ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05083

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 323 del 02/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: MURELLI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 02/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 02/04/2020
TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA LEGA - SALVINI PREMIER 02/04/2020
VINCI GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 02/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05083
presentato da
MURELLI Elena
testo di
Giovedì 2 aprile 2020, seduta n. 323

   MURELLI, CAVANDOLI, TOMBOLATO e VINCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   un'inchiesta giornalistica pubblicata su «Il fatto quotidiano», ripresa da «Report» e, a seguire, dai principali organi di stampa, ha portato alla luce nuovi elementi in merito all'origine dell'epidemia da Covid-19 nel nostro Paese;

   secondo la predetta inchiesta il «paziente uno» potrebbe non essere il ragazzo trentottenne di Codogno del quale tutti quanti hanno sentito parlare, bensì un soggetto anziano ricoverato in una clinica privata di Piacenza accreditata con il servizio sanitario regionale, la Casa di cura Piacenza, il quale potrebbe essersi ammalato di coronavirus già nel mese di gennaio 2020;

   a confermarlo sarebbe la testimonianza di un'infermiera della struttura stessa, secondo la quale – come riporta Repubblica – il predetto paziente sarebbe stato «portato via da personale che indossava tute da biocontenimento»;

   non è chiaro, a parere degli interroganti, per quale ragione un paziente al quale non era stata ancora diagnosticata un'infezione da Covid-19 dovesse essere trasportato altrove da personale sanitario in tuta da biocontenimento;

   nella medesima inchiesta si richiamano anche altri casi, come quello del chirurgo che ha operato nella citata clinica Piacenza fino al 12 febbraio 2020 e che il 25 febbraio successivo è risultato positivo a Tenerife dove era in vacanza con la famiglia, nonché il caso di un paziente anziano ricoverato presso la clinica S. Antonino, altra struttura piacentina appartenente allo stesso gruppo, che è stato prelevato dagli operatori sanitari del 118 in data 17 febbraio 2020 ed è, poi, risultato anch'egli positivo al Covid-19;

   la responsabile della Casa di cura Piacenza, intervistata sulla vicenda, ha dichiarato che la struttura si sarebbe attenuta alle disposizioni impartite dall'ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza;

   per quasi un mese, dunque, di tali circostanze non è stata riportata alcuna notizia, né è stato dato alcun allarme, fino all'uscita dell'articolo su «Il fatto quotidiano» del 18 marzo 2020;

   è evidente l'esigenza di chiarire tali aspetti e di far luce sull'operato dei vertici del sistema sanitario regionale nella gestione della vicenda;

   ogni giorno di vantaggio, infatti, avrebbe potuto rivelarsi fondamentale nel contenimento dell'epidemia che, ad oggi, ha causato in Italia oltre dodici mila morti –:

   se il Governo non intenda adottare ogni iniziativa di competenza, con il coinvolgimento della regione Emilia-Romagna e degli altri enti competenti in materia, per fare chiarezza sulla vicenda esprimendosi ufficialmente in merito, anche alla luce del fatto che, attualmente, la struttura citata è stata convertita in luogo dedicato alla cura dei pazienti affetti da Covid-19.
(4-05083)