ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05320

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 329 del 22/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 22/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 22/04/2020
Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/10/2020
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05320
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Mercoledì 22 aprile 2020, seduta n. 329

   CIRIELLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   da organi di stampa si è appreso della tragica morte, per contagio da Covid-19, di un nostro connazionale, Lucio Truono, esperto orafo 43 enne originario di Giffoni Vallepiana (Sa), da tempo trasferitosi nella capitale britannica dove lavorava per una importante società;

   sembrerebbe che la settimana precedente alla sua morte, a seguito di forte febbre, l'orafo, si sarebbe recato presso un ospedale londinese per essere assistito e ricoverato, tuttavia i sanitari, dopo una breve visita e senza effettuare i dovuti accertamenti, quali il tampone per escludere il contagio da Covid-19, lo avrebbero dimesso nonostante le critiche condizioni di salute;

   alcuni giorni dopo, gli amici, allarmati dall'assenza del connazionale sui social, avrebbero richiesto l'aiuto di una conoscente a Londra che subito avrebbe allertato la polizia londinese la quale, giunta presso l'abitazione del Truono ne ha constatato il decesso;

   sulla salma del ragazzo oltre all'autopsia è stato eseguito anche il tampone che ha confermato la positività al virus;

   a parere dell'interrogante, se la ricostruzione dei fatti venisse acclarata anche dalla Farnesina, si sarebbe dinnanzi a un grave caso di malasanità inglese in danno di un nostro connazionale sul quale il Governo italiano deve necessariamente fare chiarezza;

   tale intervento è un atto indispensabile e dovuto anche per proteggere i tanti italiani che tutt'oggi risiedono in Inghilterra, atteso che quanto accaduto non è un fatto isolato e ricorda la morte di un altro connazionale di soli diciannove anni, Luca Di Nicola, deceduto nella sua abitazione, presumibilmente per l'inefficienza sanitaria inglese in quanto risultato positivo al Covid-19 solo post mortem;

   anche Lucio Truono, nonostante la sintomatologia riconducibile al contagio da Covid-19, confermato dal tampone post mortem, non avrebbe ricevuto alcuna assistenza sanitaria, configurandosi, così, a giudizio dell'interrogante, una ipotesi di negligenza in capo agli operatori sanitari inglesi o ancor peggio, laddove questi ultimi avessero adottato un protocollo imposto dal Governo per casi similari una violazione del diritto alla vita sancito dall'articolo 2 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo per non aver predisposto un sistema sanitario nazionale utile a proteggere la vita dei cittadini;

   gli eventi richiamati richiederebbero un'azione del Governo volta a fare chiarezza sui protocolli assistenziali predisposti dal Governo inglese per l'emergenza Covid-19 e sulla loro applicazione da parte degli operatori sanitari, al fine di conoscere se gli stessi vengano attuati indistintamente per i cittadini britannici e per quelli stranieri, garantendo a tutti il diritto alla salute;

   a tal proposito, vale la pena ricordare che il diritto alla salute è parte integrante dei diritti umani fondamentali internazionalmente riconosciuti e l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nella sua costituzione afferma: «il godimento delle migliori condizioni di salute fisica e mentale è uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano, senza distinzioni di razza, religione, opinione politica, condizione economica o sociale»;

   la grave emergenza sanitaria che si sta vivendo ha permesso di accendere i riflettori sulle politiche di azione e di prevenzione di tutti gli Stati coinvolti, mostrando sin da subito l'inadeguatezza causata, da un lato, dall'inesperienza, data la straordinarietà degli eventi, ma dall'altro, evidenziando come per alcuni Stati prevalga l'interesse economico sul diritto inviolabile alla vita e alla salute –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, stia assumendo nei confronti delle autorità inglesi affinché si provveda all'accertamento della verità dei fatti e all'individuazione delle cause e degli eventuali responsabili della morte di Lucio Truono;

   se non intenda convocare l'ambasciatore inglese ai fini di una maggiore e celere cooperazione tra autorità italiane e inglesi e, attesa la gravità dei fatti esposti in premessa, se non si intenda adire la Corte europea dei diritti dell'uomo ai sensi dell'articolo 33 della Cedu per violazione dei diritti fondamentali alla vita e alla salute internazionalmente riconosciuti.
(4-05320)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 12 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 406
4-05320
presentata da
CIRIELLI Edmondo

  Risposta. — Onorevole deputato Cirielli, rispondo alla Sua interrogazione n. 4-05320 relativa al decesso del connazionale Lucio Truono avvenuto il 16 aprile 2020 a Londra.
  Il fratello, Giovanni Truono, si è rivolto alla Farnesina il giorno stesso, allarmato dall'assenza di contatti con Lucio dalla mattina del giorno precedente: questi era infatti risultato positivo al Covid-19, ma l'ospedale cui si era rivolto per una febbre molto alta l'aveva invitato a rientrare a casa, non ritenendo vi fossero le condizioni per un ricovero. Il fratello riferiva inoltre che i familiari, d'intesa con il medico di famiglia italiano, avevano deciso di recapitargli un pacco di medicine dall'Italia, poiché i medici britannici non gli avevano prescritto alcun farmaco.
  La famiglia ha poi appreso del decesso da un'altra cittadina italiana che si trovava a Londra e che era stata incaricata da amici e parenti, preoccupati dall'improvviso silenzio del connazionale, di recarsi al domicilio del signor Truono per accertarsi delle sue condizioni, Di qui la richiesta di intervento da parte di medici e vigili del fuoco, che hanno forzato la porta dell'abitazione e trovato Lucio Truono senza vita sul suo letto.
  Il nostro Consolato generale a Londra è stato informato, la mattina del 17 aprile 2020, del decesso del connazionale nella propria abitazione, presumibilmente a causa di un improvviso malore legato alla malattia.
  Appena avuto conferma della notizia, il Console generale ha contattato il fratello del defunto per fornire le indicazioni necessarie al rimpatrio della salma e assicurare la massima assistenza. In tutta la vicenda i contatti con la famiglia sono stati infatti assidui.
  Il Consolato generale è intervenuto presso le autorità sanitarie britanniche e con l'ufficio del coroner per acquisire elementi sull'accaduto, oltre a fornire ogni assistenza alla famiglia per il disbrigo di tutte le procedure
post mortem.
  Per quanto riguarda gli accertamenti relativi al decesso del connazionale, il Consolato generale ha interpellato il
foreign office e l'ufficio di diretta collaborazione dell'Health Secretary Hancock onde ottenere maggiori informazioni sul caso.
  I test effettuati sul cadavere del connazionale e pervenuti in data 24 aprile 2020 hanno individuato la causa principale del decesso nella polmonite legata al Covid-19 associata.
  L'ufficio del
coroner ha comunicato direttamente alla figlia del signor Truono la data in cui la salma sarebbe stata a disposizione della famiglia per il rimpatrio.
  Più in generale, le modalità di trattazione delle condizioni di salute del connazionale sembrerebbero rispecchiare le procedure sanitarie adottate dalle autorità britanniche e dalle strutture ospedaliere nel Paese per far fronte all'emergenza.
  Il Consolato generale ha inoltre accertato, mediante contatti con gli uffici consolari degli altri Paesi UE nel Regno Unito, che anche i cittadini europei di altre nazionalità affetti da Covid-19 sono stati sottoposti a medesimi protocolli.
  Su tali basi, non risulta che il trattamento riservato al connazionale sia dissimile da quello cui sono sottoposti, tra gli altri, gli stessi cittadini britannici. La nostra rete diplomatico-consolare nel Paese, in stretto raccordo con la Farnesina, proseguirà in ogni caso a fornire tutta l'assistenza possibile ai connazionali e alle loro famiglie, specie in questo difficile frangente.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ricardo Antonio Merlo.