ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05347

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI 23/04/2020
MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI 23/04/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 03/08/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05347
presentato da
MANTOVANI Lucrezia Maria Benedetta
testo di
Giovedì 23 aprile 2020, seduta n. 330

   MANTOVANI, LUCA DE CARLO, CIABURRO, DEIDDA, GALANTINO, CARETTA, ROTELLI, VARCHI e BUTTI. — Al Ministro per gli affari europei, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   in data 19 aprile 2020, il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, in un'intervista alla Sueddeutsche Zeitung afferma in merito al dumping fiscale interno all'Unione europea: «Prendiamo l'esempio dell'Olanda, che con il suo dumping fiscale attrae migliaia di multinazionali, che trasferiscono lì la propria sede, ed ottengono un flusso di entrate fiscali massicce, che vengono sottratte ad altri partner dell'Unione: 9 miliardi di euro ogni anno, come riporta un'analisi di Tax Justice Network»;

   come descritto in un articolo firmato da Roberto Galullo e Angelo Mincuzzi e pubblicato sul sito del quotidiano economico Il Sole 24 Ore l'Olanda «sottrae» ai Paesi dell'Unione europea, tramite la sua politica fiscale, fino a 10 miliardi di euro;

   come si apprende dall'ultima relazione annuale dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, la concorrenza fiscale genera evidenti vantaggi per taluni Paesi: il Lussemburgo, Paese di circa 600 mila abitanti, è in grado di raccogliere imposte sulle società pari al 4,5 per cento del prodotto interno lordo, a fronte del 2 per cento dell'Italia;

   dalla sopracitata relazione si apprende che l'Italia attira investimenti esteri diretti pari al 19 per cento del prodotto interno lordo; il Lussemburgo pari a oltre il 5.760 per cento, l'Olanda al 535 per cento e l'Irlanda al 311 per cento. Valori così elevati non trovano spiegazione nei fondamentali economici di tali Paesi, ma sono in larga parte riconducibili alla presenza di società veicolo;

   la relazione annuale dell'Autorità garante afferma che l'Italia è certamente uno dei Paesi più penalizzati. Nell'articolo redatto da V. A. Cobham – P. Jansky dal titolo «Global distribution of revenue loss from corporate tax avoidance – re-estimation and country results» pubblicato sul Journal of International Development e ripreso dalla relazione annuale illustrata in data 2 luglio 2019: «la concorrenza fiscale genera esternalità negative che costano a livello globale 500 miliardi di dollari l'anno, con un danno per l'Italia stimato tra i 5 e gli 8 miliardi di dollari l'anno» –:

   se il Governo intenda attivarsi, all'interno dei consessi europei, per avviare un dibattito sugli effetti del dumping interno all'Unione europea, avanzando altresì la proposta di un riequilibrio di questa pratica iniqua che danneggia pesantemente l'economia italiana e quella di altri Stati membri.
(4-05347)