ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05149

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 324 del 08/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZOFFILI EUGENIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 08/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2020
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2020
BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2020
PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2020
DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2020
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 09/04/2020
GRIMOLDI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 09/04/2020
GIORGETTI GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER 09/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 08/04/2020
Stato iter:
28/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/05/2020
SERENI MARINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 09/04/2020

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/05/2020

CONCLUSO IL 28/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05149
presentato da
ZOFFILI Eugenio
testo presentato
Mercoledì 8 aprile 2020
modificato
Giovedì 9 aprile 2020, seduta n. 325

   ZOFFILI, FORMENTINI, RIBOLLA, BILLI, PICCHI, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, COMENCINI, GRIMOLDI, GIORGETTI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   i wet markets, il cui nome sinistro deriva dal sangue che vi scorre per effetto della macellazione in situ degli animali vivi, sono molto diffusi in Estremo Oriente e, in particolare, in Cina;

   è noto come sia sospettato da molti ricercatori e scienziati un ruolo del wet market di Wuhan nell'innesco della pandemia da Sars-CoV-2 che ha colpito anche il nostro Paese, provocando la morte di molte decine di migliaia di persone;

   nei wet markets non risultano rispettati gli standard d'igiene imposti nei Paesi occidentali a tutela dell'igiene e della salute umana e vi risulta commerciata anche la carne proveniente dalla macellazione in situ di animali selvatici, la cosiddetta bush meat;

   dagli organismi rappresentativi della Convenzione sulla biodiversità delle Nazioni Unite è giunto un invito a tutti i Governi degli Stati membri, affinché mettano al bando i cosiddetti wet markets in cui si procede alla macellazione degli animali vivi destinati al consumo umano;

   dopo lo scoppio della pandemia purtroppo ancora in atto, allo scopo di ridurre il rischio che se ne verifichino altre nel prossimo futuro, sembrano in ogni caso opportune e inderogabili delle iniziative internazionali che impongano universalmente il rispetto degli standard igienici più avanzati –:

   se il Governo intenda aderire all'invito di cui in premessa e, quindi, sostenere la campagna internazionale per la messa al bando dei wet markets, rappresentandone le istanze nei maggiori fori multilaterali di cui l'Italia è parte.
(4-05149)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 maggio 2020
nell'allegato B della seduta n. 349
4-05149
presentata da
ZOFFILI Eugenio

  Risposta. — I mercati di animali vivi, noti anche come «wet markets», in cui vengono venduti pesci vivi, carne e animali selvatici, sono stati indicati, al pari del commercio mondiale di specie selvatiche, come un importante fattore di rischio per la diffusione delle zoonosi. Se le misure adottate da diversi Paesi per ridurre il numero di animali vivi nei mercati alimentari sono sicuramente positive e possono contribuire alla riduzione del rischio di future epidemie, una maggiore e reale efficacia deriverebbe dall'applicazione di controlli più severi sulla vendita e il consumo di specie selvatiche a livello globale.
  Non bastano, però i soli divieti. Per inquadrare correttamente il fenomeno, occorre ricordare che questi mercati offrono sostentamento a una moltitudine di persone, specialmente nelle aree rurali del mondo, per le quali la carne selvatica è fonte di nutrimento. Il divieto di commercio, allevamento e consumo di specie selvatiche, nonché le misure restrittive nei confronti dei mercati di animali vivi, non eliminerebbero del tutto il rischio di futuri «
spillover» zoonotici, vale a dire l'azione di un microrganismo patogeno per gli animali che, con un salto di specie, colpisce l'uomo. Un divieto generalizzato potrebbe infatti, essere di fatto aggirato e anzi produrre l'effetto indesiderato di incrementare il commercio illegale di specie selvatiche utilizzate per scopi alimentari o medicinali, in particolare nelle comunità che vi associano forti riferimenti culturali e sociali. Divieti nei confronti di queste attività dovrebbero essere pertanto accompagnati da misure di sostegno in favore di quelle persone che a tali pratiche ricorrono quotidianamente per necessità o cultura, in modo da attenuare le ricadute economiche della pur necessaria eliminazione di tali rischiose abitudini.
  L'argomento è naturalmente di grande attualità, specialmente alla luce della tragica emergenza sanitaria globale che stiamo vivendo.
  Il Governo rimarrà fortemente impegnato sul fronte della sicurezza sanitaria, a livello nazionale e globale.
  L'Italia partecipa attivamente ai competenti fori multilaterali. È il caso, in particolare, della Convenzione sulla biodiversità (Cbd), nel cui ambito il nostro Paese, insieme agli altri Stati parte, ha definito numerosi atti d'indirizzo sul tema. È utile richiamare in merito la decisione n. 14/7 adottata dalla 14a conferenza delle parti della Cbd, tenutasi a Sharm el-Sheikh, in Egitto, nel novembre 2018. Questa decisione tratta in maniera esauriente la questione della carne selvatica, «
wild meat» come definita nella versione inglese. Nel riconoscere come la carne selvatica sia stata a lungo fonte di nutrimento per milioni di persone in diverse regioni del mondo, la «Guida volontaria» adottata a Sharm El Sheikh si pone l'obiettivo di promuovere una gestione legale e sostenibile della carne selvatica di terra negli habitat tropicali e subtropicali. Nel preambolo, la guida evidenzia inoltre il rischio di agenti patogeni zoonotici e la possibile insorgenza di problemi sanitari ed epidemiologici. Essa sottolinea, allo stesso tempo, la necessità di adottare misure specifiche e multisettoriali nella protezione della biodiversità, della sicurezza alimentare, della salute e delle risorse forestali, in modo da garantire la tutela e la gestione sostenibile, anzitutto sotto il profilo sanitario, della fauna selvatica. Mentre molte azioni suggerite dalla guida possono essere messe in atto nel breve periodo, l'obiettivo di una gestione sostenibile della fauna selvatica richiede comunque attività da portare avanti a medio e lungo termine, nel contesto, in ambito Nazioni Unite, del piano strategico per la tutela della biodiversità e dell'agenda 2030.
  L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato alcune raccomandazioni tecniche, specificando che al momento non è possibile affermare con certezza che l'origine della diffusione del virus SARS-CoV-2 sia da identificare nella «zoonosi». Quello che invece si può affermare con certezza, a parere dell'Oms è che il patrimonio genetico del virus analizzato sui pazienti malati è molto simile a quello che si può ritrovare nei pipistrelli. Fatta questa premessa, le raccomandazioni tecniche dell'Oms adottate il 26 marzo 2020, riconoscono il rischio di trasmissione di agenti patogeni di origine animale nel contesto dei mercati di animali vivi. Le raccomandazioni sono rivolte tanto ai visitatori dei mercati quanto alle persone che si trovano a lavorare nei mercati stessi. Si tratta di raccomandazioni adottate a livello tecnico, che non sono quindi frutto di negoziato tra Stati membri.
  È in tale quadro che il Governo proseguirà nel suo costante impegno a tutela della salute pubblica, a livello nazionale e internazionale.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Marina Sereni.