ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05304

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 328 del 21/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: FIORINI BENEDETTA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 21/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05304
presentato da
FIORINI Benedetta
testo di
Martedì 21 aprile 2020, seduta n. 328

   FIORINI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020, che ha introdotto ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, il Governo ha stabilito un elenco di attività essenziali che, proprio in virtù della natura strategica della loro produzione, non sono sottoposte a chiusura forzata così come predisposto dal predetto decreto; l'elenco delle attività essenziali è stato oggetto di revisione a seguito di un confronto con le principali sigle sindacali che ha portato alla emanazione del decreto del Ministero dello sviluppo economico 25 marzo 2020 modificativo del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020, predisponendo un elenco di attività essenziali più ristretto rispetto a quello emanato in data 22 marzo 2020;

   tale provvedimento di chiusura forzata di numerose attività produttive su tutto il territorio nazionale non ha preso in considerazione quei casi in cui gli impianti produttivi sono stati lasciati in funzione durante il fine settimana precedente l'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020, impedendo quindi ai responsabili della produzione di predisporre misure emergenziali per una chiusura improvvisa e urgente;

   tra le attività escluse dal novero di quelle essenziali figurano le aziende di ricostruzione di pneumatici; così, si è disposta la chiusura di numerose aziende che saranno costrette a disfarsi di migliaia di euro di materia prima, come ad esempio la mescola di gomma, prodotto che, per sue caratteristiche, è utilizzabile fino ad un massimo di 10 giorni;

   il tavolo di confronto tra Governo e sigle sindacali per la revisione dell'allegato di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020 inerente alle attività essenziali e non essenziali è stato tenuto a porte chiuse, senza includere le associazioni di categoria quali, nel caso di specie, Airp-Associazione italiana ricostruttori pneumatici;

   le aziende di ricostruzione di pneumatici, identificate dal codice Ateco 22.11, sono strettamente connesse alla filiera dei trasporti essenziali, come ad esempio quella alimentare e farmaceutica; la ricostruzione degli pneumatici si configura anche come un servizio essenziale per gli operatori del trasporto, che permette loro di risparmiare in media circa il 40 per cento rispetto all'acquisto di pneumatici nuovi: grazie all'impiego di pneumatici ricostruiti gli autotrasportatori ottengono in media un risparmio di 57,1 milioni di euro all'anno, a cui si aggiungono benefici ambientali come la riduzione di consumi energetici e di materie prime;

   alcune aziende del comparto della ricostruzione di pneumatici hanno l'obbligo di consegnare pneumatici ricostruiti alle aziende municipalizzate (nettezza urbana, trasporti pubblici e mezzi di emergenza) con le quali hanno vincoli contrattuali stringenti;

   essendo chiuse le grandi fabbriche di pneumatici industriali in Europa, Egitto e Turchia, occorre mantenere un nucleo produttivo di ricostruttori che, senza concentrazione di persone e nella massima sicurezza, possano garantire la presenza di pneumatici al mercato del ricambio dei servizi essenziali;

   l'ultimo elenco delle attività essenziali è contenuto in allegato al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020 –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda intraprendere per:

    a) predisporre un tavolo di lavoro con le categorie produttive e le associazioni di categoria per rivedere l'elenco delle attività essenziali di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020;

    b) indennizzare tutte le attività produttive che hanno subito danni come nel caso di cui in premessa;

    c) garantire misure a tutela dell'intero comparto produttivo del Paese a copertura del mancato guadagno procurato dalle nuove e più stringenti misure restrittive approvate dal Governo, anche in considerazione della perdita di quote di mercato a detrimento delle imprese nazionali, fattore che può causare una contrazione della capacità produttiva del tessuto industriale italiano irrecuperabile.
(4-05304)