ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05072

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 322 del 01/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: MAGI RICCARDO
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA
Data firma: 01/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/04/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/04/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 02/04/2020
Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/10/2020
DEL RE EMANUELA CLAUDIA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05072
presentato da
MAGI Riccardo
testo di
Mercoledì 1 aprile 2020, seduta n. 322

   MAGI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il coronavirus dall'essere un'emergenza sanitaria è diventata un'emergenza sociale, economica e politica, non solo italiana;

   in un quadro europeo e internazionale già estremamente fragile, l'aiuto con modalità non chiare nell'affrontare l'emergenza sanitaria rischia di favorire l'ingerenza politica e militare di regimi autoritari;

   dopo gli aiuti della Cina – ma si tratta di forniture pagate e donate – la propaganda racconta la favola degli aiuti russi, sotto forma di aerei e personale militare arrivati a 24 ore da una telefonata tra Putin e Conte. Occorre dunque pretendere massima chiarezza, a partire da alcuni dati;

   il 23 marzo 2020 il deputato tedesco di estrema destra Ulrich Oehme comunica che «la leadership russa ha accolto la [sua] richiesta di aiuto per l'Italia settentrionale», dopo aver «reagito immediatamente a un messaggio WhatsApp» di un suo collega italiano della Lega Nord e aver scritto, il 20 marzo, «al membro della Duma della Federazione Russa e al membro del Consiglio d'Europa Leonid Slutsky»; lo stesso giorno il deputato italiano interessato sulla sua pagina Facebook conferma, o meglio rivendica, di aver chiesto l'intermediazione di Oehme;

   sabato 21 marzo avviene la telefonata tra Putin e Conte;

   domenica 22, a meno di 24 ore dalla telefonata, parte l'operazione «Dalla Russia con Amore» (questo il nome che campeggia sugli adesivi applicati ai velivoli militari) coordinata dal Ministero della difesa russo;

   l'arrivo dei primi 9 aerei all'aeroporto militare di Pratica di Mare è atteso dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, che ne fa una diretta Facebook;

   il video dell'arrivo di militari e mezzi militari è ripreso dall'Agenzia Vista che mostra l'assembramento di militari russi, peraltro senza mascherine, che stringono le mani e baciano diplomatici italiani senza mascherine o con le mascherine abbassate;

   il quotidiano La Stampa riporta fonti che riferiscono: «tra quelle forniture russe l'80 per cento è totalmente inutile», poiché si tratta essenzialmente di materiale per la sanificazione batteriologica di aree;

   nel medesimo articolo, firmato dal giornalista Jacopo Iacoboni, si apprendono i nomi di alcuni membri del convoglio: si tratta di militari di alto grado (generali, colonnelli, maggiori e altri) impegnati in passato in operazioni internazionali;

   in un altro articolo, sempre de La Stampa viene riportato un virgolettato del generale Marco Bertolini, ex comandante del Coi, Comando operativo di vertice interforze e della Brigata Folgore, che spiega «Gli aiuti non si rifiutano, è vero il detto che a caval donato non si guarda in bocca. Però bisogna stare molto attenti, il Mediterraneo, sia orientale che centrale, è un terreno di lotta per l'egemonia, dalla Siria alla Libia. Bisogna evitare che una crisi di carattere sanitario diventi una vicenda politico-militare. Va bene se c'è un'offerta di aiuti, ma bisogna anche mettere dei paletti»;

   è evidente il contrasto tra militari russi che possono girare liberamente sul territorio italiano ed il rigoroso regime di limitazione della libertà di circolazione a cui sono sottoposti 60 milioni di nostri concittadini, e, di fatto, in parte anche i membri del nostro Parlamento –:

   se esista un accordo alla base di questa operazione e cosa preveda o se sia il frutto di un semplice accordo verbale tra il Presidente russo e il Presidente del Consiglio dei ministri italiano, come riporta la stampa italiana;

   che tipo di attrezzature sia arrivato e in quale quantità;

   che qualifiche abbia il personale arrivato e quante unità di personale militare siano sbarcate, di chi si tratti, dove si trovino e quali siano i loro compiti.
(4-05072)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 12 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 406
4-05072
presentata da
MAGI Riccardo

  Risposta. — A seguito dell'aggravarsi della situazione di emergenza dovuta alla diffusione del Covid-19, in particolare nelle regioni del nord Italia, il Presidente del Consiglio, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro della difesa e altri membri di Governo hanno intrattenuto una serie, di contatti telefonici ed epistolari con le rispettive controparti di Paesi partner dell'Unione europea, Nato e altri, volti ad ottenere sostegno materiale per far fronte alle esigenze più pressanti.
  Nel caso della Federazione Russa, a seguito di colloqui tra il Presidente Conte e il Presidente Putin e tra il Ministro della difesa Guerini e l'omologo russo Shoygu, è stato convenuto l'invio in Italia di materiali e personale sanitario, sui quali è già stata fornita alla stampa una completa informativa. I colloqui sono stati preceduti da contatti, a livello diplomatico, attraverso la nostra Ambasciata a Mosca e l'Ambasciata russa a Roma. D'intesa con Palazzo Chigi, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, insieme a Difesa e Protezione civile, hanno avviato il coordinamento degli aiuti, la cui gestione è stata assicurata dalla Protezione civile.
  Il
team sanitario russo è rimasto in Italia dal 22 marzo al 7 maggio 2020 e ha lavorato in sinergia con il personale della Difesa italiana e quello del Ministero della salute. Il contingente russo era composto da 104 unità, nello specifico 32 operatori sanitari (tra medici e infermieri), 51 bonificatori e altro personale di assistenza e interpretariato a supporto. Sono state costituite squadre miste con personale militare italiano del 7° Reggimento di Difesa (NBC) «Cremona» di Civitavecchia ed è stata avviata l'attività di sanificazione in alcune strutture e aree di Bergamo definite dalla Protezione civile, in coordinamento con regione e ASL Lombardia. Le attività di disinfezione e bonifica sono state dirette principalmente in favore delle residenze sanitarie assistenziali. Inoltre, il personale sanitario ha svolto attività presso il campo dell'Associazione nazionale degli alpini situato in prossimità dell'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. Al personale russo impegnato nell'attività di supporto è stato fornito vitto e alloggio presso strutture alberghiere nel bergamasco, con oneri a carico della Protezione civile regionale. È stata riservata un'area presso il 3° Reggimento sostegno aviazione esercito «Aquila» (aeroporto Orio al Serio – Bergamo), dove è stato allestito un campo con materiali e tende forniti dalla Protezione Civile regionale.
  Per quanto riguarda le donazioni ricevute, la Protezione civile ha riferito di aver ottenuto e distribuito sul territorio nazionale: 521.800 mascherine, 30 ventilatori polmonari, 1.000 tute protettive, 2 macchine per analisi di tamponi, 10.000 tamponi veloci e 100.000 tamponi normali.
  Nel confermare la gratitudine del Governo italiano per gli aiuti russi, certamente utili e tempestivi, va precisato che il rientro in Russia dei componenti della delegazione è stato completato il 15 maggio e il flusso degli invii di aiuti è stato sospeso, di comune accordo con la controparte russa, in considerazione del progressivo miglioramento della situazione sanitaria nel nostro Paese e del contestuale peggioramento della situazione sanitaria in Russia.
  

La Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Emanuela Claudia Del Re.