ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04991

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 319 del 25/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 24/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/03/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/03/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 26/03/2020
Stato iter:
15/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/05/2020
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/05/2020

CONCLUSO IL 15/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04991
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 25 marzo 2020, seduta n. 319

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   a causa dell'emergenza Coronavirus diversi italiani sono bloccati in diverse aree del mondo senza poter fare rientro in Italia;

   l'interrogante è stato già promotore di una risoluzione in Commissione esteri per utilizzare Alitalia con voli charter per recuperare gli italiani nel mondo, scomputando da tali servizi di Alitalia le somme erogare a titolo di «prestito ponte»;

   in ogni caso è necessario affrontare l'emergenza immediatamente e per singoli casi, ove possibile;

   in Irlanda diversi studenti italiani attualmente vorrebbero fare rientro in Italia, ma non riescono a trovare voli;

   il Coronavirus si sta sviluppando similmente in Irlanda, così come è già avvenuto negli altri Paesi europei;

   per quanto gli studenti italiani stiano, con intraprendenza, tentando di acquistare voli diversi, anche con più scali, al fine di fare rientro, i voli vengono continuamente cancellati;

   l'ambasciata italiana a Dublino, contattata appositamente dagli studenti, ha solo saputo precisare che non ci sono voli programmati dalla Farnesina;

   gli studenti italiani, a quanto consta all'interrogante, hanno anche inviato una mail a eurodeputati italiani e alle autorità italiane in cui, oltre a chiedere la risoluzione del problema, precisano di non poter usufruire di personale medico e che quello universitario è inaccessibile, in quanto le università sono state chiuse per affrontare l'emergenza coronavirus –:

   se il Governo sia a conoscenza della situazione denunciata e quali siano gli intendimenti al riguardo;

   se, in ogni caso, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale intenda contattare l'ambasciata di Dublino, affinché presti soccorso agli studenti italiani, anche per quanto riguarda l'acquisto dei biglietti aerei per fare rientro in Patria, e, in subordine, qualora neanche con l'ausilio della ambasciata fosse possibile far rientrare gli studenti, se si intenda predisporre un volo per recuperare gli studenti italiani in Irlanda e Irlanda del Nord.
(4-04991)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 maggio 2020
nell'allegato B della seduta n. 341
4-04991
presentata da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea

  Risposta. — Dal 10 marzo una drastica, in alcuni casi progressiva, chiusura del traffico aereo, marittimo e terrestre ha reso molto difficile, talvolta impossibile, il rientro in Italia con normali mezzi commerciali da parte dei cittadini italiani in quel momento all'estero.
  Da quella data la Farnesina, tramite l'unità di crisi e la rete diplomatico-consolare, ha assistito oltre 60.000 italiani, i quali sono riusciti a rientrare in Italia principalmente grazie a voli commerciali «speciali», vale a dire con spese a carico dei singoli passeggeri ma organizzati in deroga alla sospensione del traffico aereo. Vi sono stati anche trasferimenti con traghetti o pullman realizzati, sempre a pagamento e in deroga alla chiusura dei confini, con la collaborazione delle autorità dei Paesi nei quali i nostri connazionali si trovavano. Al 16 aprile, sono oltre 420, tra voli, trasferimenti con traghetti e pullman, le operazioni che hanno consentito il rientro degli italiani temporaneamente all'estero. Tali operazioni hanno coinvolto oltre 90 Paesi, il cui elenco completo è allegato a questa risposta (disponibile presso il Servizio Assemblea).
  Per quanto riguarda la Spagna, e in particolare le Canarie, oggetto di particolare attenzione, sono stati realizzati 16 voli commerciali operati dalla compagnia NEOS, che hanno consentito il rientro di oltre 2.000 connazionali. È stato possibile inoltre mantenere voli Alitalia pressoché quotidiani da Madrid e da Malaga, rispettivamente fino al 29 e al 26 marzo, nonostante la sospensione del traffico aereo in arrivo dall'Italia, disposto dalle autorità spagnole. Ulteriori voli speciali sono stati realizzati il 6 e 17 aprile, da Madrid su Roma, e l'8, il 12 e il 17 aprile da Valencia. Sono stati inoltre mantenuti dall'11 al 26 marzo collegamenti con i traghetti Grimaldi Lines da Barcellona a Civitavecchia e Porto Torres. Il 27, 31 marzo e 3 aprile hanno operato gli stessi traghetti tra Barcellona e Porto Torres, mentre il 18 e 26 marzo e il 2 aprile i traghetti Grandi Navi Veloci da Barcellona a Genova. La compagnia GNV ha effettuato due ulteriori servizi il 9 e il 16 aprile, sempre sulla linea Barcellona-Genova. Complessivamente, solo dalla Spagna sono rientrate circa 11.000 persone.
  Per quanto riguarda l'Irlanda, espressamente menzionata nell'interrogazione n. 4-0991, a seguito dell'intervento della Farnesina, Alitalia ha ripristinato alcuni collegamenti straordinari diretti da Dublino, consentendo così il rientro di circa 400 italiani. Nella stessa area geografica, grazie alla medesima collaborazione tra la Farnesina e Alitalia e nonostante la sospensione di ogni altro collegamento diretto tra Regno Unito e Italia, i voli da Londra a Roma sono passati da 4 a 6 al giorno fino al 5 aprile, per poi avere comunque 4 voli quotidiani dal 6 al 30 aprile. Stimiamo che tali voli abbiano consentito, ad oggi, il rientro di oltre 31.000 connazionali.
  Prendendo in considerazione altri Paesi, non solamente quelli richiamati nelle interrogazioni, sono centinaia i connazionali rientrati, alle stesse condizioni, dal Marocco (circa 1.000), dall'Argentina (oltre 400), dal Cile e dal Perù (oltre 500), dalla Repubblica Dominicana (oltre 500), da Cuba (circa 500), dalla Romania (circa 500), dal Portogallo e dalla Tunisia (poco più di 400 da ciascuno dei due Paesi), dall'Algeria (poco meno di 300), dall'India (circa 400) e dal Messico (circa 180 persone). Si tratta di un elenco non esaustivo che cita solo le operazioni numericamente più significative. Per quanto riguarda il Messico, oggetto di specifica attenzione dell'interrogante, continuano i collegamenti di linea con New York, dove resta operativo un volo Alitalia per Roma, Madrid e Amsterdam (due aeroporti dai quali, con ulteriori scali, è possibile raggiungere Roma). Quanto all'Argentina, altro Paese richiamato dall'interrogante, sono stati organizzati due voli commerciali e ulteriori voli commerciali sono in fase di realizzazione.
  Ai mezzi approntati grazie all'intervento della Farnesina nei confronti delle autorità dei diversi Paesi per ottenere autorizzazioni in deroga alla chiusura dei confini, così come nei confronti delle compagnie aeree per mantenere rotte non più commercialmente convenienti, si aggiungono i voli dei quali i connazionali hanno potuto usufruire grazie alla costante opera di raccordo e cooperazione tra la rete diplomatico-consolare italiana all'estera e i Paesi UE (anche i
partner UE hanno richiesto che le spese fossero a carico del viaggiatore). In questo ambito fornisco riscontrò alla interrogazione n. 4-05006 relativamente all'Ecuador. Molti connazionali hanno infatti potuto avvalersi di voli di altri Paesi (in particolare tedeschi, svizzeri, francesi e austriaci) per il rientro in Europa e, da lì, in Italia. Questi voli sono stati determinanti per il rientro dall'Ecuador e da Colombia, Bolivia, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Haiti, El Salvador, Laos, Cambogia, Myanmar, Camerun, Niger, Gabon, per un totale di circa 300 connazionali.
  Per i Paesi dai quali è ancora possibile rientrare in Italia con voli commerciali regolarmente programmati, con uno o più scali, la rete diplomatico-consolare e l'unità di crisi sono impegnate in prima linea nel fornire la massima assistenza ai connazionali, indirizzandoli verso le compagnie aeree tuttora operative, al fine di individuare la miglior soluzione di viaggio. È questo il caso dell'Australia, altro Paese citato, dove grazie ad un intervento combinato dell'ambasciata d'Italia a Canberra e dell'ambasciata d'Italia a Doha, la Qatar Airways ha deciso di mantenere aperte le rotte che consentono il collegamento verso Roma, con scalo nella capitale qatarina. La compagnia sta inoltre applicando uno sconto speciale per chi rientra nel proprio Paese.
  Con specifico riferimento ad un altro Paese espressamente menzionato, il Brasile, Alitalia ha sospeso il volo Rio de Janeiro-Roma dopo il 23 marzo e fino al 30 aprile. Il volo San Paolo-Roma è stato tuttavia garantito fino al 2 aprile ed è in fase di valutazione la fattibilità di un ulteriore volo commerciale. La rete diplomatico-consolare italiana in Brasile, grazie anche alla tempestiva ritrasmissione di tutte le informative via SMS e App dell'unità di crisi in favore degli italiani registrati sul sito
DoveSiamoNelMondo, ha fornito e fornisce informazioni puntuali sullo stato dei voli disponibili per il rientro in Italia attraverso i propri canali su internet tradizionale e reti sociali.
  Tutte le iniziative elencate e quelle in corso di valutazione avvengono nel pieno rispetto della normativa vigente sul territorio italiano, con massima attenzione ad assicurare quindi il rientro nel Paese di chi si trovi all'estero in un effettivo stato di necessità e la salvaguardia della salute pubblica.
  

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ricardo Antonio Merlo.