ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05291

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 328 del 21/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 21/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 21/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05291
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Martedì 21 aprile 2020, seduta n. 328

   FRATOIANNI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   da alcuni articoli pubblicati online il 14 aprile 2020 si apprende del licenziamento di un dipendente della PreGel di Reggio Emilia, avvenuto alla vigilia di Pasqua;

   il dipendente licenziato, di 33 anni, con moglie e figlio piccolo e un secondo in arrivo da mantenere, sarebbe l'unico rappresentante sindacale della storica ditta reggiana di prodotti e semilavorati per la gelateria che conta circa 300 dipendenti;

   l'operaio era il primo rappresentante sindacale presente in azienda da 52 anni, perché, prima dell'ottobre del 2019, nessun altro aveva accettato l'incarico;

   secondo la Flai Cgil le uniche responsabilità del dipendente sarebbero state quelle di «aver descritto le proprie mansioni in un annuncio di ricerca lavoro» risalente ad anni addietro, «aver chiesto informazioni su marca e modello di una macchina a chi vi operava» e «aver tossito senza coprirsi la bocca nelle vicinanze di un collega a cui poco prima aveva chiesto una mascherina senza averla ricevuta, poiché questi non ne aveva»;

   rispetto a quest'ultima motivazione sembrerebbe che l'operaio non potesse coprirsi la bocca per frenare l'improvviso colpo di tosse, perché aveva entrambe le mani impegnate nel trasporto di due secchi di materiale;

   l'azienda, rivendicando il licenziamento per giusta causa si oppone «a ogni paventato collegamento tra il licenziamento ed eventuali comportamenti tenuti dal dipendente di mancata attenzione alla possibile diffusione del virus», mentre ha specificato che all'operaio sono stati «contestati comportamenti con rilievo disciplinare per aver messo a repentaglio importantissimi segreti industriali che farebbero rientrare pienamente i motivi della scelta adottata da Pregel nell'ambito del licenziamento per giusta causa, così come normato dall'articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori»;

   a parere della Flai-Cgil si tratta invece di una vicenda assurda e inspiegabile rivolta a colpire attraverso il licenziamento, un lavoratore «scomodo», presumibilmente per la sua attività sindacale all'interno della fabbrica;

   le contestazioni al delegato sarebbero iniziate da quando il giovane ha partecipato a una riunione sulla sicurezza in azienda facendo osservazioni relative ad aspetti normali per la gestione dell'emergenza coronavirus, come la sanificazione degli ambienti e la limitazione degli assembramenti;

   osservazioni che sarebbero state omesse dal verbale dell'incontro, che il lavoratore si è pertanto rifiutato di firmare;

   l'azienda avrebbe licenziato un dipendente che aveva precedentemente premiato con aumenti di stipendio e passaggi di livello e, a parere del sindacato, lo avrebbe fatto solo perché questi ha accettato di essere il primo rappresentante sindacale nella storia dell'azienda;

   i princìpi di responsabilità sociale dell'imprenditore, specialmente con l'emergenza sanitaria nazionale in corso, dovrebbero imporre a Pregel di revocare il licenziamento;

   a parere dell'interrogante tale licenziamento appare veramente discutibile, sia nel merito che nel metodo, e in un momento di crisi sociale come questa non è tollerabile che un'azienda invii lettere di licenziamento il giorno di Pasqua, sanzione che peraltro non può essere comminata secondo le norme in vigore per l'emergenza e il contrasto al Covid-19 –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere affinché venga fatta chiarezza al più presto sull'intera vicenda;

   quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di prevenire il ripetersi di episodi analoghi e affermare la pienezza del diritto dei lavoratori a formare rappresentanze sindacali in tutti i settori produttivi senza temere ritorsioni dall'azienda.
(4-05291)