ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04962

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 318 del 18/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: MUGNAI STEFANO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 18/03/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ETTORE FELICE MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 18/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 18/03/2020
Stato iter:
02/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/10/2020
AZZOLINA LUCIA MINISTRO - (ISTRUZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/10/2020

CONCLUSO IL 02/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04962
presentato da
MUGNAI Stefano
testo di
Mercoledì 18 marzo 2020, seduta n. 318

   MUGNAI e D'ETTORE. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   la sospensione dell'attività didattica nelle scuole e le restrizioni imposte a causa del diffondersi dell'epidemia di Covid-19 hanno reso necessaria l'adozione di urgenti misure volte ad attivare sistemi di didattica a distanza;

   il Ministro interrogato, a tal fine, ha dovuto prevedere strumenti, quali piattaforme per l'insegnamento a distanza, webinar di formazione e contenuti digitali, al fine di garantire la continuità dell'attività didattica;

   le istituzioni scolastiche hanno cercato di rispondere alle nuove esigenze con le risorse disponibili ma la situazione si mostra tale per cui la tecnologia messa a disposizione non sembra all'altezza di sostenere questa speciale contingenza;

   gli strumenti informatici delle scuole appaiono infatti fatiscenti su quasi tutto il territorio nazionale: in particolare, non ci sono linee dedicate da utilizzare in situazioni di emergenza per lo svolgimento di attività didattiche a distanza tali da assicurare la massima riservatezza dei dati e delle immagini;

   la situazione emergenziale, la mancata formazione della maggior parte dei docenti alla didattica digitale e la necessità di pervenire a soluzioni in tempi ristretti rischiano di determinare errori di rilevante importanza: si pensi agli strumenti di profilazione e alla valutazione dei rischi in termini di privacy e protezione dati;

   in un contesto in cui, dal punto di vista generale, si cerca di valutare tutti gli aspetti di tutela e di violazione della privacy e si parla di educazione per i ragazzi alla cittadinanza digitale, sopratutto in merito a questo aspetto, si sta di fatto lasciando le scuole, anzi i singoli docenti, a fronteggiare nodi e difficoltà soltanto affidandosi a sé stessi;

   alcuni insegnanti hanno potuto lavorare su registri elettronici che prevedevano la modalità di svolgimento di lezioni in classi virtuali ma altri sono stati reindirizzati dagli stessi registri su piattaforme esterne, mentre altri si sono arrangiati utilizzando piattaforme o canali più noti ma privati;

   alcune piattaforme messe a disposizione delle grandi aziende della Big Tech o canali di maggiore diffusione – ma privati – sono notoriamente considerati poco discreti, così che una ingente massa di informazioni, immagini, voci e dati di varia natura sono stati riversati su canali poco sicuri cui una persona con competenze informatiche appena al di sopra della media può tranquillamente accedere e da cui può attingere –:

   se non ritenga di dover adottare misure urgenti affinché sia garantita a tutte le scuole la possibilità di svolgere il proprio lavoro, di non interrompere l'erogazione di un servizio fondamentale quale quello scolastico, in condizioni di permanente e massima sicurezza.
(4-04962)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 2 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 402
4-04962
presentata da
MUGNAI Stefano

  Risposta. — Durante il periodo di emergenza in cui si è assistito alla chiusura delle istituzioni scolastiche e alla conseguente sospensione delle attività didattiche in presenza, il Ministero dell'istruzione ha integrato e arricchito l'offerta di strumenti, community e classi virtuali con una pagina online interamente dedicata alla didattica a distanza, fornendo a tutte le scuole la possibilità di avere gratuitamente strumenti, e mezzi per assicurare a tutti il diritto all'istruzione costituzionalmente garantito.
  Inoltre, al fine di supportare le istituzioni scolastiche coinvolte nel ricorso a metodologie didattiche a distanza, il Ministero dell'istruzione, con nota del 28 febbraio 2020, ha invitato tutti gli operatori di mercato, produttori di servizi o strumenti funzionali a tali finalità, a manifestare la propria adesione all'iniziativa sopra descritta, attraverso la piattaforma protocolli in rete.
  Al momento dell'adesione, attraverso la piattaforma protocolli in rete, gli operatori hanno garantito il possesso dei requisiti che di seguito Le illustro:

   tutte le piattaforme devono essere rese disponibili gratuitamente nell'uso e nel tutorial; la gratuità va intesa sia nella fase di adesione ed utilizzo dello strumento sia al termine di tale fase. Nessun onere, pertanto, potrà gravare sulle istituzioni scolastiche e sull'amministrazione;

   per le piattaforme di fruizione di contenuti didattici e assistenza alla community scolastica: sicurezza, affidabilità, scalabilità e conformità alle norme sulla protezione dei dati personali, nonché divieto di utilizzo a fini commerciali e/o promozionali di dati, documenti e materiali di cui gli operatori di mercato entrano in possesso per l'espletamento del servizio;

   per le piattaforme di collaborazione on line: qualifica di «cloud service provider della PA» inerente alla piattaforma offerta, ai sensi delle circolari Agid n. 2 e 3 del 9 aprile 2018.

  Con riferimento alle attività di protezione dei dati personali dei minori, la Sua interrogazione mi offre l'occasione di ricordare che la suddetta attività è stata affidata alle stesse istituzioni scolastiche che dispongono, nella propria organizzazione, di un responsabile per la protezione dei dati.
  Anche il Garante della
privacy si è espresso, sulla questione, ribadendo che «spetta in primo, luogo alle scuole e alle università la scelta e la regolamentazione, degli strumenti più utili per la realizzazione della didattica, che devono offrire la garanzia della protezione dei dati personali».
  Lo stesso Garante ha, inoltre, affermato che il trattamento dei dati personali, in questi casi, è necessario in quanto collegato all'esecuzione di un compito di interesse pubblico di cui è investita la scuola attraverso una modalità operativa, prevista dalla normativa, con particolare riguardo anche alla gestione della fase, di emergenza epidemiologica da COVID-19.
  Pertanto, in questo ambito, le istituzioni scolastiche sono tenute a informare gli interessati del trattamento secondo quanto previsto dagli articoli 13 e 14 del Regolamento UE 2016/679, nel caso in cui si stiano avvalendo di piattaforme di operatori per l'erogazione della didattica con modalità a distanza che non erano già in uso presso la scuola. L'istituzione scolastica dovrà, pertanto, provvedere ad aggiornare l'informativa rilasciata agli interessati al momento dell'iscrizione, includendo tra i destinatari dei dati personali – che vanno specificamente individuati – i nuovi operatori che, in qualità di responsabili del trattamento, trattano i dati per conto dell'istituzione stessa.
  Aggiungo che l'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, ha approvato il provvedimento n. 64 del 26 marzo 2020, recante «Didattica a distanza: prime indicazioni» e il Ministero dell'istruzione con nota prot. 531 del 18 maggio 2020, si è reso disponibile ad attuare le raccomandazioni del Garante sul registro elettronico.
  In ultimo, ricordo che a giugno 2020 è stato istituito un gruppo di lavoro che collabora con il Garante per la definizione dei profili di sicurezza e protezione dei dati personali in linea con quanto previsto dal richiamato Regolamento. Tale gruppo di lavoro ha il compito di:

   analizzare le criticità e le problematiche generali riscontrate dalle istituzioni scolastiche nel corso della fase dell'emergenza nell'adozione delle soluzioni tecnologiche per l'erogazione delle attività didattiche a distanza;

   definire principi generali per l'implementazione della didattica a distanza con particolare riguardo agli aspetti inerenti la sicurezza in rete e la tutela dei dati personali;

   predisporre linee guida per le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado inerenti le caratteristiche e l'utilizzo del registro elettronico, nonché di altri applicativi di gestione delle istituzioni scolastiche, tenendo conto dei profili di sicurezza e di protezione dei dati e dell'impiego di tali strumenti anche per l'erogazione delle attività didattiche a distanza.
La Ministra dell'istruzione: Lucia Azzolina.