ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05392

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: IORIO MARIANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 28/04/2020
Stato iter:
14/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2020
ORRICO ANNA LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/10/2020

CONCLUSO IL 14/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05392
presentato da
IORIO Marianna
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   IORIO. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   con una conferenza stampa online del giorno 22 aprile 2020 è stato presentato il nuovo «brand e immagine coordinata della Reggia di Caserta»;

   la conferenza stampa ha visto la partecipazione sia della direzione della Reggia di Caserta che dell'amministratore delegato dell'agenzia di comunicazione «Sigla srl», cui è stato commissionato il lavoro;

   oltre al logo, sono stati realizzati anche un video, le mappe della Reggia di Caserta e nuovi strumenti di orientamento, segnaletica e informazione: la declinazione dell'immagine coordinata della Reggia di Caserta riguarderà, infatti, aspetti quali materiale di ufficio, affissioni, segnaletica interna, comunicazione web e social, didascalie del museo, pannelli di cantiere, ma anche il merchandising e la promozione degli spazi museali da destinare a concessione d'uso;

   come riportato nella scheda di presentazione preparata dall'agenzia di cui sopra, «il nuovo logotipo può essere abbinato, in relazione agli utilizzi previsti, con un monogramma, RC, ulteriore sintesi concettuale e visiva, quasi acronimo, della Reggia di Caserta, in cui le due lettere si fondono, in un abbraccio armonico e forte al tempo stesso»;

   inoltre, è stato realizzato anche un logotipo dedicato esclusivamente alle «collaborazioni commerciali»;

   il lancio della «nuova identità visiva della Reggia di Caserta» ha destato subito numerose reazioni negative, sia da parte di addetti ai lavori come, architetti e docenti universitari, che da parte dei fruitori delle bellezze del monumento Vanvitelliano, un monumento che i cittadini casertani sentono proprio e che è parte della loro identità;

   tali reazioni derivano in particolare dalla quasi totale somiglianza del nuovo logo sia con loghi in vendita su siti web specializzati in grafica e immagini, sia con loghi già in uso da aziende o personalità note a livello internazionale, oltre che dalla modalità con cui si è giunti al conferimento dell'incarico all'agenzia di cui sopra;

   ulteriori critiche sono state mosse anche in relazione al confronto con il logo precedentemente in uso ritenuto più adatto a rappresentare l'identità del monumento e del territorio casertano;

   tali reazioni hanno animato forum e social network on line e sono state riprese da organi di stampa sia locali che nazionali, come ad esempio l'Ansa –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti di cui sopra;

   se si sia configurato qualche tipo di danno legato ai fatti emersi e sopra riportati ed, eventualmente, quali iniziative intenda intraprendere per porvi rimedio ed evitare che si verifichino nuovamente.
(4-05392)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 408
4-05392
presentata da
IORIO Marianna

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, con il quale l'interrogante ha chiesto di conoscere, a poche ore dal lancio del nuovo brand «Reggia di Caserta», quali provvedimenti questo Ministero intende adottare a seguito dei commenti negativi apparsi sui social.
  Sulla base degli elementi forniti dalla direzione della Reggia di Caserta, si rappresenta quanto segue.
  La risposta puntuale ai singoli quesiti non può prescindere da una ricostruzione complessiva, in fatto e in diritto, dell'intera vicenda che ha portato alla nascita di una nuova identità visiva del museo.
  Nel corso del 2019, l'allora direttore
ad interim, ravvisava la necessità di riorganizzare il racconto museale del sito con riferimento alla comunicazione con il pubblico, la revisione degli apparati didascalici ed informativi nell'ambito dei vari spazi del museo.
  Per racconto museale, si osserva a scopo meramente esemplificativo, si intende la capacità di trasmettere e di comunicare tutto ciò che afferisce ai valori e ai contenuti di un complesso museale (cartellonistica, segnaletica, immagine coordinata e altro).
  In altre parole era molto avvertita l'esigenza, di mettere a punto, attraverso nuovi strumenti di orientamento, segnaletica e informazione, un sistema complesso di comunicazione in grado di migliorare l'accoglienza nell'istituto al fine di riconoscere e aumentare il valore percepito da parte di ogni interlocutore, definire e consolidare l'identità di missione in ogni occasione di relazione e di conseguenza di comunicazione.
  Veniva pertanto avviata, ai sensi dell'articolo 36, comma 2, lettera
a) decreto legislativo n. 50 del 2016, una procedura di affidamento diretto, trattandosi di un affidamento al di sotto della soglia comunitaria di euro 40.000, con acquisizione di tre preventivi, per la successiva valutazione della migliore offerta.
  Sono state interpellate le seguenti ditte:

   1. SIGLA COMUNICAZIONE, con sede in Mantova, invito con nota protocollo n. 1610 del 28 marzo 2019;

   2. AGENZIA GRAFFITI, con sede in Riva del Garda, invito con nota protocollo n. 1608 del 28 marzo 2019;

   3. CROP STUDIO, con sede in Napoli, invito con nota protocollo n. 1612 del 28 marzo 2019.

  Delle tre ditte invitate, la S.r.l. Sigla, rispondeva con un «importo indicativo, suscettibile di variazioni in base agli sviluppi del lavoro, di euro 37.500»; la ditta Graffiti, indicando un importo di euro 50.000; la ditta Crop richiedeva, senza fornire alcun preventivo, ulteriori informazioni.
  Alla ditta Sigla venivano chieste spiegazioni sulle possibili variazioni di prezzo indicate nell'offerta.
  Con nota protocollo n. 2292 del 6 maggio 2019, Sigla comunicava che l'importo di 37.500 euro non doveva considerarsi suscettibile di variazioni.
  Ottenute le esposte precisazioni, con verbale protocollo n. 2541 del 22 maggio 2019 è stato affidato l'incarico di riorganizzazione del racconto museale, secondo il criterio della migliore offerta, alla ditta Sigla, con conseguente sottoscrizione del relativo contratto in data 23 dicembre 2019.
  Difatti, sia nelle lettere di invito, ma soprattutto nel contratto, si definisce in modo puntuale l'oggetto dell'incarico e si delineano con chiarezza i singoli obiettivi perseguiti dalla direzione della Reggia.
  Dagli atti di gara, emerge chiaramente la volontà del museo di dotarsi non di un nuovo logo, ma bensì di operare per la realizzazione di una nuova narrazione museale che implicasse, come da richiesta in fase di offerta, l'analisi dell'identità visiva attuale, dell'efficacia e della continuità del
brand, della qualità e della quantità degli strumenti identitari e di comunicazione della Reggia, per poi giungere alla definizione della brand identity e degli elementi grafici connotativi del sito e la definizione di una nuova identità visiva.
  Il vecchio «logo identificativo» consistente in una pianta del palazzo vista dall'alto, prendeva vita in epoca lontana, sembrerebbe alla fine degli anni novanta, come logo della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico-artistico ed etnoantropologico di Caserta.
  Nel 2014, in seguito alla riforma e alla riorganizzazione del Ministero, nasceva il Museo autonomo Reggia di Caserta, un nuovo organismo distinto dalla Soprintendenza, da cui ereditava parte del personale, subentrando nella titolarità di attività e passività, ma non in quella del logo di cui sopra: non esisteva e non esiste agli atti nessun documento ufficiale di cessione dell'uso del logo venisse ceduto alla neonata istituzione museale o che ne abbia disposto l'esclusiva conservazione da parte della Soprintendenza.
  Oltre a ciò, il logo sembrava identificare un istituto di tutela con annesso un museo ufficio e non un museo autonomo.
  Un segno identificativo, al tempo stesso, di una Soprintendenza, di un polo museale (di cui faceva parte la Reggia) e di un museo autonomo continuava ad essere presente, come negli ultimi vent'anni, su materiale di ufficio, segnaletica interna, didascalie del museo e pannelli di cantiere della Reggia e della Soprintendenza, creando non poca confusione ed ambiguità nell'identificazione delle distinte istituzioni.
  Seppure la coniazione di un nuovo logo si presentasse come necessaria, di logo
tout court si legge nel contratto solo nelle parte delle premesse, nella parte in cui «...nell'attesa dell'indizione di un bando internazionale per la progettazione di un nuovo logo, la direzione intende puntare allo sviluppo di un brand che tenda a valorizzare graficamente il nome stesso Reggia di Caserta, quale immediato elemento di identità visiva, culturale ed istituzionale».
  Si comprende che alla ditta Sigla non veniva affidato, sia pure ravvisandone la necessità, l'incarico di produzione di un nuovo lago, ma ne veniva demandata l'ideazione ad un successivo bando internazionale.
  Dalla cooperazione tra affidataria e amministrazione, per il tramite del servizio di comunicazione, promozione e
marketing, nello sviluppo graduale dell'incarico conferito, nasceva, all'interno di una più ampia ed articolata progettualità, una nuova identità visiva, composta da:

   nuovo logotipo, che altri non è che il nome «Reggia di Caserta»;

   un monogramma «RC» di diretta ed immediata derivazione dal logotipo, quale ulteriore sintesi concettuale e visiva, quasi acronimo, del nome Reggia di Caserta;

   il brand «Reggia di Caserta», che tende a valorizzare graficamente il nome stesso della Reggia, quale immediato elemento di identità visiva, culturale ed istituzionale.

  Relativamente al logo e ad eventuali interlocuzioni con l'ufficio italiano brevetti e marchi si precisa che il logo sarà oggetto di un percorso successivo data la volontà, come si evince chiaramente dal contratto, di rimandare ad un concorso internazionale.
  Nel caso specifico il concorso è stato pensato in relazione ad un percorso partecipato di individuazione dei valori con le comunità di riferimento al fine di costruire il documento preliminare di progettazione alla base del bando.
  Bando che verrà redatto in collaborazione con gli ordini professionali e le associazioni di categorie e le università disponibili.
  La ditta Sigla ha specificato, invece, che «...il segno grafico “RC” segnalato risulta essere stato creato nell'ambito di un
contest avviato dal signor Ricco Colinares sulla piattaforma Design Crowd. Il signor Colinares ha utilizzato il segno grafico poi selezionato e creato da Zimple (Giappone – designer freelance) per contraddistinguere la sua attività di agente immobiliare, benché affiliato al Gruppo Engel & Vólkers. Riteniamo che verosimilmente i diritti patrimoniali sull'opera creata siano stati debitamente ceduti al committente Ricco Colinares tramite pagamento del servizio reso in base all'incarico affidato. Non soltanto il segno grafico “RC” non risulta essere stato depositato né registrato in Canada, né altrove, né risulta attualmente in uso, in coerenza con quanto risulta, cioè che il suo titolare lo ha abbandonato per dedicarsi ad altra attività...».
  Il
brand come oggi si configura utilizzando il nome dell'istituto «Reggia di Caserta» come logotipo (e non più «RC» che è stato ritirato), è oggetto di una valutazione in itinere in considerazione della volontà di sviluppare percorsi di partenariato pubblico-privato per la gestione delle numerose risorse che il complesso della Reggia di Caserta possiede.
  La S.r.l. Sigla, attualmente, sta procedendo ad una rielaborazione del monogramma non essendo venuti meno in alcun modo i presupposti culturali della scelta di individuare il rapporto di partenariato pubblico privato con un monogramma, data la storia della Reggia di Caserta.
  Ad oggi, sulla scorta della proroga concessa alla ditta Sigla e dell'ultimazione dei lavori di consegna ancora in corso, i cui rallentamenti sono riconducibili all'emergenza Covid-19 ancora in corso, nessun compenso è stato corrisposto.
  

La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo: Anna Laura Orrico.