ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04698

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 303 del 12/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: MANCA GAVINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2020
FRAILIS ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2020
GARIGLIO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2020
PIZZETTI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/02/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04698
presentato da
MANCA Gavino
testo di
Mercoledì 12 febbraio 2020, seduta n. 303

   GAVINO MANCA, MURA, FRAILIS, GARIGLIO e PIZZETTI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   l'assemblea dei soci di Air Italy ha deciso l'11 febbraio 2020 di dare avvio alla messa in liquidazione della società, con la nomina di due commissari che gestiranno la situazione, scelta che pareva scontata stando alle ultime notizie riguardanti la compagnia aerea;

   tutte le difficoltà incontrate dall'azienda, purtroppo pare abbiano avuto la meglio tanto da costringerla a convocare un'assemblea straordinaria originariamente prevista per la prossima settimana, e in questo incontro straordinario si sono decise le sorti della società che sono quelle di mettere Air Italy in liquidazione;

   a nulla sono valsi i piani industriali prospettati dagli azionisti: come riportato sul Il Sole 24 Ore «L'entrata del nuovo socio era stata accompagnata da un piano faraonico: 50 aerei in cinque anni, dieci milioni di passeggeri, di cui otto su Malpensa, 1.500 assunzioni e nuove rotte intercontinentali. Gli stessi vertici della compagnia avevano dichiarato di volere fare dello scalo di Malpensa il loro hub principale ventilando l'ipotesi di lasciare la Sardegna. Segnali allarmanti erano già emersi a cominciare dal bilancio del 2018, che aveva registrato una perdita di 164 milioni di euro, tendenza che pare confermata anche per il 2019. Non solo del piano industriale per i prossimi due anni, che doveva essere presentato nelle scorse settimane, per ora non c'è traccia»;

   i due soci hanno soltanto potuto constatare un forte calo del fatturato (si stima del 60 per cento);

   e se è vero che il primo azionista Aga Khan (51 per cento) ha già confermato la sua intenzione di non versare più neanche un euro nella società, è altrettanto vero che, per le leggi della Unione europea che impediscono a una compagnia non europea di avere oltre il 50 per cento, il secondo azionista Qatar Airways non può salire oltre l'attuale quota del 49 per cento, perché ciò farebbe perdere allo stesso la licenza di vettore dell'Unione –:

   quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati, per quanto di competenza, sul caso per:

    a) scongiurare questo ulteriore disastro economico nel settore dei trasporti;

    b) scongiurare la perdita degli oltre mille posti di lavoro;

    c) garantire il trasporto da e per la Sardegna già in crisi per i ritardi sulla continuità territoriale di imminente scadenza.
(4-04698)