ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04982

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 319 del 25/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: DI SARNO GIANFRANCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/03/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/03/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/03/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04982
presentato da
DI SARNO Gianfranco
testo di
Mercoledì 25 marzo 2020, seduta n. 319

   DI SARNO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   con il decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020 (cosiddetto decreto Cura Italia) il Governo ha adottato una serie di misure di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19;

   per i liberi professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, la cui attività sia cessata, ridotta o sospesa è stato istituto un «Fondo per il reddito di ultima istanza» con una dotazione pari a 300 milioni di euro per l'anno 2020, i cui parametri di attribuzione risultano ancora incerti;

   è stata altresì disposta la sospensione dei termini degli adempimenti tributari e dei versamenti fiscali e contributivi, che dovranno essere effettuati in unica soluzione entro la fine di maggio 2020, semplicemente posticipando i pagamenti a carico dei liberi professionisti;

   rispetto alle altre categorie di lavoratori autonomi, i titolari di partita iva iscritti alle casse di previdenza private sono esclusi dalla platea di beneficiari dell'indennizzo mensile di euro 600, erogato per far fronte alle difficoltà connesse alla diffusione del cosiddetto Coronavirus;

   gli studi professionali stanno attraversando un momento davvero critico, poiché, in ossequio alle disposizioni di legge, molti sono chiusi e hanno interrotti i rapporti con i clienti e il prospettarsi di una crisi finanziaria renderà ancora più difficile riscuotere i crediti professionali;

   nella predisposizione dei mezzi di sostegno a tale classe di lavoratori è necessario che anche le casse previdenziali private diano il loro contributo, essendo inammissibile che in un momento emergenziale come quello attuale, alcuna misura aggiuntiva venga da esse adottata a beneficio degli iscritti;

   la solidità finanziaria di tali fondi è testimoniata, oltre che dall'elevato numero di iscritti (circa 566.000) che annualmente erogano contributi, anche dai bilanci pubblicati sui portali istituzionali, tant'è che se si considera, ad esempio, la cassa forense si registra per il 2018 un patrimonio netto di quasi 12 miliardi di euro;

   occorrono, dunque, nuove e più efficaci misure di sostegno al reddito anche per i liberi professionisti, tra cui la riduzione delle imposte dovute, l'erogazione effettiva di una somma a titolo di indennizzo, e non la semplice compensazione, o ancora lo sblocco dei crediti vantati verso lo Stato –:

   alla luce di quanto illustrato in premessa, quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare per il sostegno reddituale dei liberi professionisti;

   quali iniziative intendano adottare al fine di coinvolgere le casse previdenziali private nella gestione della crisi economico-finanziaria determinata dalla pandemia da Covid-19.
(4-04982)