ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05331

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 329 del 22/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 22/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 22/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 26/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05331
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Mercoledì 22 aprile 2020, seduta n. 329

   RAMPELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   continua a fare notizia il singolare caso delle «mascherine fantasma» acquistate dalla regione Lazio con una commessa da 35,8 milioni di euro affidata a un negozio di lampadine led: un preziosissimo carico di 10 milioni di mascherine mai arrivato a destinazione e pagato con un anticipo di oltre 11 milioni di euro di fondi pubblici; la maxi-fornitura sarebbe stata affidata dal dipartimento protezione civile regionale, tramite affidamento diretto, alla Eco.Tech Srl, una società produttrice di lampadine e materiale elettrico all'ingrosso con sede a Roma e il cui 49 per cento delle quote è intestato a un cittadino cinese;

   come già denunciato nell'interrogazione n. 4-05184, stando ai termini contrattuali fissati nelle apposite determinazioni dirigenziali, le tre distinte forniture di mascherine Ffp2 (a 3,60 euro l'una), Ffp3 (a 3,90 euro l'una) e chirurgiche (a 0,58 centesimi l'una) dovevano essere spedite entro il 18 marzo e fatte arrivare a destinazione in più tranche entro fine mese;

   l'azienda, però, non solo non ha rispettato i termini fissati per l'arrivo delle mascherine, rinviando continuamente la data di consegna, ma avrebbe addirittura fornito il numero di volo di un aereo che avrebbe dovuto trasportare il carico, sul quale, però, non c'era niente;

   in data 27 marzo e in data 30 marzo 2020, rispettivamente la prima e seconda distribuzione previste, nessuna consegna è stata eseguita dalla Eco.Tech, che è sparita nel nulla;

   tra i fornitori cui si sarebbe rivolta la regione Lazio per reperire almeno 36 milioni di mascherine da distribuire presso i presidi sanitari regionali non ci sarebbero solo venditori di lampade a led, ma anche profumerie, un editore di gossip, un portale di articoli di cancelleria, società anonime svizzere e perfino una società con sede nelle Isole Cayman inserita nel rapporto degli Offshore Leaks;

   i ritardi nelle consegne o la mancata consegna sarebbero clamorosi, tanto che ci sarebbero altre determine con le quali sarebbero stati annullati altri ordini per inadempienza contrattuale, tra cui una fornitura alla AD Medical per 490 mila mascherine Ffp2 e 110 mila Ffp3 (quasi 2,7 milioni) e un'altra, due milioni di Ffp2, alla Igoffice;

   come se non bastasse, dai documenti prodotti in occasione dell'audizione del vicepresidente Leodori emergono due elementi, a giudizio dell'interrogante quantomeno stravaganti: la regione avrebbe pagato alla Eco.Tech il 50 per cento della fornitura per le prime tre commesse, arrivando ad anticipare circa 14 milioni di euro su 36 totali e, sempre la regione, per acquistare le mascherine avrebbe utilizzato risorse dello Stato secondo procedure non chiaramente definite;

   una nota audio che circola su internet confermerebbe, peraltro, la notizia dell'assenza di una polizza assicurativa a copertura della commessa affidata alla Eco.Tech Srl –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, se risulti secondo quali criteri siano stati individuati i fornitori e quali controlli siano stati effettuati sull'affidabilità e sulla capacità degli stessi di adempiere alla commessa affidata;

   se e quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza ed anche per il tramite dei servizi ispettivi di finanza pubblica, in ordine alla regolarità della procedura adottata dalla regione Lazio per l'acquisto delle mascherine, con particolare riferimento alla successione degli affidamenti, intervenuti nonostante fossero già emersi problemi di affidabilità della società, come risulta dalle determine di annullamento delle comande, e con riferimento all'anticipo del corrispettivo del 50 per cento della fornitura per ben tre commesse, senza nemmeno la previsione di una polizza, con il rischio di un danno erariale;

   se risulti quali e quanti dispositivi debbano ancora essere consegnati e quante commesse siano state annullate per inadempienza contrattuale.
(4-05331)