ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05390

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: GELMINI MARIASTELLA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 28/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 28/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05390
presentato da
GELMINI Mariastella
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   GELMINI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   a seguito delle modifiche approvate al Senato al decreto-legge n. 18 del 2020 cosiddetto «Cura Italia» (A.C. 2463-A), con riferimento all'articolo 67, ad oggi non appare ancora chiaro se sia completamente scongiurata la proroga di due anni degli accertamenti da parte degli enti impositori nei confronti dei contribuenti a fronte di pochi mesi di rinvio del pagamento dei versamenti;

   il Gruppo Forza Italia ha sempre proposto, durante l'esame del cosiddetto decreto-legge «Cura Italia», di abrogare tout court il quarto comma dell'articolo 67 del citato decreto proprio per evitare che gli accertamenti tributari da parte dell'Agenzia delle entrate fossero eccessivamente dilatati nel tempo, sbilanciando così il rapporto tra contribuente e fisco in favore chiaramente di quest'ultimo;

   sorprendentemente nei giorni scorsi, in sede di audizione alla Camera dei deputati, del direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha dichiarato che, senza la suddetta proroga biennale, entro dicembre 2020 arriveranno ben 8,5 milioni di cartelle esattoriali ai contribuenti;

   il direttore, Ruffini, in particolare, ha segnalato che, senza la citata proroga di due anni dei termini di accertamento, modificata nel decreto-legge «Cura Italia», saranno in arrivo 8,5 milioni di cartelle nella seconda metà del 2020 e sul punto ha dichiarato che: «la proroga di due anni dei termini di accertamento serviva a dare la possibilità di notificare anche dopo», e aggiungendo «non so se questa è la volontà ma questo è il perimetro normativo nel quale si deve muovere l'Agenzia»;

   tali affermazioni appaiono all'interrogante, con tutta evidenza, di una gravità inaudita, soprattutto nel momento storico che si sta vivendo con migliaia di famiglie alla fame e imprese e lavoratori sempre più violentemente colpiti dalla crisi connessa alla diffusione del Covid-19 –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative urgenti intenda assumere per evitare che l'Agenzia delle entrate, in una fase così drammatica come quella attuale, proceda all'invio massiccio di circa 8,5 milioni di cartelle nei confronti dei contribuenti.
(4-05390)