ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05005

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 319 del 25/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: CILLIS LUCIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/03/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2020
SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2020
MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2020
TESTAMENTO ROSA ALBA MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2020
MAGLIONE PASQUALE MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/03/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/03/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 27/03/2020
Stato iter:
28/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/05/2020
PATUANELLI STEFANO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/05/2020

CONCLUSO IL 28/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05005
presentato da
CILLIS Luciano
testo di
Mercoledì 25 marzo 2020, seduta n. 319

   CILLIS, DEL SESTO, SUT, ALBERTO MANCA, TESTAMENTO e MAGLIONE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la regione Basilicata è interessata da anni dalle attività delle estrazioni petrolifere; sul suo territorio insistono due impianti di trattamento e pre-raffinazione del petrolio, il Cova di Viggiano e l'impianto Tempa Rossa di Corleto Perticara;

   nei giorni scorsi l'Eni, a causa dell'epidemia del Coronavirus, ha comunicato di avere ridotto del 30 per cento le attività dell'impianto di Viggiano e di aver attivato tutte le procedure per fare ricorso allo smart-working;

   la Total, invece, pare che ancora non abbia preso alcun provvedimento in merito e alla richiesta del sindaco di Corleto ha declinato ogni possibilità di aiuto concreto, adducendo come giustificazione la crisi in cui il settore è piombato a causa dell'epidemia;

   tuttora, a quanto consta agli interroganti, all'interno dei due centri di trattamento sono ancora al lavoro tecnici e operai e per il loro funzionamento vengono impiegati numerosi automezzi che entrano ed escono dall'area degli impianti utilizzando le strade comunali; in particolare, al Cova di Viggiano vengono utilizzate delle autocisterne per il trasporto dei reflui petroliferi che vengono trattati in altri siti;

   con il passare delle ore stanno montando sempre più i timori e la paura delle maestranze e dei lavoratori dell'Eni, della intera area industriale di Viggiano, e del centro Oli di Tempa Rossa a Corleto Perticara per la consapevolezza di poter diventare, loro malgrado, ignari vettori della pericolosa epidemia virale; per il tramite delle loro rappresentanze sindacali, i lavoratori stanno chiedendo la sospensione immediata delle attività lavorative;

   purtroppo, ci si trova nel pieno di una grave e complessa emergenza sanitaria che sta interessando e mettendo a dura prova tutto il territorio nazionale e tutti i settori economici e produttivi;

   il Governo con l'emanazione dei vari decreti e di ulteriori provvedimenti sta cercando, al fine di tutelare la salute pubblica, di contenere e mettere argine alla propagazione dell'epidemia con la limitazione e il blocco di quasi tutte le attività del Paese;

   negli ultimi giorni i territori dove insistono i due impianti sono stati interessati da diversi casi di persone risultate positive ai tamponi del coronavirus e, pertanto, si è dovuto ricorrere alla chiusura totale di alcuni comuni –:

   se il Governo, sulla base delle considerazioni espresse in premessa, non ritenga opportuno adottare ogni iniziativa di competenza utile e necessaria affinché venga presa in considerazione la sospensione delle attività dei due impianti petroliferi di Viggiano e Corleto Perticara.
(4-05005)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 maggio 2020
nell'allegato B della seduta n. 349
4-05005
presentata da
CILLIS Luciano

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  Gli interroganti fanno riferimento all'eventuale sospensione delle attività negli impianti di estrazione petrolifera di Viggiano e Corleto Perticara in Basilicata, a causa dell'attuale emergenza sanitaria causata dal diffondersi del COVID-19.
  In via preliminare, si evidenzia che con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020 il Governo, al fine di contenere l'emergenza sanitaria in corso, ha disposto la generale sospensione delle attività produttive industriali e commerciali, fatta eccezione per alcune particolari attività relative a servizi essenziali, tra le quali quelle estrattive di petrolio e di gas naturale nonché le relative attività di supporto, che possono quindi continuare ad operare, ferma restando l'adozione di tutte le necessarie misure di contrasto e contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro.
  Tale disposizione trova le proprie motivazioni anche sul fatto che un eventuale fermo totale degli impianti e delle infrastrutture avrebbe comportato attività di movimentazione per la messa in sicurezza e protezione passiva, per la chiusura dei pozzi, per la depressurizzazione degli impianti, per lo svuotamento delle condotte ed altre attività similari. Ciò sarebbe avvenuto, in particolare, con impiego di un elevato numero di personale e di ditte specializzate, anche provenienti da altre regioni e dall'estero, amplificando così il rischio dei contagi.
  Gli uffici competenti del Ministero dello sviluppo economico hanno, comunque, avviato le necessarie interlocuzioni con gli operatori, al fine di fornire ogni indicazione utile per gestire l'emergenza in corso e monitorare lo svolgimento in costante sicurezza delle attività ad oggi operative nel settore energetico.
  In particolare, per quanto riguarda le attività cui fanno riferimento gli interroganti, già dal mese di febbraio la sezione Unmig-Mise di Napoli, competente sul territorio della Basilicata, ha chiesto alle Società operatrici di attenersi e applicare le direttive impartite per l'emergenza COVID-19.
  A quanto risulta, sia l'ENI che la Total si sono prontamente attivate al fine di rispondere all'emergenza, in ottemperanza delle disposizioni varate dalle istituzioni, sia a livello nazionale che locale. Pertanto, entrambe le società hanno adottato varie misure per limitare gli spostamenti dei dipendenti e per regolamentare le modalità di accesso ai siti produttivi nonché i comportamenti del personale attivo
in loco, anche riducendo il numero dei presenti sul posto di lavoro e modificando il normale avvicendamento in turno degli addetti.
  Con specifico riferimento agli impianti di Viggiano e di Corleto Perticara, la società Total ha informato che dal 3 marzo 2020 è stata mobilitata una
Emergency Management Cell (EMC) per concordare le azioni da intraprendere e per fornire agli impianti e agli uffici in Italia indicazioni relative alla gestione e alla risposta all'emergenza.
  È stato, inoltre, approvato e diffuso un
Pandemie Plan e sono stati elaborati ed approvati vari documenti riportanti l'Escalation scenarios per i dipartimenti operativi sul sito in questione.
  Il 13 marzo 2020 la Total ha poi notificato agli enti competenti la sospensione di tutte le attività non direttamente legate al mantenimento della continuità produttiva del giacimento lucano. In particolare, sono stati sospesi:

   commissioning e start-up di nuove unità d'impianto;

   lavori civili e di adeguamento esterni ed interni al centro olio;

   workover del pozzo Gorgoglione 2.

  Attualmente, gli impianti sono in esercizio con una presenza minima di personale, per la gestione in sicurezza degli stessi.
  Per quanto attiene le interlocuzioni intercorse con le amministrazioni locali e, in particolare, con il comune di Corleto Perticara, la società ha riferito di essersi resa disponibile a fornire mascherine e gel alcolico, avendo previsto la riconversione, in tal senso, di un'unità industriale produttiva del nord Italia. Peraltro, si informa che un carico di n. 5.200 mascherine di tipo FFP2 sono state acquistate tramite la filiale cinese di Total TEP-CH e messe a disposizione anche del comune medesimo.
  La società ha, inoltre, manifestato all'amministrazione comunale l'intenzione di fornire il supporto finanziario necessario alla copertura dei costi di predisposizione (arredi e logistica) di un sito, già individuato dal comune stesso, destinato a ospitare, all'occorrenza, i cittadini positivi al COVID-19, nonché di fornire un'ambulanza per il trasporto dei cittadini positivi dei comuni più vicini.
  Analogamente la società ENI, in data 11 marzo 2020, ha comunicato l'avvio, per tutte le sedi della Val D'Agri, della modalità operativa di «
smart working» per il personale non ritenuto indispensabile per la gestione in sicurezza degli impianti; ed ha rinviato, al termine della fase emergenziale, tutte le attività connesse all'indotto, al fine di limitare la circolazione delle persone.
  Successivamente, in data 13 marzo 2020, la società ha sospeso tutte le attività di
work over nelle postazioni pozzi interessate, mantenendo attivi tutti i presidi e le squadre di emergenza, i sistemi di rilevazione ed allertamento e le misure di sicurezza presenti, atti a garantire l'esercizio dei pozzi.
  Il 18 marzo 2020 l'ENI ha, altresì, comunicato di aver ridotto le attività non critiche e non collegate alla sicurezza ed integrità degli impianti e ha altresì informato che avrebbe diminuito anche la produzione dei pozzi a olio con la maggior percentuale di acqua, al fine di eliminare le movimentazioni di mezzi per il trasporto e lo smaltimento dell'acqua di strato. Tale configurazione presuppone una riduzione della produzione, stimabile nel 30 per cento, e il mantenimento delle sole movimentazioni di autocisterne legate agli aggottamenti e alla messa in sicurezza di emergenza ambientale. Attualmente, gli impianti sono in esercizio con la presenza minima di personale, per la relativa gestione in sicurezza.
  Anche la società Eni sta interloquendo con la regione Basilicata e ha dato la propria disponibilità alla fornitura di materiale sanitario emergenziale, in particolare per 20 ventilatori polmonari (di cui 8 già consegnati) e 40 letti di terapia intensiva nonché di
kit di protezione individuale sanitaria, secondo il fabbisogno comunicato dalla stessa regione.
  Pertanto, con riferimento al quesito posto dagli interroganti, si evidenzia che un eventuale fermo della produzione, che in ogni caso non sarebbe giustificato dalla attuale situazione, implicherebbe l'adozione di misure necessarie per la messa in sicurezza e protezione passiva degli impianti, delle attrezzature, delle apparecchiature e delle
facilities di produzione delle aree pozzo nei siti in questione.
  Tali attività comporterebbero, per diversi giorni, l'impiego e la presenza sui siti produttivi di un numero di personale ben superiore alle attuali unità necessarie per la sola gestione in sicurezza, nonché la necessità di ricorrere a ditte specializzate, con personale proveniente anche da altri territori.
  È da considerare, inoltre, che al termine di dette attività di messa in sicurezza e protezione passiva, dovrebbero essere sicuramente garantite una serie di misure (presidio di personale per l'emergenza, squadre di emergenza, sistemi di rilevazione ed allertamento, misure di sicurezza) finalizzate a garantire la sicurezza degli impianti e dei pozzi, che richiedono comunque la presenza continuativa di personale nelle 24 ore.
  Infine, è opportuno segnalare che gli impianti lucani ENI e Total approvvigionano la raffineria di Taranto che, in caso di carenza di idrocarburi da trattare, si troverebbe ad affrontare le medesime problematiche per la messa in sicurezza e protezione passiva dei propri impianti.
  In conclusione, il Ministero dello sviluppo economico continuerà a monitorare le fasi attuative delle misure poste in essere negli impianti di Viggiano e Corleto Perticara per gestire l'emergenza in corso, al fine di garantire la messa in sicurezza delle attività tuttora operative e garantire, nell'ambito delle proprie competenze, la tutela della salute dei lavoratori coinvolti.

Il Ministro dello sviluppo economico: Stefano Patuanelli.