ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05385

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: MASCHIO CIRO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 27/04/2020
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 27/04/2020
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 27/04/2020
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 27/04/2020
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 27/04/2020
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 27/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 27/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05385
presentato da
MASCHIO Ciro
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   MASCHIO, DEIDDA, ROTELLI, VARCHI, FERRO, LUCASELLI e DONZELLI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   come sta diventando ormai evidente, le conseguenze dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, non sono solo di tipo sanitario, ma anche economico e sociale;

   in particolare, già dai primi giorni del lockdown, le misure di contenimento del contagio hanno travolto il settore turistico, che, oltre allo «stop» totale imposto ragionevolmente da questioni di sicurezza nazionale, ha visto andare in fumo gli ultimi sei mesi di lavoro, che rappresentavano la parte più corposa dell'intero anno, tra disdette di vacanze, sospensione dei voli e incertezze di chi deve partire con il timore di essere rifiutato dal Paese che ha scelto per le prossime vacanze o per lavoro;

   come se ciò non bastasse, il settore del turismo e, quindi, tutto il suo indotto saranno inevitabilmente quelli che ripartiranno più tardi, con la previsione di una entrata a regime addirittura tra un anno;

   il turismo rappresenta il 13 per cento del prodotto interno lordo italiano e in tale settore gioca un ruolo fondamentale la spesa degli stranieri, che rappresentano il 50,3 per cento dei turisti in Italia, e che ammonta a 45 miliardi di euro, di cui 15 sono dovuti a traffico di lungo raggio;

   la perdita di fatturato relativo al primo trimestre di chiusura, dal 1° marzo al 31 maggio, è stata stimata da Confcommercio in 11 miliardi di euro e la Iata (International Air Transport Association) segna un crollo del 90 per cento del traffico aereo, né, ad oggi, è possibile fare una stima per il futuro; in questo periodo di grande confusione, secondo Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo) non sarà, inoltre, possibile pianificare la ripartenza se non ci saranno regole univoche e precise;

   senza considerare, peraltro, che numerosi cittadini in questo periodo di quarantena avranno usufruito delle ferie, molti non avranno il denaro per prenotare una vacanza e chi, invece, potrà ancora permettersela pagherà a caro prezzo un biglietto aereo o una stanza di albergo, posto che molte strutture ricettive avranno costi di gestione superiori e personale ridotto;

   occorrono misure straordinarie per evitare che il viaggio, che era una delle spese più accessibili ed edificanti del tempo libero, diventi un privilegio per pochi, con ripercussioni sociali su tutto il territorio nazionale –:

   se e quali urgenti iniziative di competenza il Governo intenda adottare per garantire la piena ripartenza del settore turistico nel più breve tempo possibile, anche attraverso l'istituzione di un tavolo tecnico con la partecipazione delle associazioni di categoria, che lavori su protocolli idonei e necessari alla ripartenza;

   se e quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare, anche in occasione dell'approvazione del prossimo «decreto di aprile», per consentire, in attesa della ripartenza, alle agenzie di viaggio e a tutti i lavoratori del settore di affrontare il periodo di chiusura, dalla garanzia di un'immissione immediata di liquidità a fondo perduto a copertura del mancato fatturato alla previsione di ammortizzatori sociali, dall'esonero o dalla sospensione dei principali oneri (scadenze fiscali e contributive) a una tassazione agevolata per almeno 2 anni, fino a incentivi per chi investe nel settore.
(4-05385)