ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04918

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 317 del 11/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 10/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/03/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/03/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/03/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04918
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 11 marzo 2020, seduta n. 317

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la legge 158 del 2017 cosiddetta «salva borghi» o «piccoli comuni» è entrata in vigore in data 17 novembre 2017 a seguito di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale;

   la legge ha istituito un fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni fino a 5000 abitanti con uno stanziamento complessivo di 100 milioni di euro;

   da allora ad oggi non sono ancora stati assunti i decreti attuativi e, quindi, gli ambiziosi obiettivi della legge sono rimasti lettera morta; contrastare lo spopolamento e l'invecchiamento della popolazione residente, affrontare la polverizzazione delle attività economiche, avversare l'isolamento infrastrutturale e digitale e la complessiva ed inesorabile perdita di servizi; le risorse, per essere spese, necessitano dei decreti attuativi, al fine di individuare i parametri necessari per determinare le tipologie di comuni che possono accedere ai finanziamenti;

   i comuni italiani con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti sono 5.564 (pari a quasi il 70 per cento del totale) ed in essi risiedono circa 10 milioni di abitanti, circa il 16,5 per cento della popolazione nazionale;

   tra gli interventi principali vi è l'istituzione di un fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni destinato al finanziamento di investimenti diretti alla tutela dell'ambiente e dei beni culturali, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e alla riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici nonché alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all'insediamento di nuove attività produttive

   con riferimento particolare ai centri storici, la legge prevede altresì la possibilità per i piccoli comuni di individuare, all'interno dei centri storici, le zone di particolare pregio dal punto di vista della tutela dei beni architettonici e culturali, da riqualificare mediante interventi integrati pubblici e privati finalizzati alla riqualificazione urbana;

   inoltre è prevista la possibilità, al fine di aumentare l'accoglienza nel pieno rispetto ambientale e storico, per borghi antichi e per centri storici abbandonati o parzialmente spopolati, di promuovere la realizzazione di alberghi diffusi;

   era prevista ancora la possibilità di istituire centri multifunzionali per i servizi, anche stipulando convenzioni per i servizi postali, oltre che lo sviluppo della banda larga, assolutamente essenziale e strategica per contrastare lo spopolamento ed erogare servizi, ed infine la promozione di mercati di prodotti locali per incentivare il consumo responsabile e l'economia locale;

   tutti gli obiettivi ambiziosi della legge sono «al palo», nonostante gli entusiasmi iniziali dei rappresentanti degli enti locali e delle comunità locali per la mancanza dei decreti attuativi;

   la approvazione di leggi e la successiva inattività relativamente all'adozione dei necessari decreti attuativi, secondo l'interrogante, è ormai una malsana ed inaccettabile prassi che rappresenta plasticamente una politica più attenta all'aspetto comunicativo che sostanziale delle scelte legislative –:

   quali e quanti decreti attuativi debbano ancora essere assunti per l'integrale attuazione della legge n. 158 del 2017;

   entro quali tempi sia prevista l'attuazione della legge n. 158 del 2017 tramite l'adozione integrale dei decreti attuativi;

   se il Governo intenda considerare prioritaria l'adozione dei predetti decreti per dare finalmente integrale attuazione alla legge n. 158 del 2017 nel corso del 2020.
(4-04918)