ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05313

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 329 del 22/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 22/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 22/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05313
presentato da
UNGARO Massimo
testo di
Mercoledì 22 aprile 2020, seduta n. 329

   UNGARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la Bers-Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo è una banca di sviluppo multilaterale, con sede a Londra, istituita nel 1991, con capitale sociale di 16 miliardi di euro, attivi di 61 miliardi di euro e volumi annui di operatività (prestiti e investimenti azionari) pari a 10 miliardi di euro. In base al proprio statuto, la Banca può operare esclusivamente in quei Paesi dell'Europa centrale e orientale, dell'Asia centrale e del Nord Africa che stiano attuando la transizione da un sistema monopartitico e caratterizzato da un'economia centralizzata a un sistema basato sull'economia di mercato, la democrazia e il pluralismo, favorendo a tal fine il necessario sviluppo del settore privato;

   il fine istituzionale della Bers si distingue da quello delle altre banche internazionali regionali, cui compete, genericamente, di favorire il progresso e la ricostruzione economica nelle rispettive aree di intervento;

   a seguito della crisi finanziaria globale del 2007-08, la Bers ha avviato la propria operatività in Grecia e Cipro nel 2015, per un periodo temporalmente limitato, in risposta a una esplicita richiesta delle autorità dei due Paesi, per sostenere le riforme e un ritorno alla crescita economica;

   la Bers opera come banca di sviluppo, finanziando progetti infrastrutturali con prestiti garantiti dai Governi beneficiari – come banca d'investimento – a supporto di investimenti esteri diretti, anche in forma di joint venture, e anche con l'assunzione di partecipazioni o tramite crediti;

   il sostegno allo sviluppo del settore privato e, in particolare, alle piccole e medie imprese è al centro del mandato della banca. La Bers, inoltre, presta particolare attenzione all'aspetto ecologico e ogni progetto è esaminato da un apposito dipartimento per valutarne l'impatto ambientale. Nel 1993, con il contributo dei 7 maggiori Paesi industriali del mondo tra cui l'Italia, è stato creato e posto sotto l'amministrazione della citata banca un fondo per la sicurezza nucleare, con lo scopo di finanziare progetti destinati a incrementare la sicurezza degli impianti nucleari dell'Est europeo. Gli azionisti della Banca sono 69, tra cui gli Stati membri dell'Unione europea, i 37 Paesi d'operazione, l'Unione europea e la Banca europea per gli investimenti. L'Italia è uno dei Paesi fondatori della Bers e partecipa al capitale della Banca con una quota dell'8,52 per cento –:

   se il Ministro interrogato, d'intesa con gli altri azionisti, non ritenga utile seguire il precedente esempio di Grecia e Cipro, facendo richiesta alla Bers di includere l'Italia tra i propri Paesi di operatività, per un periodo temporalmente limitato e in sostegno alle riforme e al ritorno alla crescita economica, a seguito del profondo shock economico e finanziario provocato dal virus Covid-19.
(4-05313)