ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05230

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 326 del 15/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: MICELI CARMELO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/04/2020
Stato iter:
15/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/10/2020
VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/10/2020

CONCLUSO IL 15/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05230
presentato da
MICELI Carmelo
testo di
Mercoledì 15 aprile 2020, seduta n. 326

   MICELI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nel pieno dell'emergenza Covid-19 e in vigenza delle disposizioni straordinarie del Governo, il sindaco della città di Messina, on. Cateno De Luca, si è reso più volte protagonista della scena politico-istituzionale in aperta rottura con le istituzioni regionali e nazionali anche attraverso quelli che l'interrogante giudica messaggi dalla dubbia opportunità e poco consoni al clima che si sta vivendo;

   tra le iniziative del sindaco De Luca – il quale ha pesantemente offeso con toni minacciosi il Ministro interrogato e l'intero Governo e per il quale sono pendenti procedimenti per vilipendio dinanzi la procura della Repubblica di Messina – vi è anche un'ordinanza che obbliga chi intende attraversare lo stretto a registrarsi e che con decreto del Presidente della Repubblica è stata annullata in via straordinaria, a seguito della deliberazione del Consiglio dei ministri e visto il parere del Consiglio di Stato;

   secondo organi di stampa, lo stesso De Luca avrebbe commentato la vicenda definendo «vomitevole che un Ministro della Repubblica, in questo momento di emergenza, si occupi di una procedura straordinaria per annullare una ordinanza di un sindaco che è restrittiva e rispetta i princìpi di questo momento che stiamo vivendo di emergenza Coronavirus. Ancora più restrittivo per la salute pubblica. È proprio vomitevole. Lamorgese è inadeguata, si dimetta. Lamorgese conferma la sua inadeguatezza al ruolo istituzionale che ha e quindi si deve dimettere. La Ministra agisce violentando il territorio e le rappresentanze democratiche del territorio. Non vedo l'ora di assistere a questo spettacolo indecoroso di un Consiglio dei ministri che si riunisce per deliberare l'annullamento dell'ordinanza del sindaco De Luca e attendo pure che il Presidente della Repubblica faccia il suo decreto, come prevede la procedura, per recepire la delibera di annullamento»;

   nei giorni scorsi sono state pubblicate da alcuni giornali le immagini di un corteo funebre nel pieno centro della città di Messina con decine di persone assembrate al seguito del carro mortuario in evidente atteggiamento contrario alle disposizioni previste per il contrasto al Covid-19, tra cui il mancato rispetto delle distanze di sicurezza e l'assenza di presìdi, quali guanti e mascherine idonei a limitare il rischio di contagi;

   secondo quanto ricostruito dagli stessi organi di stampa, si sarebbe trattato del corteo funebre relativo alle esequie di Rosario Sparacio, già condannato per estorsione e fratello di Luigi, noto boss mafioso, e parrebbe che né le forze dell'ordine, né i vigili urbani siano intervenuti e il sindaco De Luca, interpellato dalla stampa, avrebbe minimizzato l'accaduto parlando di «mero trasporto della salma per poche centinaia di metri, al quale si sono uniti, in modo estemporaneo, alcuni familiari del defunto, in numero non superiore alla trentina» e di accanimento strumentale nei suoi riguardi;

   ad avviso dell'interrogante, non si comprende come si sia potuto dar luogo a un simile assembramento e come questo possa essere passato pressoché inosservato agli occhi del sollecito primo cittadino, a detta del quale sono stati messi in campo strumenti straordinari di presidio e sorveglianza del territorio –:

   di quali elementi disponga il Ministro interrogato in relazione ai fatti esposti in premessa;

   alla luce di quanto accaduto, se e quali iniziative di competenza intenda assumere affinché venga garantito il rispetto delle normative vigenti e si evitino condotte illegali, anche a maggior ragione ad opera di forze che si contrappongono allo Stato.
(4-05230)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 409
4-05230
presentata da
MICELI Carmelo

  Risposta. — In relazione alla vicenda segnalata con l'atto di sindacato ispettivo in esame si rappresenta quanto segue.
  Nel periodo di riferimento, a seguito dell'entrata in vigore delle norme in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, le celebrazioni liturgiche sull'intero territorio nazionale erano consentite esclusivamente con la partecipazione dei celebranti e nel rispetto della normativa vigente. Venivano pertanto vietati tutti i riti che implicavano l'elemento dell'aggregazione o qualsiasi altra forma di assembramento o raggruppamento di fedeli.
  Con specifico riferimento ai riti funebri, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 consentiva la benedizione della salma e il suo trasferimento al cimitero, ma senza la partecipazione dei congiunti.
  È in questa cornice che si inserisce la notizia del decesso di Rosario Spara ciò, avvenuto il 10 aprile 2020, fratello del più noto Luigi, ex capo dell'omonimo clan.
  In base alle risultanze investigative e alle verifiche condotte dalla squadra mobile della questura di Messina, in raccordo con la competente autorità giudiziaria procedente, si è potuto ricostruire l'episodio della cerimonia funebre in questione, tenutasi l'11 aprile 2020.
  In particolare, è emerso che, verso le ore 15, il feretro è stato seguito da un corteo improvvisato, costituito per lo più da amici e familiari del defunto. Il gruppo, partito dall'abitazione dove era avvenuto il decesso, si è dapprima recato nei pressi di una sala biliardi, dove ha sostato per una quindicina di minuti, per poi procedere fino alla Chiesa di Santa Maria Consolata, meglio nota come Chiesa di Don Orione. Il corteo si è infine mosso, in numero più ristretto, verso il Gran Camposanto, distante circa 200 metri dalla Chiesa di Don Orione. Gli accompagnatori non hanno tuttavia avuto accesso al cimitero, e sono rimasti in attesa fuori dal cancello dell'ingresso principale.
  A seguito dell'episodio, la squadra mobile della questura di Messina ha avviato le indagini per ricostruire l'accaduto, raccogliendo testimonianze e facendo ricorso ai filmati delle telecamere di sicurezza installate nelle zone interessate dall'evento.
  Nei confronti delle persone così individuate, che hanno partecipato alla cerimonia, sono stati notificati i provvedimenti sanzionatori previsti per la violazione delle disposizioni in materia di contenimento della diffusione del COVID-19.
  Due degli identificati, gravati dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, sono stati, altresì, deferiti all'autorità giudiziaria.
  Risultano infine ancora in corso di approfondimento e valutazione, per l'eventuale adozione di provvedimenti di competenza, le posizioni di ulteriori soggetti partecipanti a vario titolo all'episodio in questione.
  Attesa la grande eco che ha avuto la vicenda, anche sul
web, gli inquirenti hanno monitorato i siti internet e i social network sui quali parenti ed amici del defunto hanno pubblicato post e messaggi di critica nei confronti dei giornalisti delle testate locali che hanno riportato la notizia, ritenendoli responsabili di un sensazionalismo poco attento al dolore di chi ha perso una persona cara.
  La prefettura di Messina ha comunque assicurato che le autorità locali continueranno a vigilare con il massimo impegno, al fine di assicurare il rispetto della legalità sul territorio.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Achille Variati.