ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05330

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 329 del 22/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: VIETINA SIMONA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 22/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05330
presentato da
VIETINA Simona
testo di
Mercoledì 22 aprile 2020, seduta n. 329

   VIETINA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con la circolare n. 11715 del 3 aprile 2020, riguardante l'aggiornamento delle indicazioni sui test diagnostici e sui criteri da adottare nella determinazione delle priorità, il Ministero della salute è doverosamente intervenuto per cercare di gestire la rapida evoluzione della pandemia in atto alla luce della troppo limitata disponibilità di reagenti e di test;

   con la citata circolare, il Ministero ha ritenuto necessario dover individuare delle priorità per l'esecuzione dei test diagnostici per Sars-CoV-2, al fine di assicurare un uso ottimale delle risorse;

   nella suddetta circolare ministeriale si raccomanda di applicare, nell'effettuazione dei test diagnostici, alcuni criteri di priorità. Tra i soggetti prioritari a cui effettuare i test diagnostici vengono riportati anche gli «operatori, anche asintomatici, delle RSA e altre strutture residenziali per anziani», nonché «le persone vulnerabili, quali le persone che risiedono in residenze per anziani»;

   purtroppo, la realtà è che l'Emilia-Romagna, a quanto consta all'interrogante, non sta di fatto provvedendo all'applicazione della citata circolare del Ministero della salute proprio nella parte su evidenziata relativa all'effettuazione di test diagnostici per operatori e ospiti delle Rsa e altre residenze per anziani;

   tale inadempimento mette evidentemente in pericolo gli ospiti delle strutture residenziali per anziani, dal momento che essendo stati vietati gli accessi di familiari e visitatori, gli operatori rimangono gli unici che accedendo alle strutture e poi ritornando alle proprie abitazioni, possono veicolare all'interno delle stesse l'infezione virale –:

   se non ritenga di adottare iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, per verificare quanto esposto in premessa, anche al fine di garantire il diritto alla salute degli ospiti delle strutture residenziali per anziani e ridurre il forte rischio di focolai e diffusione del contagio.
(4-05330)