ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05361

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 331 del 24/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 24/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 24/04/2020
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 24/04/2020
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 24/04/2020
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 24/04/2020
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 24/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 24/04/2020
Stato iter:
14/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2020
AZZOLINA LUCIA MINISTRO - (ISTRUZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/10/2020

CONCLUSO IL 14/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05361
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Venerdì 24 aprile 2020, seduta n. 331

   CIABURRO, VARCHI, CARETTA, MONTARULI, PRISCO e MANTOVANI. — Al Ministro dell'istruzione, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   secondo i più recenti dati del Ministero dell'istruzione, le scuole paritarie, in Italia, sono circa 12.564, contro le oltre 40.000 statali, e accolgono circa 866.805 studenti, a fronte dei circa 7,5 milioni di studenti iscritti presso le strutture pubbliche; di questi 866.805 studenti, ben 524.031 sono nel segmento della scuola dell'infanzia, comprendendo asili e scuole materne;

   l'intero settore delle scuole paritarie, in Italia, impiega circa 160.000 unità di personale, tra docenti (90.000 circa) e tecnici-amministrativi (70.000) e le rette a carico delle famiglie oscillano dai 2.000 ai 4-5.000 euro annui, suddivise in 10 mensilità, a seconda del grado di istruzione;

   come riportato dalla testata giornalistica Il Sole 24 Ore, il sistema delle scuole paritarie era già in affanno prima della crisi da COVID-19 e, a seguito della diffusione della pandemia, dal 5 marzo 2020 esse si sono dovute adeguare alle esigenze di didattica a distanza;

   a fronte della chiusura dei plessi scolastici, al pari delle scuole statali, gli interventi a sostegno degli istituti paritari sono stati esigui: per le pulizie straordinarie sono stati stanziati 3,7 milioni di euro a fronte dei 43,5 per le scuole pubbliche e, dopo il passaggio parlamentare, 2 milioni di euro (contro gli 85 milioni per le scuole statali) per dotarsi di piattaforme e strumenti da utilizzare per la didattica digitale;

   nonostante gli utili stanziamenti di fondi a favore degli istituti paritari, il quadro risulta ulteriormente aggravato alla luce dei dati diffusi da Aninsei Confindustria, i quali indicano come nel solo mese di marzo 2020 solo il 30 per cento delle famiglie abbia pagato le rette scolastiche, e di come ad aprile invece nessuna famiglia abbia potuto sostenere il pagamento della retta, tendenza che, se dovesse continuare, comporterebbe la chiusura di almeno il 50-60 per cento degli asili nel mese di settembre, obbligando le altre strutture ad incrementare le proprie rette;

   come stimato da Aninsei Confindustria, un'eventuale chiusura massiccia delle scuole paritarie comporterebbe maggiori costi alla collettività nazionale nell'ordine dei 5-6 miliardi di euro, considerando che, secondo dati Ocse, la spesa media complessiva per uno studente è in Italia di circa 6.500 euro l'anno (più delle rette degli istituti paritari) e che gli studenti degli istituti che si ritroverebbero costretti a chiudere sarebbero improvvisamente a carico del sistema pubblico;

   in questo senso, il costo un intervento a sostegno del pagamento delle rette da parte delle famiglie si dimostrerebbe, in prospettiva, sensibilmente inferiore rispetto ad un tardivo intervento ex post, senza contare gli eventuali danni in termini di perdite di posti di lavoro per docenti e personale Ata attivo nel settore;

   per consentire a sempre più studenti di frequentare le scuole paritarie, numerosi istituti mantengono rette per studente inferiori ai costi medi stimati per la formazione individuale degli stessi; ne consegue che un sostegno al settore si convertirebbe naturalmente in un sostegno agli studenti e alla collettività tutta, evitando così una serie di ripercussioni e costi economici e sociali che difficilmente potrebbero essere sopportati dal sistema scolastico nell'attuale contesto di crisi –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intendano predisporre, se del caso, per:

    a) sostenere, anche mediante l'istituzione di fondi appositi, le famiglie meno abbienti e in maggiore difficoltà con i pagamenti delle rette degli istituti di cui in premessa;

    b) concepire un sistema di detraibilità integrale del costo delle rette versate alle scuole paritarie dalle famiglie messe maggiormente in difficoltà dalla crisi epidemiologica da COVID-19, fino alla riapertura degli istituti.
(4-05361)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 408
4-05361
presentata da
CIABURRO Monica

  Risposta. — Le scuole paritarie formano, insieme alle scuole statali, il sistema nazionale di istruzione, ai sensi della legge n. 62 del 2000.
  Ad esse vengono annualmente destinati contributi quantificati in relazione ai diversi ordini e gradi di istruzione e per l'accoglimento degli alunni con disabilità. Tali contributi costituiscono, insieme alle rette versate dai genitori, le risorse economiche che consentono il loro funzionamento.
  Al riguardo ricordo che, con la legge n. 160 del 2019, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022»; sono stati stanziati contributi alle scuole paritarie pari a 548.730.089 di euro di cui: 512.830.089 di euro a favore delle scuole paritarie di ogni ordine e grado e 35.900.000 di euro destinati agli alunni diversamente abili. Di questi ultimi, 12.500.000 di euro sono finalizzati esclusivamente alle scuole dell'infanzia paritarie che accolgono alunni con disabilità.
  Sulla base di tale previsione normativa, è stato emanato il decreto ministeriale n. 181 del 16 marzo 2020 ed emessi i correlati decreti attuativi con cui sono stati assegnati i suddetti fondi agli uffici scolastici regionali e alla Valle d'Aosta, che a loro volta stanno provvedendo al conferimento alle singole scuole paritarie, delle risorse ad esse spettanti.
  Va peraltro aggiunto che con il decreto-legge n. 18 del marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 24 aprile, ed in particolare, all'articolo 77, è stata autorizzata la spesa di 43,5 milioni di euro nel 2020, al fine di consentire alle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, ivi incluse le scuole paritarie, di dotarsi di materiali per la pulizia straordinaria dei locali, nonché di dispositivi di protezione e igiene personali, sia per il personale sia per gli studenti. Per tali esigenze, alle scuole paritarie è stata assegnata una somma pari a 3.707.250 di euro.
  Inoltre, il citato decreto-legge n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27, all'articolo 120, comma 6-
bis, ha stanziato, nell'anno 2020, la somma di 2 milioni in favore delle istituzioni scolastiche paritarie, destinata per l'acquisto di piattaforme e di strumenti digitali utili per l'apprendimento a distanze o al potenziamento di quelli già in dotazione, nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità, e in parte per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d'uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle suddette piattaforme, nonché per la necessaria connettività di rete.
  Onorevole, siamo consapevoli che la lunga sospensione delle lezioni, determinata dall'emergenza sanitaria, per molte scuole paritarie ha significato una rilevante perdita in termini economici, considerato che non sono state versate molte rette, in ragione di un servizio che non poteva essere erogato e goduto.
  A tal proposito il Governo, con il decreto «Rilancio», ha previsto l'erogazione di ulteriori 150 milioni di euro in favore proprio delle scuole paritarie. Tali risorse sono state raddoppiate per volontà parlamentare in sede di conversione del predetto decreto.
  Oltre all'incremento per 15 milioni di euro del fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione, che contribuirà a coprire parte delle spese di gestione dei servizi educativi e delle scuole dell'infanzia, abbiamo previsto un finanziamento straordinario e aggiuntivo, a compensazione delle rette non versate durante i mesi di chiusura delle scuole, a causa dell'emergenza sanitaria.
  In dettaglio sono stati previsti 165 milioni di euro per le scuole paritarie primarie e secondarie e ulteriori 120 milioni per i servizi educativi e per le scuole dell'infanzia. Per queste ultime, l'assegnazione delle risorse ha tenuto conto dell'importante e insostituibile ruolo sussidiario che esercitano per i bambini della fascia 0-6 anni e per le loro famiglie.
  Lo stesso decreto ha previsto l'erogazione di 39,23 milioni di euro, utilizzati dalle scuole statali e paritarie per il corretto svolgimento, in presenza e in sicurezza, della prova orale dell'esame di maturità.
  Tali risorse sono state impiegate per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e di prodotti e detergenti specifici per interventi di pulizia degli ambienti scolastici. Di tali risorse, alle scuole paritarie sede di esame, sono stati erogati oltre 8,2 milioni di euro.
  Posso rassicurarLa che l'impiego di tali risorse da parte delle scuole paritarie sarà attentamente monitorato da questo Ministero nell'ambito dell'attività di vigilanza che questa Amministrazione svolge nei confronti di dette scuole atteso il continuo accertamento della sussistenza dei requisiti della parità scolastica ai sensi della legge n. 62 del 2000.

Il Ministro dell'istruzione: Lucia Azzolina.