ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04706

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 303 del 12/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZUCCONI RICCARDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 12/02/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04706
presentato da
ZUCCONI Riccardo
testo di
Mercoledì 12 febbraio 2020, seduta n. 303

   ZUCCONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da diversi anni, in riferimento al dramma delle Foibe e degli esuli giuliano – dalmati, gli episodi giustificazionisti o negazionisti risultano essere numerosi, diffusi e reiterati in tutto il territorio nazionale;

   numerose sono state le manifestazioni di odio nei confronti di questa tragedia italiana: contromanifestazioni che avevano l'intento di impedire il giusto ricordo; la distruzione o l'imbrattamento di lapidi erette in luoghi simbolo (come recentemente accaduto a Pomezia e a Massa Carrara), aventi lo scopo di attribuire la giusta importanza al dramma di nostri connazionali per troppo tempo dimenticati;

   in più occasioni sedi territoriali dell'Anpi hanno «attentato» alla dignità e all'onore degli infoibati e degli esuli italiani con dichiarazioni, ad avviso dell'interrogante, giustificazioniste o negazioniste e offrendo ricostruzioni storiche surreali. Ad esempio, l'Anpi di Lecce nei giorni scorsi ha definito la medaglia d'oro Norma Cossetto, giovane studentessa universitaria istriana uccisa da partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani, come «presunta vittima delle foibe»;

   recentemente il vignettista Vauro Senesi in occasione del Giorno del ricordo si è scagliato contro lo stesso definendolo come «trucido strumento di propaganda sovranista». Lo stesso vignettista nella medesima dichiarazione è arrivato ad attaccare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver parlato di «crimini di guerra» e non delle «angherie fasciste» –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare affinché venga salvaguardata al meglio l'applicazione della legge 30 marzo 2004, n. 92, volta a conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell'esodo dalle loro terre, alla luce di episodi di giustificazionismo o di mero negazionismo come quelli evidenziati in premessa.
(4-04706)