Legislatura: 18Seduta di annuncio: 328 del 21/04/2020
Primo firmatario: BRUNO BOSSIO VINCENZA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/04/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/04/2020
BRUNO BOSSIO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
è stato accertato dagli organismi sanitari responsabili che in Calabria, in alcune strutture residenziali per anziani, si sono verificati veri e propri focolai infettivi da Covid-19;
il fenomeno è stato registrato in territori situati in diverse province della Calabria ed è stato rilevato in tempi differenziati nell'arco del periodo emergenziale;
in particolare, nelle strutture «Domus Area», «Santa Maria», «Villa Torano», allocate rispettivamente nei comuni di Chiaravalle Centrale, Bocchigliero e Torano Castello si registra un'altissima percentuale di contagi positivi tra gli operatori sanitari e i degenti ospiti;
in conseguenza dell'esplosione di tale acuta emergenza, sono stati dichiarati «zone rosse» i territori dei comuni nei quali tali strutture sono insediate e operano;
il fenomeno oltre, ovviamente, ad essere fonte di grave allarme sociale, è divenuto fattore di forte attrazione e interesse mediatico e giornalistico a livello nazionale;
al fine della gestione di tale particolare emergenza sanitaria, sono state emanate e si sono succedute una molteplicità di ordinanze da parte della stessa amministrazione regionale;
anche per la gravità della dimensione che ha assunto tale fenomeno sono state generate preoccupanti polemiche dovute, in particolare, a contrasti tra i diversi soggetti (istituzionali, operatori pubblici e privati) preposti a gestire sul campo tale emergenza;
si sono registrati gravi ritardi e manifestati preoccupanti livelli di confusione e di incertezza. Ha suscitato contrasti e polemiche, in particolare, il trasferimento di una parte di pazienti ospiti da una struttura residenziale all'altra. Questa è stata una pratica attuata in particolare nelle residenze di Bocchigliero e Torano Castello. In relazione alla gestione della vicenda di Chiaravalle Centrale è stato a dir poco drammatica l'opera di trasferimento dei pazienti che necessitavano cure presso i presidi ospedalieri preposti;
nel contesto di tali criticità si è registrato, persino, un inedito conflitto istituzionale tra comune e regione, dal momento che il sindaco di Mottafollone si è visto costretto a emanare una ordinanza per non consentire il trasferimento di pazienti da «Villa Torano» presso una struttura sanitaria operante nell'ambito del territorio di propria competenza;
i suddetti trasferimenti, a quanto consta all'interrogante, pare siano stati disposti non sulla base di specifiche necessità epidemiologiche o, comunque, di tipo sanitario ma in base a esigenze risalenti a scelte di carattere organizzativo, dal momento che i trasferimenti sono stati disposti e avvenuti nell'ambito di strutture residenziali facenti capo alla stessa proprietà gestionale;
ha destato, poi, ancor di più allarme il fatto che gli esiti di oltre 100 tamponi siano stati annullati e i test ripetuti, perché i prelievi pare siano stati svolti con tecniche e modalità in contrasto con le normi vigenti di sicurezza e igiene;
alla luce di tali confusione e incertezze è da registrare che il sindaco dello stesso comune di Torano Castello si trova a fronteggiare criticità e difficoltà, conseguenti all'applicazione di disposizioni contenute nelle ordinanze amministrative regionali, che appaiono addirittura contraddittorie rispetto alla finalità di contenimento della diffusione del virus –:
quali iniziative di competenza si intendano assumere:
a) per verificare se in Calabria i testi delle ordinanze istruite dal dipartimento della sanità regionale siano coerenti con le linee nazionali, oltretutto poste a base della scelta del capo del dipartimento della protezione civile nazionale di assegnare ai presidenti delle regioni la responsabilità di soggetto attuatore della gestione dell'attuale fase emergenziale;
b) per valutare l'opportunità di disporre un coinvolgimento diretto e attivo dell'Istituto superiore di sanità, perché possa essere accertata l'efficacia e la coerenza delle procedure con cui in Calabria si definiscono le condizioni e le modalità di effettuazione dei tamponi e di organizzazione dei servizi sanitari connessi al trattamento dell'emergenza in atto.
(4-05285)