ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05045

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 320 del 30/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 30/03/2020
Stato iter:
28/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/05/2020
SERENI MARINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/05/2020

CONCLUSO IL 28/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05045
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Lunedì 30 marzo 2020, seduta n. 320

   QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   l'epidemia di Covid-19, sviluppatasi nel tardo 2019 nella provincia cinese di Hubei e poi diffusasi in gran parte degli Stati, può causare, specie nella popolazione più anziana e/o con patologie pregresse, una grave polmonite virale primaria con conseguente necessità di ventilazione artificiale e cure intensive;

   la grande facilità di trasmissione dell'agente patogeno, oltre alla sua virulenza, può determinare una rapida crescita del numero degli infetti, con conseguente superamento della capacità di cura dei sistemi sanitari nazionali, specie ove questi non siano sufficientemente capillari o attrezzati; Lo sforzo dei sistemi sanitari e delle protezioni civili è dunque duplice: da un lato, la fornitura di dispositivi di protezione individuale per lo staff medico e per la popolazione, oltre alle necessarie attività di test sulla popolazione per identificare e isolare i casi positivi e, dall'altro lato, un forte impegno ospedaliero per il trattamento dei pazienti affetti da sintomatologie più gravi;

   stando ai conteggi ufficiali dei casi confermati al 23 marzo 2020, la Repubblica Islamica dell'Iran è il sesto Stato più colpito al mondo, con 21.638 casi confermati e 1685 decessi, sebbene anche il capo del consiglio medico dell'Iran, Mohammad Reza Zafarghandi, abbia dichiarato che i casi reali sono realisticamente superiori a quelli confermati;

  oltre alle difficoltà di contenimento del contagio, l'Iran soffre anche di una grave carenza di materiali sanitari, come testimoniato dalla lista di materiali sanitari urgentemente necessari pubblicata da Mohammad Javad Zarif, Ministro degli affari esteri dell'Iran il 12 marzo 2020; tale carenza è stata supplita parzialmente da alcuni trasferimenti aerei di materiali sanitari da parte di Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Qatar negli scorsi giorni;

   il Ministro Javad Zarif ha anche comunicato che la Banca centrale dell'Iran ha richiesto un finanziamento dal Fondo monetario internazionale tramite Rapid Financial Instrument, del valore stimato di 5 miliardi di dollari, al fine di combattere l'epidemia;

   il Presidente Hassan Rouhani ha inoltre lamentato che le difficoltà dell'Iran nel contenere il contagio sono in parte state causate dalle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti d'America sull'Iran, nonostante formalmente le forniture medico-sanitare non facciano parte dell'elenco dei beni sanzionati –:

   se il Ministro interrogato intenda attivarsi, in sede bilaterale e/o multilaterale, affinché all'Iran sia garantito pieno accesso alle risorse e ai materiali sanitari necessari a combattere l'epidemia da Covid-19.
(4-05045)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 maggio 2020
nell'allegato B della seduta n. 349
4-05045
presentata da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia

  Risposta. — Il Governo italiano segue con molta attenzione gli sviluppi della pandemia da COVID-19 a livello globale, anche nel quadro delle strategie di prevenzione di future insorgenze del virus.
  In tale contesto il caso iraniano è costantemente monitorato, anche per la particolare gravità della situazione. In base ai conteggi ufficiali confermati al 30 aprile 2020, il numero dei contagi è pari a 94.640 (su un totale di 463.295 test eseguiti), il totale dei deceduti è di 6.028.
  La situazione iraniana è peraltro apparsa sin dall'inizio assai preoccupante, soprattutto in considerazione di talune tipiche fragilità del Paese. Di fatto, l'Iran è ancora interessato da misure restrittive — si pensi alle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti d'America — che determinano gravi difficoltà di contenimento del contagio e anche una grave carenza di materiali sanitari, siano essi dispositivi medici e/o presidi sanitari.
  In questa congiuntura, il Governo italiano ha ritenuto necessario destinare specificatamente all'Iran parte dei fondi (200.000 euro su un milione) allocati all'Organizzazione mondiale della sanità e alla Federazione internazionale delle società di Croce-Rossa e Mezzaluna rossa. Infatti, il nostro Paese ha considerato che la via binaria multilaterale, percorsa dalla maggior parte dei donatori, fosse la più adeguata per assicurare una risposta coordinata, fondata su una valutazione realistica delle necessità della Repubblica iraniana, in accordo con le Autorità sanitarie del Paese.
  L'esigenza di assicurare a Teheran i necessari strumenti per combattere la pandemia è stata ripresa dal Governo anche nel contesto dell'Unione europea (Consiglio dei ministri degli affari esteri del 23 marzo 2020) e del G7 (riunione dei Ministri degli affari esteri del 25 marzo 2020), affinché fossero pianificate opportune attività di cooperazione e di assistenza. In entrambe le sedi, l'Italia ha chiesto che l'attuale quadro sanzionatorio non impedisca le forniture umanitarie e mediche di cui il Paese necessita.
  Tra gli strumenti UE di aiuto in tal senso, vi è Instex, il meccanismo di facilitazione delle transazioni commerciali con l'Iran, che proprio il 31 marzo 2020 ha visto perfezionata la prima operazione, relativa a materiale sanitario.
  Per quel che riguarda la richiesta iraniana di sostegno finanziario al Fondo monetario internazionale, riportata dall'interrogante, essa risulta attualmente in fase di valutazione da parte dei competenti organismi tecnici.
  Giova in questo quadro precisare che, a livello bilaterale, ampia solidarietà è stata testimoniata dal Ministro degli affari esteri, Luigi Di Maio, all'omologo iraniano, Mohammad Javad Zarif, nel corso di un colloquio telefonico del 22 marzo 2020.
  Il Governo italiano continuerà a seguire le evoluzioni della situazione in Iran e a valutare le iniziative multilaterali che saranno via via promosse a sostegno del contrasto a COVID-19 per assicurare la disponibilità di presidi sanitari e favorire un'adeguata risposta medica da parte dei competenti organi nazionali.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Marina Sereni.