ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04958

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 318 del 18/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: DI SARNO GIANFRANCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/03/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/03/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 20/03/2020
Stato iter:
16/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/10/2020
AZZOLINA LUCIA MINISTRO - (ISTRUZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/10/2020

CONCLUSO IL 16/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04958
presentato da
DI SARNO Gianfranco
testo di
Mercoledì 18 marzo 2020, seduta n. 318

   DI SARNO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, sono state previste ulteriori disposizioni, recanti misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, applicabili sull'intero territorio nazionale;

   sin dall'inizio dell'epidemia è stata disposta la sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche, onde evitare il propagarsi del contagio da coronavirus;

   di tali provvedimenti hanno beneficiato in primis studenti e docenti che, per fronteggiare le esigenze di continuità dell'insegnamento, stanno sperimentando modelli didattici da remoto, mediante l'utilizzo di piattaforme digitali;

   ciononostante gli istituti scolastici sono ancora aperti ed il personale amministrativo, tecnico e ausiliario è tutt'oggi in servizio, mandando avanti gli uffici attraverso l'adozione di modelli organizzativi spesso inefficaci, come la turnazione, il congedo o il godimento di ferie residue, costituenti solo un effimero rimedio contro il rischio di contagio da coronavirus;

   la situazione è ulteriormente aggravata dalle precarie condizioni igieniche in cui versano molte scuole, che non hanno ancora provveduto ad effettuate la sanificazione prescritta dalle direttive governative e dalla Protezione civile, esponendo la salute degli operatori a serio pericolo;

   alla luce della proroga relativa all'interruzione delle lezioni, non si comprende la necessità di lasciare in servizio dirigenti, personale amministrativo e ausiliario, esposto continuamente al rischio di contagio in virtù degli spostamenti per recarsi sul luogo di lavoro, dove non sempre è garantita la distanza minima di sicurezza tra il personale;

   è evidente la disparità di trattamento tra insegnanti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario, dipendenti del medesimo comparto ministeriale, a giudizio dell'interrogante con palese violazione del principio di imparzialità che permea di sé l'azione amministrativa, in virtù dell'articolo 97 della Costituzione;

   anche per tale personale devono essere favorite modalità di lavoro agile, potenziando lo smart working e tutte quelle forme di impiego compatibili con il momento critico che il Paese attualmente sta affrontando –:

   se, alla luce di quanto illustrato in premessa, il Governo non ritenga opportuno adottare iniziative per disporre la chiusura definitiva dei plessi scolastici;

   quali iniziative il Governo intenda adottare al fine prevenire l'ulteriore diffusione della pandemia da Covid-19 tra il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata).
(4-04958)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 16 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 410
4-04958
presentata da
DI SARNO Gianfranco

  Risposta. — Questo Governo ha adottato specifiche e proporzionate misure di precauzione atte a limitare la diffusione della pandemia da Covid-19 che hanno coinvolto anche la pubblica amministrazione, ivi incluso il personale scolastico. Il Ministero dell'istruzione, con la collaborazione della Ministra per la pubblica amministrazione, ha costantemente lavorato per garantire, da un lato, la massima sicurezza dei dipendenti delle istituzioni scolastiche, e dall'altro, per preservare il buon andamento dell'amministrazione, come richiede la nostra Costituzione.
  Tuttavia, occorre evidenziare che l'adozione di dette misure ha richiesto la risoluzione di questioni giuridiche non sempre agevoli. Infatti, per poter intervenire ulteriormente sul fronte del lavoro agile e per limitare alle attività indifferibili le aperture degli uffici pubblici e delle scuole, era necessaria, ad esempio, l'adozione di una norma primaria.
  Tale norma primaria è stata quindi inserita nel nostro ordinamento giuridico con l'articolo 87 del decreto-legge n. 18 del 2020, il quale ha stabilito che, fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, il lavoro agile costituisce la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni e che, conseguentemente, è necessario limitare la presenza del personale negli uffici per assicurare esclusivamente le attività indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro, anche in ragione della gestione dell'emergenza.
  Non solo, ma proprio per agevolare l'utilizzo di tale misura, la norma ha previsto che la prestazione lavorativa in lavoro agile possa essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente.
  Oltre a ciò, la citata norma ha stabilito che qualora non sia possibile ricorrere al lavoro agile, le amministrazioni possano utilizzare gli strumenti delle ferie pregresse, del congedo, della banca ore, della rotazione e di altri analoghi istituti, nel rispetto della contrattazione collettiva. Infine, esperite tali possibilità le amministrazioni potranno motivatamente esentare il personale dipendente dal servizio.
  Su questa tematica il Ministero dell'istruzione è intervenuto con diverse circolari esplicative, tra cui la nota n. 323 del 10 marzo 2020 che ha fornito specifiche indicazioni operative proprio rispetto al personale Ata. Infatti, con essa è stato chiarito che, ferma restando la necessità di assicurare il regolare funzionamento dell'istituzione scolastica, nella condizione di sospensione delle attività didattiche in presenza, ciascun dirigente scolastico ha la possibilità di concedere il lavoro agile al personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ove possibile rispetto alle mansioni) delle istituzioni scolastiche.
  Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020, all'articolo 2, comma 1, ha richiamato espressamente la disposizione del citato articolo 87 e ha confermato l'adozione del lavoro agile quale modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni, ivi comprese le istituzioni scolastiche.
  Tali misure, dunque, hanno consentito ai dirigenti scolastici di poter organizzare le attività da remoto, anche con riferimento a quelle del personale Ata e di lasciare le scuole aperte solo per le attività «indifferibili».
  A maggio scorso, il Ministero dell'istruzione, con la nota n. 622 del 1° maggio 2020, confermata con la successiva nota n. 682 del 1.5 maggio 2020, ha ribadito la prosecuzione del lavoro agile presso le predette istituzioni, sempre che non siano adottate nuove e differenti disposizioni normative.
  Pertanto, la presenza a scuola del personale Ata (ausiliario, tecnico ed amministrativo) è stata garantita, in conformità alla normativa primaria, soltanto nei casi indifferibili e di stretta necessità che sono stati specificamente individuati dai dirigenti scolastici stessi, ai quali il nostro ordinamento garantisce ampia autonomia organizzativa e amministrativo gestionale.
  Come Ministero continueremo ad essere al fianco del personale della scuola e di tutta la comunità scolastica che ha dimostrato e continuerà a dimostrare grande senso di responsabilità.
  La scuola tutta continuerà ad essere un presidio dello Stato.

Il Ministro dell'istruzione: Lucia Azzolina.