ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05079

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 323 del 02/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 02/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/04/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/04/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE delegato in data 06/04/2020
Stato iter:
15/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/05/2020
PISANO PAOLA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALIZZAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/05/2020

CONCLUSO IL 15/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05079
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Giovedì 2 aprile 2020, seduta n. 323

   CUNIAL. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 23 marzo 2020, la Ministra Pisano ha pubblicato una «call for action» per «aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti che, attraverso le proprie tecnologie, possono fornire un contributo nell'ambito dei dispositivi per prevenzione, diagnostica e monitoraggio per il contenimento e contrasto del diffondersi del Coronavirus sull'intero territorio nazionale»;

   in base alle dichiarazioni di Brusaferro e Ricciardi il Governo vorrebbe utilizzare il modello della Corea del Sud per contenere la diffusione del coronavirus attraverso il tracciamento dati dei cittadini, senza il loro consenso e senza il consenso delle piattaforme digitali che sono proprietarie dei dati;

   per rendere efficace un'operazione del genere sono necessarie due condizioni al momento non presenti in Italia su tutto il territorio nazionale: la capacità di effettuare tamponi anche alle persone con sintomi lievi o con nessun sintomo ma venute a contatto con infetti e un numero relativamente basso di contagi;

   verrebbero a determinarsi, a giudizio dell'interrogante, alcune violazioni nei confronti dei cittadini e dei loro diritti. In primis, le autorità, come in Sud Corea, possono ricostruire in ogni caso i percorsi del contagiato attraverso i dati incrociati di telecamere, sistemi di geolocalizzazione, transazioni con carta di credito. Una volta tracciati, i cittadini perdono inoltre il controllo delle informazioni che li riguardano: il Governo pubblica, anche se in forma anonima, i loro spostamenti, in modo tale da consentire a chiunque di sapere se ha avuto contatti con persone contagiate;

   questi dati possono essere aggregati anche da sviluppatori privati, che li rendono più precisi e ordinati e c'è la possibilità che le vite personali dei pazienti vengano rivelate;

   la situazione, ad avviso dell'interrogante, non è pericolosa soltanto per la privacy dei contagiati. Pone problemi anche per chi contagiato non è ancora e verrebbe a sua volta monitorato: per rendere il processo di tracciamento realmente efficace, i dati degli spostamenti dei contagiati non sarebbero soltanto pubblicati online in un sito apposito, ma anche inviati via sms ai cittadini che possono aver incrociato un infetto;

   oggi, in Italia, in nome della salute pubblica si è già ampiamente derogato alla libertà di circolazione, riunione, associazione;

   Antonello Soro ha dichiarato: «Non esistono preclusioni assolute nei confronti di determinate misure in quanto tali. Vanno studiate, però, molto attentamente le modalità più opportune e proporzionate alle esigenze di prevenzione, senza cedere alla tentazione della scorciatoia tecnologica solo perché apparentemente più comoda, ma valutando attentamente benefici e costi, anche in termini di sacrifici imposti alle nostre libertà»;

   il Governo ha previsto un sistema di intercettazione Trojan che costituisce un precedente invasivo, in quanto si uniformano in questo modo la sfera privata e la sfera dove potenzialmente i reati possono essere commessi, ma i dati delle conversazioni così ottenute possono essere utilizzati anche per provare reati che invece non consentirebbero intercettazioni di questo tipo;

   con un'ordinanza emanata dall'Enac, sono entrati in funzione i droni per il «monitoraggio degli spostamenti dei cittadini ». Nel documento è specificato che «le operazioni condotte con sistemi aeromobili a pilotaggio remoto con mezzi aerei di massa operativa al decollo inferiore a 25 kg, nella disponibilità dei Comandi di polizia locale, potranno essere condotte in deroga ai requisiti di registrazione e di identificazione» –:

   quali iniziative di competenza intendano adottare, in linea con i principi di efficacia, proporzionalità e ragionevolezza, a tutela della privacy e dei cittadini, assicurando che le misure di cui in premessa siano applicate in modo proporzionale alle reali necessità del contesto attuale;

   dove verranno eventualmente immagazzinati e analizzati i dati raccolti per garantire la dovuta sicurezza informatica e per quanto tempo.
(4-05079)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 maggio 2020
nell'allegato B della seduta n. 341
4-05079
presentata da
CUNIAL Sara

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo n. 4-05079, con il quale l'interrogante chiede di sapere quali iniziative di competenza si intendano adottare, in linea con i principi di efficacia, proporzionalità e ragionevolezza, a tutela della privacy e dei cittadini e dove verranno eventualmente immagazzinati e analizzati i dati raccolti da sistemi di tracciamento, onde garantire la dovuta sicurezza informatica e per quanto tempo.
  Al riguardo, rappresento quanto segue.
  Nell'ambito delle numerose iniziative, non solo normative, intraprese per far fronte all'emergenza sanitaria in corso, considerata la necessità di avviare quanto prima l'analisi e lo studio dei dati socio-economici e sanitari relativi all'impatto del fenomeno legato al rapido evolversi della situazione epidemiologica da COVID-19, ho ritenuto opportuna, in accordo con il Ministero della salute, la rapida istituzione di un «Gruppo di lavoro
data-driven per l'emergenza COVID- 19», a cui affidare compiti di studio e analisi dei dati sanitari e socio-economici, al fine di supportare, su basi tecnico-scientifiche, i processi decisionali della Presidenza del Consiglio dei ministri e la conseguente adozione di provvedimenti tesi a contenere e contrastare l'emergenza sanitaria in atto, anche mediante l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
  L'istituzione del gruppo di lavoro e la composizione del medesimo sono state condivise in accordo con il Ministero della salute e in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità (ISS) e l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
  Le peculiari ragioni di urgenza sollecitata dal carattere particolarmente diffusivo dell'emergenza epidemiologica causata da COVID-19 e dal considerevole incremento dei casi di infezione sul territorio nazionale, nonché dai correlati impatti sul piano economico e sociale, insieme alla specifica competenza degli autorevoli soggetti pubblici con i quali si è agito, hanno determinato la scelta di una rapida istituzione del gruppo di lavoro, con ogni garanzia di imparzialità, trasparenza e competenza dei profili coinvolti sia sul piano tecnico sia scientifico.
  Con specifico riferimento alle esigenze di tutela della
privacy rappresentate dall'interrogante, tengo a precisare che con il gruppo coopera un rappresentante direttamente designato dal Garante per la protezione dei dati personali, che, insieme ai rappresentanti delle altre Autorità indipendenti presenti, offre il proprio apporto all'attività, sebbene nel rispetto della propria autonomia e indipendenza, in particolare fornendo supporto di competenza con riguardo alle valutazioni compiute dal gruppo e dai suoi componenti.
  Ancora sul fronte della tutela della
privacy, preciso altresì che ogni iniziativa si informa ai principi di efficacia, proporzionalità e ragionevolezza. In particolare, l'applicazione di contact tracing si fonda anzitutto sulla volontarietà della partecipazione del cittadino e sulla collaborazione attiva del singolo, il quale va reso consapevole che l'uso dell'applicazione può costituire una misura efficace e utile a contenere il contagio (proprio e altrui), nonché sulla trasparenza, legittimità e correttezza delle caratteristiche del servizio, nonché sull'assenza del perseguimento di scopi ulteriori e incompatibili con la finalità di prevenzione sanitaria.
  La gestione dell'applicazione sarà esclusivamente pubblica dell'intero sistema integrato di
contact tracing in cui codice deve essere reso in modalità open source e i dati trattati siano «resi sufficientemente anonimi da impedire l'identificazione dell'interessato», in conformità a quanto prescritto dal regolamento generale sulla protezione dei dati, n. 2016/679, in sigla GPDR, segnatamente al Considerando 26.
  Preciso che non si darà luogo ad alcuna cessione dei dati, bensì alla loro cancellazione, ovunque e in qualunque forma conservati, con l'unica eccezione di dati aggregati e pienamente anonimi a soli fini di ricerca e statistici.

La Ministra per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione: Paola Pisano.