ANGELA LEGA - SALVINI PREMIER 28/04/2020
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 28/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 28/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05396
presentato da
POTENTI Manfredi
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   POTENTI, COLMELLERE e RIBOLLA. — Al Ministro dell'istruzione, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   in una lettera congiunta a firma del presidente dell'Unione superiore maggiori d'Italia, suor Yvonne Reungoat e del presidente della Conferenza italiana dei superiori maggiori, padre Luigi Gaetani è stato messo in evidenza come – e si cita – «senza un intervento serio dello Stato, il 30 per cento delle scuole pubbliche paritarie sarà destinato a chiudere entro settembre, se non si dichiarerà bancarotta già entro maggio». Si sta parlando di un sistema formato da 12 mila istituti che offre un servizio a 900 mila studenti e dà lavoro a 160 mila persone;

   se lo scenario prospettato da Cism e Uism nella lettera sopraccitata dovesse concretizzarsi, è presumibile immaginare che circa 300 mila studenti potrebbero riversarsi nelle scuole statali. Questo comporterebbe un ulteriore sovraffollamento delle aule – che già fino ad oggi in molti casi non sono state estranee a questo problema – e renderebbe ancora più complicato l'investimento che lo Stato è obbligato a fare per i lavori di ristrutturazione dei locali, al fine di garantire il distanziamento sociale necessario per la sicurezza degli studenti;

   uno studente su tre destinato a trasferirsi dalle paritarie alle pubbliche è un calcolo al ribasso: infatti, la crisi socio-economica causata dall'emergenza coronavirus potrebbe far sì che molte famiglie, non potendosi più permettere di pagare la retta, iscriveranno i propri figli direttamente alle scuole statali. Lo scenario da incubo a cui vanno incontro gli istituti privati, quindi, rischia di coinvolgere tutto il sistema scolastico italiano e di finire per gravare sulle spalle dei contribuenti. Tutto questo, poi, finirebbe per impoverire gravemente l'offerta educativa del nostro Paese –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare in tema di defiscalizzazione scolastica a partire già dal 2020, se sia stata presa in considerazione l'idea di istituire un fondo straordinario per il sostegno alle scuole paritarie e se non ritenga opportuno adottare iniziative per garantire una detraibilità del 100 per cento delle rette pagate dalle famiglie per impedire il collasso del sistema scolastico nazionale.
(4-05396)