ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05266

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 328 del 21/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: DE CARLO LUCA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 21/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 21/04/2020
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 21/04/2020
BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 21/04/2020
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 21/04/2020
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 21/04/2020
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 21/04/2020
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 21/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA DIFESA 21/04/2020
MINISTERO DELLA DIFESA 21/04/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 11/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05266
presentato da
DE CARLO Luca
testo di
Martedì 21 aprile 2020, seduta n. 328

   LUCA DE CARLO, GALANTINO, BUTTI, BIGNAMI, ROTELLI, MANTOVANI, DEIDDA e VARCHI. — Al Ministro della difesa, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   i porti italiani fino alla fine dell'emergenza coronavirus non hanno più il requisito di «porto sicuro» come stabilito dal decreto interministeriale del 7 aprile 2020, secondo cui le disposizioni producono effetto dalla data della sua adozione e per la durata del periodo di emergenza sanitaria di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020; pertanto, fino al 31 luglio 2020, salvo revoche, è stabilito che «Per l'intero periodo di durata dell'emergenza sanitaria nazionale derivante dalla diffusione del virus COVID-19, i porti italiani non assicurano i necessari requisiti per la classificazione e definizione di Place of Safety (“luogo sicuro”), in virtù di quanto previsto dalla Convenzione di Amburgo, sulla ricerca ed il salvataggio marittimo, per i casi di soccorso effettuati da parte di unità navali battenti bandiera straniera al di fuori dell'area SAR italiana»;

   in queste ultime ore c'è molto fermento tra i migranti che mirano all'Italia, poiché le navi delle organizzazioni non governative di varia provenienza si avvicinano alle coste libiche, rappresentando così un invito a intraprendere la traversata del Mediterraneo;

   la testata giornalistica Il Riformista in un articolo del 14 aprile 2020 asserisce che Alarm Phone, il servizio telefonico dedicato ai migranti in difficoltà, riceve continue richieste di aiuto per l'attività di soccorso;

   i migranti e i «trafficanti di uomini – scafisti» non si imbarcherebbero se non avessero la certezza di trovare al largo delle coste le navi delle Ong pronte al soccorso, le quali, ben consapevoli di non poter sbarcare in Italia, ad avviso degli interroganti stanno tentando di far salire la tensione per porre un problema e trovare una soluzione alternativa; ne è dimostrazione la situazione della Alan Kurdi, la nave della ong tedesca con 149 profughi a bordo soccorsi oltre dieci giorni fa nel Mediterraneo. Appare davvero controverso il fatto che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale abbia trascurato il dramma dei tanti connazionali bloccati nei vari Paesi del mondo a causa dell'emergenza e che in alcuni casi, a quanto consta agli interroganti, abbia fornito loro assistenza tramite le ambasciate indicando soltanto la spesa da sostenere per il biglietto aereo a costi elevatissimi, e che nelle acque del Mediterraneo si assista a quello che appare agli interroganti un servizio taxi esercitato dalla nave Diciotti di fatto in favore degli illeciti traffici degli scafisti;

   nelle ultime ore, inoltre, sulle coste della Sicilia sono molteplici gli arrivi incontrollati di migranti provenienti dalla Libia –:

   se si intenda chiarire quale sia l'impiego della nave Diciotti e la missione già in atto nel Mar Mediterraneo, se essa sia finalizzata al trasporto dei migranti e dove questi uomini, donne e bambini provenienti dal continente africano saranno sbarcati e, infine, dislocati;

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per contenere e controllare lo sbarco di tutte le piccole imbarcazioni che senza controllo continuano ad arrivare, in particolare sull'isola di Lampedusa.
(4-05266)