ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05286

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 328 del 21/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: SUT LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/04/2020
Stato iter:
15/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/10/2020
VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/10/2020

CONCLUSO IL 15/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05286
presentato da
SUT Luca
testo di
Martedì 21 aprile 2020, seduta n. 328

   SUT. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 5 aprile 2020, il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani pubblicava alle 19,44, sulla personale Pagina fan del social network «Facebook» (@alessandro.ciriani.5), un contenuto di pubblico dominio, poi accompagnato da alcuni commenti di altri utenti della piattaforma;

   tra questi, un utente della pagina, con tono amicale, commentava il post del sindaco Ciriani, riportando le seguenti affermazioni: «Facciamo così. Prendo un po' di alpini, parà e carabinieri, coi c... quadrati. Facciamo un salto a Montecitorio con una dozzina di carri armati. Destituiamo quei quattro farabutti inetti traditori della patria. Sistemate due cosine che so io, ci mettiamo te, Alessandro, a capo del Governo, lo intanto riapro la zecca nazionale, e ricomincio a stampare le Lire, e tu comunichi l'uscita unilaterale dell'Italia dall'Eurozona»;

   di seguito, Alessandro Ciriani replicava: «Ovviamente, ci portiamo dietro Max!». E poi, di seguito: «E una folta squadra di avvocati!»;

   le succitate risposte del sindaco Ciriani, successivamente rimosse assieme al commento iniziale postato dall'utente, sono state però fotografate da alcuni fruitori del social attraverso lo strumento di cattura, disponibile sui supporti digitali;

   l'episodio è stato oggetto dei commenti negativi di vari esponenti politici afferenti ai diversi schieramenti della scena regionale del Friuli Venezia Giulia, concordi nello stigmatizzare il comportamento del sindaco di Pordenone;

   il sindaco di Pordenone replicava alle suddette reazioni, dichiarando: «Se non sa distinguere una battuta che esclude qualsiasi aggancio con la realtà da un tentativo di golpe, offende me e la sua intelligenza. Non mi faccio intimidire dai moralisti del web come Lei, dai guardiani del pensiero che chiudono gli occhi dinanzi a intere pagine di insulti politici (reali) nei miei confronti. Se siamo arrivati a meschinità come l'indignazione per battute che tali sono e restano, è perché non avete altri argomenti per attaccarmi. La questione finisce qui. La gente muore, i cittadini sono reclusi, io sono h24 a disposizione della mia comunità e non ho bisogno del vostro ditino alzato per mostrare il mio impegno istituzionale e il rispetto del mio ruolo, oggi come ieri»;

   il tenore verosimilmente ironico delle predette esternazioni, intercorse tra l'utente Facebook e il sindaco Ciriani, è avvenuto in un contesto di socialità virtuale, quale si configura essere un social network, sebbene strumento ormai acclarato di diffusione contenutistica da parte delle istituzioni e dei suoi rappresentanti;

   nonostante tale contestualizzazione, il contenuto espresso esplicitamente dal sindaco di Pordenone si configura, ad avviso dell'interrogante, quale commento dell'evidente paventare, da parte dell'utente Facebook, un atto sovversivo verso l'ordinamento politico della Repubblica italiana, da attuarsi attraverso l'uso di Forze militari a destituzione del Parlamento e del Governo –:

   se sia a conoscenza dell'episodio esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere in considerazione della carica pubblica ricoperta dal sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani e delle connesse responsabilità.
(4-05286)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 409
4-05286
presentata da
SUT Luca

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione parlamentare in esame, si evidenzia, in primo luogo, come il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, sia stato eletto nel 2016 a capo di una coalizione di centro destra, nell'ambito di una lista civica.
  Il 5 aprile 2020, in una conversazione pubblica sul profilo Facebook ufficiale dello stesso sindaco, vi è stato uno scambio di commenti con un cittadino, i cui contenuti sono riportati nell'atto di sindacato ispettivo.
  A seguito degli accertamenti svolti si è potuto constatare come i post citati nell'interrogazione siano stati cancellati dagli stessi autori dopo breve tempo, anche se i commenti sono stati richiamati in altri profili Facebook.
  Ciò ha provocato una polemica che ha coinvolto diversi iscritti nel predetto
social network, ed è stata riportata da alcuni organi di stampa locale e regionale.
  Il sindaco di Pordenone ha risposto alle polemiche con un post, cui non sono seguite repliche, con il quale ha affermato «non sono ammessi altri commenti. Si è già perso troppo tempo per una montatura».
  Al riguardo, il Servizio della polizia postale e delle comunicazioni del Ministero dell'interno non ha ricevuto alcuna segnalazione.
  Più in generale, in merito alle attività di prevenzione e contrasto dei crimini d'odio sul
web, si assicura che il Ministero dell'interno effettua un monitoraggio attivo della rete e riceve, tramite il portale del Commissariato di Pubblica sicurezza online, le segnalazioni dei cittadini, inoltre, approfondisce a livello investigativo le segnalazioni dell'Unar (Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali), organismo della Presidenza del Consiglio dei ministri e dell'Oscad (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori).
  In conclusione, nello stigmatizzare l'episodio in esame, non può non essere richiamata l'attenzione sulla delicatezza e la rilevanza delle dichiarazioni rilasciate da rappresentanti delle istituzioni, anche tramite l'utilizzo dei
social network, soprattutto in considerazione della diffusione ed immediatezza dei contenuti divulgati attraverso i medesimi.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Achille Variati.