ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04925

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 317 del 11/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 10/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 10/03/2020
Stato iter:
29/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/10/2020
SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 29/10/2020

CONCLUSO IL 29/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04925
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo di
Mercoledì 11 marzo 2020, seduta n. 317

   LOLLOBRIGIDA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro per gli affari europei, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 5 marzo 2020 ha avuto luogo a Parigi la riunione della Commissione permanente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa;

   il presidente della delegazione parlamentare italiana presso l'Assemblea si è visto negare la possibilità di partecipare ai lavori da un provvedimento preso dal Parlamento francese sulla base delle nuove disposizioni adottate in Francia relative alla limitazione della circolazione delle persone che provengono da zone ad alto rischio di contagio da coronavirus;

   risulta evidente che, negando l'ingresso al Presidente della delegazione italiana, si impedisce alla nostra Nazione la possibilità di partecipare ai lavori, violando i più elementari principi di partecipazione democratica;

   l'esclusione del presidente della delegazione italiana appare all'interrogante un atto del tutto arbitrario, posto che lo stesso né proveniva dalla zona rossa, né presentava alcun sintomo della malattia –:

   quali opportune iniziative il Governo intenda adottare, per quanto di competenza, nei rapporti con la Francia in relazione a quanto esposto in premessa;

   se non ritenga di adottare iniziative affinché, in Europa e in ambito internazionale, siano adottati protocolli uniformi per quanto attiene alla prevenzione della diffusione del coronavirus e affinché gli stessi protocolli siano applicati in modo indifferenziato.
(4-04925)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 418
4-04925
presentata da
LOLLOBRIGIDA Francesco

  Risposta. — Il 5 marzo si è svolta in video conferenza la riunione del Joint Committee del Consiglio d'Europa, che riunisce i rappresentanti al Comitato dei Ministri (CM), riuniti nella sede del Consiglio d'Europa a Strasburgo e i membri del Bureau dell'Assemblea parlamentare (Pace), riuniti presso l'Assemblea nazionale francese. La riunione ha avuto come oggetto la consultazione tra i due organi del Consiglio d'Europa in merito all'elezione del vicesegretario generale dell'organizzazione. Nella stessa giornata si è anche riunito il Bureau della Pace, sempre presso l'Assemblea nazionale francese.
  Con brevissimo preavviso rispetto agli inizi dalla riunione del
Joint Committee e della riunione del Bureau, il deputato Alvise Maniero, presidente della delegazione italiana presso la Pace, che aveva partecipato alla vigilia, sempre a Parigi, ad una riunione del Comitato per il regolamento del Consiglio d'Europa, ha ricevuto l'indicazione che non sarebbe stato ammesso nei locali dell'Assemblea nazionale francese a seguito di una decisione che, a quanto appreso, sarebbe stata presa d'intesa tra il Presidente dell'Assemblea nazionale francese ed il Presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, Tale decisione, nella versione fornita dal Consiglio d'Europa, troverebbe fondamento nelle indicazioni delle autorità sanitarie francesi sulle aree a rischio, soprattutto in quel momento in rapida evoluzione.
  In apertura della riunione del
Joint Committee, il Rappresentante permanente d'Italia presso il Consiglio d'Europa e membro del CM, ambasciatore Giacomelli, ha preso la parola per esprimere profondo rincrescimento e protestare per il fatto che al capo della delegazione italiana fosse stato impedito di partecipare alla riunione, sollevando dubbi sulla legittimità della riunione stessa e per chiedere chiarezza sulle misure restrittive che sarebbero state applicate dal Consiglio d'Europa in occasione di future riunioni.
  Il giorno successivo, il 6 marzo 2020, l'ambasciatore Giacomelli ha inviato una lettera alla segretario generale del Consiglio d'Europa Buric per lamentare il trattamento ricevuto dall'onorevole Maniero, chiedere delucidazioni sulle basi della decisione presa, nonché chiedere di verificare la legittimità delle due riunioni svoltesi senza che uno Stato membro fosse rappresentato. L'Ambasciatore ha anche evidenziato come, in questo delicato momento, sia fondamentale ricevere istruzioni chiare che permettano di evitare qualsivoglia tipo di discriminazioni tra Stati membri del Consiglio d'Europa.
  A questa lettera la segretaria Generale Buric ha risposto il 9 marzo 2020 attribuendo la competenza alla Pace.
  Anche l'Ambasciata d'Italia a Parigi ha profuso il massimo sforzo per fare luce sulla vicenda, prendendo contatto con tutti gli organi francesi interessati. Da quanto ricostruito, nei giorni precedenti la riunione erano intercorsi vari contatti tra gli uffici dell'Assemblea nazionale e quelli della Pace per definire le modalità di accesso alla riunione. In particolare, martedì 25 febbraio l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea nazionale francese avrebbe comunicato alla Pace alcune misure precauzionali concernenti le restrizioni per l'accesso dei parlamentari provenienti dai Paesi e dalle regioni a rischio. A tali misure fa riferimento anche il Presidente dell'Assemblea nazionale francese, Richard Ferrand, in una lettera indirizzata il 6 marzo 2020 al Presidente della Camera Fico, in risposta alla lettera con cui quest'ultimo segnalava la vicenda dell'onorevole Maniero al Presidente Ferrand. Le predette misure precauzionali sarebbero state confermate da un accordo tra il Presidente dell'Assemblea nazionale Ferrand e il Presidente della Pace Daems solo il 5 marzo 2020 in mattinata, con conseguente tardiva comunicazione al deputato Maniero.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ivan Scalfarotto.