ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04737

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 305 del 17/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: DE CARLO SABRINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/02/2020
Stato iter:
15/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2021
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/01/2021

CONCLUSO IL 15/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04737
presentato da
DE CARLO Sabrina
testo di
Lunedì 17 febbraio 2020, seduta n. 305

   SABRINA DE CARLO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   numerose sono le segnalazioni da parte dei cittadini di disagi a seguito dell'incremento dei treni merci a Barcola. La richiesta di costruzione di barriere antirumore risulterebbe quindi necessaria, in quanto sembrerebbe che il potenziamento dei traffici portuali ha conseguentemente comportato un aumento dei convogli che provocano rumori e vibrazioni continue;

   un problema analogo sembrerebbe esserci nel porto di Trieste, primo porto ferroviario in Italia, dove il traffico ferroviario è aumentato notevolmente negli ultimi anni e aumenterà ancor di più con il potenziamento di 70 chilometri di binari interni al porto che collegheranno i moli alle reti ferroviarie nazionali e internazionali;

   l'esigenza di garantire l'efficienza delle operazioni ferroviarie, come, per esempio, smistamento ferroviario e l'accesso a più treni contemporaneamente, impone al contempo il rispetto dei limiti stabiliti dalla normativa;

   ai sensi dell'articolo 10, comma 5, della legge 26 ottobre 1995, n. 447 - legge quadro sull'inquinamento acustico «le società e gli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, ivi comprese le autostrade, nel caso di superamento dei valori di cui ai regolamenti di esecuzione di cui all'articolo 11, hanno l'obbligo di predisporre e presentare al comune piani di contenimento ed abbattimento del rumore, secondo le direttive emanate dal Ministro dell'ambiente»;

   l'elaborazione di piani di intervento volti al contenimento e all'abbattimento del rumore prodotto nell'esercizio delle infrastrutture stesse impone l'individuazione di aree in cui vi sia il superamento dei limiti di immissione previsti;

   il decreto 29 novembre 2000 recante «criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore» prevede, inoltre, che le società e gli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture comunicano entro il 31 marzo di ogni anno l'entità dei fondi accantonati annualmente e complessivamente a partire dalla data di entrata in vigore della legge n. 447 del 1995, lo stato di avanzamento fisico e finanziario dei singoli interventi previsti, comprensivo anche degli interventi conclusi, e soprattutto svolgono un'attività di controllo sul conseguimento degli obiettivi del risanamento, nell'ambito delle competenze assegnate dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e dalla normativa statale e regionale –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, al fine di garantire il rispetto del decreto ministeriale 29 novembre 2000, riducendo l'impatto acustico dei treni.
(4-04737)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 452
4-04737
presentata da
sabrina de carlo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Il decreto ministeriale ambiente 29 novembre 2000 emanato, in attuazione della legge quadro sull'inquinamento acustico (n. 447 del 1995), definisce i criteri relativi alla predisposizione da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore, oltre a prevedere l'approvazione da parte Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con la conferenza unificata, dei piani di interesse nazionale o di più regioni, presentati dal gestore stesso.
  In linea con tale previsione, il gestore Rete ferroviaria italiana s.p.a. (R.f.i. s.p.a.), in data 31 dicembre 2003 ha presentato al Ministero dell'ambiente, alle regioni ed ai comuni interessati, il predetto piano secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 2, lettera
b.2) del citato decreto ministeriale ambiente.
  In data 1° luglio 2004 è stata raggiunta l'intesa con la conferenza unificata sul primo quadriennio di attuazione del piano degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore, prevedendo altresì specifiche prescrizioni. A tal proposito Rfi s.p.a. ha presentato al Ministero dell'ambiente l'aggiornamento del piano trasmesso all'Ispra ai fini istruttori.
  Dalla relazione istruttoria sono emerse alcune criticità che hanno reso necessari incontri con Rfi s.p.a., le regioni, l'Ispra, l'Upi, l'Anci e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, stante le criticità riscontrate rispetto al decreto ministeriale ambiente 29 novembre 2000 e il mancato rispetto del cosiddetto approccio combinato concordato in sede di intesa nel 2004, ha richiesto una serie di integrazioni al gestore.
  Il persistere di dette criticità ha reso necessaria l'istituzione di un tavolo tecnico con la presenza, oltre che del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, della società Rfi s.p.a., del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, delle regioni, dell'Ispra, dell'agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie (Ansf), dell'Anci e dei gestori dei servizi di trasporto pubblico.
  A valle di tali incontri e dell'istruttoria svolta dalle regioni e in seguito all'invio al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare da parte di Rfi s.p.a. di un cronoprogramma aggiornato degli intendenti del piano di risanamento acustico, lo stesso Ministero ha inviato alla conferenza unificata, lo schema di decreto di approvazione della programmazione degli interventi relativi agli, anni successivi, al primo quadriennio dello stesso piano, ai fini dell'acquisizione dell'intesa prevista e quindi della conclusione del procedimento.
  Gli interventi ricompresi nel Piano che interessano, in particolare, il comune di Trieste, secondo quanto riportato nell'ultimo cronoprogramma trasmesso da Rfi s.p.a. al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, constano di sette interventi (n. 5 barriere antirumore e n. 2 interventi diretti ai ricettori) nel periodo compreso dai dieci ai quindici anni.
  In merito alle infrastrutture ferroviarie poste internamente al sedime del porto di Trieste, si precisa che, a legislazione vigente, i porti devono essere considerati alla stregua di generiche sorgenti industriali.
  Infatti, le eventuali infrastrutture stradali e ferroviarie collocate all'interno del sedime portuale e a servizio dello stesso, sono da considerarsi come sorgenti sonore fisse e ad esse si applicano le disposizioni previste dalla legge 26 ottobre 1995, n. 447, con particolare riferimento all'articolo 8 della predetta legge sulla valutazione di impatto acustico.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.