ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05236

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 326 del 15/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: FORMENTINI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
GIORGETTI GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
GRIMOLDI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 15/04/2020
Stato iter:
02/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2020
DEL RE EMANUELA CLAUDIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/07/2020

CONCLUSO IL 02/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05236
presentato da
FORMENTINI Paolo
testo di
Mercoledì 15 aprile 2020, seduta n. 326

   FORMENTINI, BILLI, COMENCINI, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, GIORGETTI, GRIMOLDI, PICCHI, RIBOLLA e ZOFFILI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 14 aprile 2020, il Presidente degli Stati Uniti ha annunciato in un intervento trasmesso dai maggiori media nazionali l'intenzione di sospendere l'erogazione dei contributi che il suo Paese versa all'organizzazione mondiale della sanità (Oms), in conseguenza del comportamento da questa adottato nelle fasi iniziali dell'epidemia da Sars-CoV-2, ritenuto insoddisfacente;

   il Presidente Trump ha tra l'altro accusato l'Oms di aver di fatto avallato un'azione disinformativa da parte delle autorità della Repubblica Popolare Cinese;

   alcuni esponenti del Congresso americano hanno inoltre fatto cenno alla necessità di investigare sulle responsabilità della Repubblica Popolare Cinese, che avrebbe trasmesso informazioni incomplete e tardive sull'infezione in atto, mentre una maggiore trasparenza avrebbe probabilmente permesso alle autorità sanitarie internazionali e dei singoli Stati, inclusa l'Italia, di adottare tempestivamente misure efficaci di prevenzione e contenimento del contagio;

   secondo diversi organi di stampa, sarebbero inoltre allo studio negli Stati Uniti iniziative legali da assumere nei confronti della Repubblica Popolare Cinese, tese all'ottenimento di compensazioni economiche per i danni causati dal suo tentativo di nascondere la verità in merito alla gravità dell'infezione da Sars-CoV-2 –:

   se il Governo intenda seguire gli Stati Uniti e adottare iniziative per ricorrere conseguentemente all'interruzione, quantomeno della quota volontaria dei finanziamenti all'Oms, almeno fino al momento in cui non ne vengano rinnovati gli organi direttivi e non sia stata fatta chiarezza sulle cause che hanno determinato il grave ritardo con unità internazionale è stata avvertita della gravità dell'epidemia da Sars-CoV-2;

   se il Governo intenda associarsi all'eventuale promozione di un'azione risarcitoria nei confronti della Repubblica popolare Cinese, qualora a questo passo si risolvano le autorità degli Stati Uniti d'America.
(4-05236)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 luglio 2020
nell'allegato B della seduta n. 365
4-05236
presentata da
FORMENTINI Paolo

  Risposta. — Fin dall'emergere delle prime notizie sulla diffusione del nuovo coronavirus (nCov-2019), le competenti autorità italiane hanno mantenuto costanti contatti con l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e con le autorità cinesi al fine di monitorare l'evolversi della situazione e adottare le necessarie, tempestive contromisure.
  L'azione di verifica e informazione dell'Oms è apparsa tempestiva sin dalle prime fasi della diffusione del virus, con l'invio già il 20 e 21 gennaio 2020 di una propria delegazione tecnica in missione a Wuhan, epicentro dell'epidemia, dove ha valutato efficaci le misure di contenimento messe in opera dalle autorità sanitarie cinesi a livello nazionale, provinciale e cittadino.
  Fin dal 30 gennaio l'Oms aveva certificato il più alto livello di allerta sanitaria globale e dichiarato COVID-19 una «emergenza sanitaria pubblica di rilievo internazionale», quando ancora, fuori dalla Cina, vi erano meno di 100 casi e nessun decesso.
  L'Oms è risultata strumentale nell'assicurare la circolazione delle informazioni scientifiche tra tutti i suoi membri. In particolare nell'ambito del Comitato di emergenza dell'Organizzazione sono stati attuati un costante ed intenso coordinamento nonché scambi di informazioni volti a comprendere l'evoluzione dell'epidemia e la sua origine, condividendo sistematicamente i dati disponibili su tutti i casi di infezione; a intensificare e meglio mirare le azioni di sorveglianza e ricerca di casi su tutto il territorio nazionale; ad effettuare sistematici controlli negli aeroporti e porti internazionali, con l'obiettivo di individuare i viaggiatori sintomatici.
  Nella lotta contro l'attuale pandemia, l'Italia, ha applicato sin dall'inizio i princìpi di trasparenza e collaborazione a livello internazionale. C'è, infatti, l'esigenza sul piano internazionale di un approccio condiviso, trasparente e solidale. Sin dai primi momenti di questa crisi, il nostro Paese ha promosso in tutte le sedi un approccio multilaterale e multi-dimensionale. Anche grazie al nostro contributo, riconosciuto dalla comunità internazionale, è stata appena costituita una piattaforma globale di collaborazione coordinata proprio dall'Oms («
ACT – Access to COVID-19 Tools Accelerator»), un acceleratore finanziario e sanitario per lo sviluppo e la distribuzione di un vaccino e di trattamenti diagnostici e terapeutici per la lotta al COVID-19. Questo esercizio globale, per essere efficace, deve essere portato avanti con la più ampia partecipazione. Tale piattaforma di collaborazione è stata sostenuta, oltre che dal Presidente Conte e dal Ministro Di Maio, dai Capi di Stato e di Governo di Francia, Germania, Spagna, Sud Africa (Presidente di turno dell'Unione Africana), Rwanda (Presidente di turno della NEPAD), Malesia (Presidente di turno Asia-Pacific Economic Cooperation), Norvegia, oltre che da Arabia Saudita (Presidenza di turno G20), Regno Unito e Commissione europea.
  In questo ambito e nel momento critico che stiamo vivendo, anche il Vertice G20 sulla risposta al COVID-19 e due Risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite hanno ricordato che non è possibile fare a meno del ruolo chiave dell'Oms e come essa svolga quotidianamente un ruolo fondamentale per la lotta alla pandemia, sia a Ginevra sia tramite i suoi uffici regionali e i 149 uffici Paese. Questi ultimi sostengono in modo concreto e tangibile i Paesi membri, soprattutto i più vulnerabili, nella lotta al COVID-19. Al momento, l'Oms ha infatti procurato e distribuito più di 4 milioni di equipaggiamenti protettivi principalmente in Africa e ha in programma nuove forniture via aereo per raddoppiarne l'entità.
  Proprio ora risulta dunque essenziale poter contare sulla collaborazione e lo scambio di informazioni con tutta la comunità internazionale facilitate dall'Oms. Eventuali ulteriori riflessioni sull'opportunità di migliorare e riformare la
governance sanitaria globale potranno essere intraprese nei tempi più opportuni, non in un momento in cui la pandemia è purtroppo ancora in corso.
  A proposito della polemica tra Stati Uniti e Cina citata dall'interrogante, richiamo quanto recentemente affermato dal Ministro Di Maio, con riguardo al fatto che l'Italia prende seriamente le preoccupazioni di Washington; al tempo stesso ha invitato a concentrarsi sull'efficace risposta che la cooperazione scientifica internazionale dimostra di fornire in questo delicato campo.

La Sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Emanuela Claudia Del Re.