ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04993

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 319 del 25/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: GALANTINO DAVIDE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 24/03/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2020
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2020
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 24/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 24/03/2020
Stato iter:
27/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/12/2020
GUERINI LORENZO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/12/2020

CONCLUSO IL 27/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04993
presentato da
GALANTINO Davide
testo di
Mercoledì 25 marzo 2020, seduta n. 319

   GALANTINO, FERRO, ROTELLI e PRISCO. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   come è noto, la diffusione del Covid-19 ha assunto dimensioni preoccupanti in Italia e nel mondo tanto da essere stata qualificata come «pandemia»;

   al fine di far fronte alla gravissima situazione, il Governo ha emanato una serie di decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, finalizzati al contenimento della diffusione del virus;

   sta di fatto che tali provvedimenti nulla prevedono a tutela dei militari impegnati nell'operazione «Strade Sicure», militari che non si sentono tutelati nemmeno dai loro comandanti;

   gli interroganti hanno appreso da diverse fonti che, a Napoli, i militari:

    sono sprovvisti di mascherine;

    dormono nelle stanze in compagnia di 10/12 persone con uno spazio limitato che non rispetta la così detta «distanza di sicurezza minima»;

    vengono mandati a casa quando si ammalano con febbre e difficoltà respiratorie per timore di contagi e al fine di evitare le quarantene e non avverrebbero, a quanto consta agli interroganti, approfondimenti dei casi;

    viaggiano sui mezzi per recarsi sul posto di lavoro in otto/nove persone. Un giorno, venivano fermati dai carabinieri che giustamente li ammonivano al fine di fare adottare le norme di sicurezza: tuttavia, tali ammonimenti rimanevano privi di riscontro, dato che i comandanti non avrebbero preso nessun provvedimento;

    nei «day off», sono bloccati nelle loro stanze privi della possibilità di recarsi a casa dalle loro famiglie, e addirittura sarebbero minacciati dal comandante del grave reato di diserzione;

   tali condizioni, pertanto, li espongono fortemente al rischio di contagio e a ulteriori rischi di diffusione del coronavirus, oltre a condizioni di stress psico-emotivo che in queste settimane sono già precarie –:

   se i fatti sopra riportati che riguardano Napoli si replichino nelle altre città italiane e quali urgenti iniziative intendano adottare a tutela dei militari impiegati nell'operazione «Strade sicure».
(4-04993)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Domenica 27 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 446
4-04993
presentata da
GALANTINO Davide

  Risposta. — Per la tutela della salute del personale militare impegnato nell'operazione «Strade Sicure» sono in atto specifiche misure di prevenzione e protezione che riflettono le prescrizioni e i protocolli elaborati dalle competenti autorità sanitarie e condivisi con i comandi dipendenti.
  In particolare, si è provveduto a distribuire al personale i dispositivi di protezione individuale (Dpi), il cui approvvigionamento viene richiesto agli organi competenti ogni qualvolta necessario; inoltre, sono state diramate appropriate linee guida in merito alla limitazione della circolazione delle persone – al fine di non incrementare la diffusione dell'epidemia – così come disposizioni ad hoc per il diradamento del personale nelle infrastrutture militari.
  Al fine di integrare le preesistenti misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica, sono stati altresì resi disponibili, a favore sia di infrastrutture militari, sia di strutture civili, 71 nuclei dotati di apparati di bonifica grande capacità.
  Per quanto attiene specificamente all'area di Napoli, gli approfondimenti esperiti attestano che i militari disimpegnano il servizio dotati di mascherina e di guanti monouso – al seguito, se operanti ai limiti delle aree focolaio, ovvero indossati, qualora all'interno delle stesse – e che sono tuttora in corso acquisizioni di ulteriori Dpi.
  L'impiego della mascherina, peraltro, è sancito anche durante i trasporti per raggiungere i siti oggetto dello svolgimento del servizio, quale misura di mitigazione dei rischi aggiuntiva al diradamento già in atto a bordo dei mezzi.
  A tal riguardo rappresento, infatti, che l'aumento dell'efficienza del parco veicoli ha consentito di diradare ulteriormente il personale, distribuendolo su un numero più consistente di automezzi.
  Aggiungo, su questo specifico tema, che, anche a seguito degli approfondimenti effettuati, non si hanno evidenze di interventi effettuati da parte di pattuglie dei carabinieri nei confronti di personale impiegato nell'operazione.
  Quanto all'aspetto infrastrutturale, va innanzitutto sottolineato come i locali – che sono oggetto di regolari attività di pulizia e di sanificazione – abbiano una capienza già adeguata agli standard di prevenzione della diffusione dell'epidemia; inoltre, quale ulteriore cautela, le turnazioni del personale nei servizi sono pianificate in modo da limitare al massimo grado il congestionamento.
  Al fine di ridurre ulteriormente la densità abitativa, è stato altresì elaborato ed implementato un piano di «diradamento» presso la caserma Calò e presso l'aeroporto di Capodichino, infrastrutture nelle quali gravita una parte consistente del personale impiegato nell'area di Napoli.
  Sul tema, va inoltre evidenziato che in Campania sono programmati specifici interventi di natura manutentiva per 382.000 euro sulle installazioni che ospitano il personale di «Strade Sicure», in maniera da poter ulteriormente incrementare il livello di benessere assicurando, al contempo, adeguate condizioni igieniche.
  Per quanto attiene al personale a riposo giornaliero, le disposizioni diramate, in linea con quelle governative, sono mirate a limitarne i movimenti, in un'ottica di tutela sia dei singoli, sia delle relative famiglie, sia dei restanti militari impiegati ad assicurare la continuità del servizio.
  Sotto l'aspetto medico, va evidenziato che i dirigenti del servizio sanitario (Dss), come prescritto dalle direttive interne, effettuano un costante monitoraggio sui militari impiegati in operazione attraverso l'effettuazione di visite mediche sia preventive all'impiego, sia su base periodica.
  In particolare, il personale affetto da sintomi parainfluenzali – nello specifico, sono stati registrati casi isolati, di febbre e di dissenteria, mai coesistenti con difficoltà respiratorie – è sempre stato visitato dai Dss dei reparti ospitanti, che hanno posto in essere le procedure previste dalle direttive emanate dal Ministero della salute e dagli organi logistici di Forza armata, sottoponendo il personale ad isolamento cautelativo ovvero, qualora ritenuto necessario, all'invio presso il proprio domicilio.
  

Il Ministro della difesa: Lorenzo Guerini.