ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04800

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 310 del 24/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: IOVINO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/02/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04800
presentato da
IOVINO Luigi
testo di
Lunedì 24 febbraio 2020, seduta n. 310

   IOVINO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'ospedale Santa Maria della Pietà di Nola rappresenta il presidio ospedaliero dell'azienda sanitaria Locale Napoli 4; la struttura eroga prestazioni ambulatoriali specialistiche nonché all'interno dei vari dipartimenti sanitari;

   dopo la chiusura dell'ospedale di Pollena, il nosocomio di Nola costituisce l'unica struttura di riferimento per l'intera area, raccogliendo una utenza che si aggira intorno a seicentomila cittadini residenti in circa settanta comuni;

   tuttavia, occorre purtroppo ricordare come l'ospedale in questione sia più volte balzato alla cronaca a causa di episodi legati a disservizi e malasanità; basti pensare, ad esempio, all'incendio divampato al reparto di ginecologia dell'11 giugno 2019, dove si è sfiorata una tragedia e sui cui fatti non solo procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta, ma anche la direzione sanitaria che ha avviato una indagine interna al fine di far luce sulle cause che hanno provocato l'incendio notturno e appurare eventuali responsabilità dolose nel rogo; da non sottovalutare nemmeno quanto accaduto al pronto soccorso dell'ospedale agli inizi del 2017, quando in assenza di alcuni posti letto e di barelle, diversi pazienti furono soccorsi dal personale sul pavimento, ciò facendo emergere numerose criticità e mancanza di protocolli necessari a fronteggiare una situazione emergenziale;

   oggi, a quanto risulta dall'interrogante, disfunzioni igienico-sanitarie si accompagnerebbero a carenza di operatori sanitari, con conseguente scarsa sanificazione dei locali; la dotazione di posti letto realmente attivati corrisponderebbe al cinquanta per cento di quelli previsti, con un pronto soccorso che sarebbe sprovvisto di un numero sufficiente di barelle; alcuni reparti risulterebbero interdetti a causa di crolli e lesioni strutturali. Tutto ciò comporta un uso inappropriato delle risorse strutturali e causa profonda insicurezza nei pazienti;

   il quadro che emerge, quindi, è quello di un ospedale che non riesce a prestare servizi adeguati all'utenza, con scene che non sono degne del sistema sanitario nazionale, mettendo in luce evidenti criticità nella gestione dell'emergenza;

   ne deriva come sia di fondamentale priorità mettere in atto una serie di misure che mettano medici e operatori sanitari nelle condizioni di poter lavorare in assoluta sicurezza, con apparecchiature mediche efficienti e all'avanguardia per poter garantire sempre la migliore assistenza ai pazienti –:

   stante il degrado della struttura nonché le numerose difficoltà a cui sono sottoposti quotidianamente medici e operatori sanitari, di quali elementi disponga, per quanto di competenza, circa le ragioni che hanno portato a questa intollerabile condizione;

   se non ritenga opportuno valutare se sussistono i presupposti per una verifica da parte del Comando carabinieri per la tutela della salute presso la struttura ospedaliera, allo scopo di acquisire un quadro dello stato e del funzionamento dei reparti in modo da accertare se siano pienamente garantiti i livelli essenziali di assistenza.
(4-04800)