ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05386

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: PITTALIS PIETRO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 27/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05386
presentato da
PITTALIS Pietro
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   PITTALIS. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione, si sono svolte diverse manifestazioni lungo tutta la Penisola, con moltissime persone che hanno preso parte alla ricorrenza;

   fuor di dubbio, va senz'altro salutata con favore, specie in una congiuntura così difficile, la più ampia e sentita partecipazione dei cittadini alla condivisione e alla celebrazione di simboli, valori e identità; dunque, è lontana dall'interrogante ogni sterile polemica di parte circa la riconducibilità del 25 aprile a questo o quello schieramento politico, o in merito alla lacerante contrapposizione che vide opporsi «le due Italie», quella fascista e quella partigiana: dibattito che sarebbe forse più opportuno affidare ai rigorosi metodi della storiografia, che a dichiarazioni più o meno à la page;

   a destare allarme, invece, è l'assoluta oscurità e la totale approssimazione con cui le istituzioni, e per loro il Ministro interrogato, secondo l'interrogante hanno affrontato la questione;

   come purtroppo sovente è accaduto nel corso di questa emergenza sanitaria, l'incertezza della catena di comando, lo scarico di responsabilità e l'assenza di ogni capacità programmatoria sembrano aver caratterizzato anche la gestione di queste manifestazioni: non è dato capire, infatti, se e come le autorità preposte abbiano previsto, disciplinato, controllato e regolato la celebrazione di queste manifestazioni; non è dato capire se e come siano state assunte, sia con prescrizioni ex ante che con controlli ex post, le necessarie misure per evitare il contagio;

   a tacere delle molte incertezze e perplessità che punteggiano la vicenda, destano particolari perplessità, sotto questo punto di vista, la circolare del Ministero dell'interno n. 15350/117(2) del 22 aprile 2020, in cui «si ritiene che si potranno, in qualche modo, ritenere consentite forme di celebrazione della tradizionale cerimonia di deposizione di corone, innanzi a lapidi o monumenti ai Caduti, che prevedano, oltre alla presenza dell'Autorità deponente, la partecipazione anche delle Associazioni partigiane e combattentistiche, con modalità di distanziamento interpersonale compatibili con la situazione emergenziale». Ci si chiede che vuol dire «in qualche modo», chi dovrebbe dare un indirizzo alle prefetture, se non il capo di Gabinetto del Ministero dell'interno; certamente, non è ammissibile il non liquet;

   alla luce di quanto sopra, sembra necessario che il Ministro interrogato fornisca tutti i chiarimenti necessari e opportuni: ciò non solo in forza dell'ordinario vincolo di responsabilità cui il Governo è tenuto innanzi ai cittadini, per il tramite del Parlamento, ma anche e soprattutto alla luce dei grandi sacrifici che le autorità hanno imposto ai cittadini stessi in questo lungo, durissimo periodo; a fronte del grande spirito di responsabilità che gli italiani hanno mostrato, accettando nel nome del bene comune il sacrificio delle proprie libertà e diritti costituzionali, le istituzioni sono tenute a uno sforzo di massima chiarezza e rigore. L'obbligazione politica, come insegnano i classici della filosofia liberale, è bilaterale: può e deve essere fatta valere sia dall'individuo/cittadino che dall'autorità costituita –:

   se intenda fornire delucidazioni in ordine alle prescrizioni impartite in vista delle celebrazioni del 25 aprile, nonché ai controlli e alle misure assunte per garantire il contenimento del rischio epidemiologico;

   se intenda chiarire se le numerose manifestazioni svoltesi nella Penisola siano state sostanzialmente «autorizzate» o comunque soggette ai necessari controlli.
(4-05386)