ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05199

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 326 del 15/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: D'ATTIS MAURO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/04/2020
Stato iter:
08/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/07/2020
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/07/2020

CONCLUSO IL 08/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05199
presentato da
D'ATTIS Mauro
testo di
Mercoledì 15 aprile 2020, seduta n. 326

   D'ATTIS. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il prefetto di Brindisi in data 7 aprile 2020 ha diramato ai sindaci della provincia di Brindisi una circolare con il seguente oggetto: «Misure di emergenza per la prevenzione ed il controllo della polmonite da nuovo coronavirus Covid-19 - Flusso comunicativo dei dati relativi a soggetti sottoposti a sorveglianza fiduciaria»;

   nella comunicazione il prefetto ricorda ai sindaci che i dati personali che i comuni ricevono al fine di poter svolgere le funzioni di competenza nel garantire il rispetto delle regole adottate ai fini del contenimento del contagio epidemiologico, sono «sensibilissimi e protetti dalle disposizioni a tutela della privacy, non divulgabili, né utilizzabili per finalità diverse da quelle consentite, conformante a quanto previsto dall'articolo 5 dell'ordinanza n. 630/2020 del Capo Dipartimento della Protezione Civile»;

   il prefetto ricorda ai destinatari le responsabilità civili e penali connesse a un uso difforme rispetto a quello consentito dei dati sensibili che giungono in loro possesso, chiudendo la comunicazione con la precisazione che la prefettura proseguirà l'attività di monitoraggio sul corretto utilizzo dei dati personali da parte dei comuni;

   il tenore della nota del prefetto di Brindisi è, ad avviso dell'interrogante, molto simile a quello di un richiamo rivolto alle amministrazioni locali della provincia e lascia ipotizzare che sia stata motivata da un uso non corretto da parte di alcune amministrazioni comunali dei dati personali pervenuti in loro possesso nell'ambito della attività volte al contrasto della diffusione epidemiologica da Covid-19;

   un'ipotesi simile, se confermata, sarebbe estremamente preoccupante e per questo è necessario, a giudizio dell'interrogante, fare la massima chiarezza anche per evitare l'insorgere di un rapporto di sfiducia in un momento particolarmente critico come quello attuale tra la cittadinanza soggetta a misure di isolamento sociale a fini sanitari e le istituzioni che dovrebbero tutelarla –:

   se vi siano evidenze di casi di uso difforme da quello consentito, da parte delle amministrazioni comunali della provincia di Brindisi, relativamente ai dati personali giunti in loro possesso nell'ambito del flusso dei dati di persone sottoposte a sorveglianza fiduciaria.
(4-05199)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 luglio 2020
nell'allegato B della seduta n. 368
4-05199
presentata da
D'ATTIS Mauro

  Risposta. — Con riferimento alla vicenda oggetto di sindacato ispettivo in esame si rappresenta quanto segue.
  Il quadro normativo emergenziale conseguente alla dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, deliberata dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020, ha demandato al livello statale l'adozione degli interventi e delle misure di contenimento, in particolare per le prescrizioni che incidono su diritti anche di rango costituzionale.
  Alla regione è stato attribuito l'esercizio delle funzioni in materia di igiene e sanità, nonché di emissione di ordinanze con efficacia estesa alla stessa regione o a parte del suo territorio.
  Più in particolare, si evidenzia come l'accertamento e la raccolta d'informazioni concernenti i sintomi tipici del coronavirus spettino alle autorità sanitarie e al dipartimento della protezione civile, quali organi deputati a garantire il rispetto delle regole di sanità pubblica.
  Più in particolare detto dipartimento, con nota dello scorso 16 marzo indirizzata a tutti i presidenti delle regioni, ha invitato i dipartimenti di prevenzione delle Asl assicurare la trasmissione dei dati personali, necessari all'espletamento delle funzioni esercitate nell'ambito dell'emergenza epidemiologica, a tutti i soggetti legittimati, in particolare alle prefetture, alle forze di polizia, nonché, al fine di assicurare i servizi di assistenza alla popolazione, ai comuni.
  La modalità di trasmissione, condivisa su tutto il territorio regionale, avviene con l'inoltro dei dati pervenuti dal servizio di protezione civile regionale, per il tramite della prefettura capoluogo, alle prefetture territorialmente competenti, per il successivo invio ai sindaci mediante l'utilizzo di posta elettronica certificata dedicata.
  Il prefetto di Brindisi, nell'ottica di assicurare una costante interlocuzione e collaborazione con i sindaci, realizzata mediante un costante flusso informativo sulle questioni connesse all'emergenza, ha indirizzato agli amministratori locali una lettera in data 7 aprile 2020 che, senza presupporre un uso non corretto dei dati personali, ha inteso sottolineare la natura giuridica dei dati inviati, nonché la valenza delle norme poste a presidio degli stessi, in considerazione della preminenza degli interessi da tutelare.
  Ciò in conformità con le recenti pronunce del Garante della
privacy, che ha posto l'accento sull'obbligo di rispettare la dignità e la riservatezza dei soggetti sottoposti a sorveglianza fiduciaria da Covid-19.
  La prefettura di Brindisi ha comunicato di avere sempre richiamato l'attenzione sull'osservanza delle norme relative al trattamento dei dati personali in occasione della trasmissione dei dati, richiamando in particolare le specifiche previsioni contenute nell'articolo 5 dell'ordinanza n. 630/2020 del Capo dipartimento della protezione civile e dell'articolo 14 del decreto-legge 9 marzo 2020, n. 14.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.