ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04695

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 303 del 12/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: FERRO WANDA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/02/2020
Stato iter:
14/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2020
CRIMI VITO CLAUDIO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/10/2020

CONCLUSO IL 14/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04695
presentato da
FERRO Wanda
testo di
Mercoledì 12 febbraio 2020, seduta n. 303

   FERRO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   è di pochi giorni fa la notizia dell'ennesimo caso di cronaca nera a Corigliano Rossano, dove un uomo considerato vicino ad ambienti della criminalità organizzata sarebbe stato colpito al torace e al viso da alcuni colpi di pistola in pieno centro storico, mentre era alla guida della sua auto;

   il 37enne coriglianese, Domenico Russo, sarebbe la settima vittima nel giro di un anno e mezzo nel comprensorio della Sibaritide e la sesta nella sola area urbana coriglianese della città di Corigliano-Rossano;

   si tratta solo dell'ultimo caso di violenza, in ordine cronologico, registrato nella zona, che, nella migliore delle ipotesi, fa parte di una dilagante, quanto sottovalutata, cultura dell'illegalità, ma che farebbe, invece, pensare allo spettro di una nuova guerra di ’ndrangheta;

   in particolare, a inizio 2019 il corpo del boss locale di ’ndrangheta Pietro Longobucco è stato ritrovato a dodici metri di profondità nelle acque della vasca grande del Porto di Corigliano; a luglio 2019 è sparito senza lasciare più alcuna traccia di sé Cosimo Rosolino Sposato, incensurato, ma noto alle forze dell'ordine per la sua vicinanza a Damiano Pepe alias «Tripolino», boss di Sibari; e, sempre nel mese di luglio scorso, in contrada Apollinara di Corigliano-Rossano, in un fondo, agricolo al confine con il Cassanese, sono stati trucidati, a colpi di kalashnikov, Pietro Greco, presunto aspirante boss di Castrovillari, e Francesco Romano, imprenditore agricolo coriglianese noto negli ambienti investigativi per qualche piccolo precedente;

   come se non bastasse, pochi giorni fa gli agenti del commissariato di P.S. Corigliano-Rossano, squadra di polizia giudiziaria, hanno catturato un cittadino di nazionalità bulgara, ricercato per il reato di furto aggravato, destinatario di un mandato d'arresto europeo emesso dalle competenti autorità della Bulgaria;

   come noto, con legge della regione Calabria 2 febbraio 2018, n. 2, è stato istituito, a decorrere dal 31 marzo 2018, il nuovo comune di Corigliano-Rossano, che comprende gli ex comuni di Corigliano e di Rossano, diventando la terza città calabrese per numero di abitanti (78.000);

   nonostante ciò e nonostante la situazione allarmante che si è andata delineando nell'ultimo anno, il commissariato di polizia non ha subito alcun potenziamento e a tutt'oggi soffre di una grave carenza di personale: controlla un complesso territorio di 400 chilometri quadrati e continua a vedere diminuire il proprio personale a seguito delle richieste di pensionamento;

   in particolare, la giurisdizione dell'attuale commissariato si estende da Cariati al confine con Cassano, oltre ai paesi interni della Sila Greca ed i paesi albanesi, con estensione territoriale triplicata e popolazione di circa 200.000 abitanti e una competenza che va dal servizio amministrativo e di ordine pubblico alla gestione degli scioperi dal monitoraggio delle attività sportive al servizio di frontiera al porto;

   attualmente, in forza al commissariato di polizia ci sarebbero 50 operatori, di cui molti in via di pensionamento, e due pattuglie giornaliere, che riescono a coprire solo l'area di Rossano –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare per il rafforzamento dei presidi delle forze dell'ordine sul territorio e, in particolare, del commissariato di polizia, dotandolo dei necessari uomini e mezzi, anche ricorrendo alla movimentazione straordinaria;

   se non ritenga necessario adottare le iniziative di competenza per elevare a distretto il commissariato di Corigliano-Rossano, quale strumento necessario per la lotta alla criminalità nel territorio;

   se non ritenga di convocare immediatamente un tavolo istituzionale per la sicurezza pubblica.
(4-04695)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 408
4-04695
presentata da
FERRO Wanda

  Risposta. — In relazione alla problematica oggetto dell'atto di sindacato ispettivo presentato dall'interrogante, si evidenzia quanto segue.
  In primo luogo, appare opportuno rilevare come il fenomeno della criminalità organizzata nel territorio di Corigliano Rossano (Cosenza) – terzo comune della Calabria dopo Reggio Calabria e Catanzaro – sia stato esaminato in sede di riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia, svoltasi presso la prefettura di Cosenza, a seguito del tentato omicidio – avvenuto il 31 gennaio 2020 in pieno centro storico – di un uomo considerato vicino ad ambienti della criminalità organizzata.
  Nell'ultimo anno e mezzo si sono registrati diversi fatti di sangue, che assumono una significativa rilevanza, con particolare riferimento alle organizzazioni della criminalità locale.
  In seguito a tali episodi, la prefettura si è immediatamente attivata, per potenziare la presenza delle forze di polizia sul territorio.
  In tal senso, e al fine di aumentare la percezione di sicurezza avvertita dalla popolazione, è stato sensibilizzato il comando legione Carabinieri Calabria, affinché fossero ulteriormente intensificate le attività di prevenzione sul territorio in esame.
  Sempre in quest'ottica il prefetto ha richiesto all'amministrazione comunale di garantire ogni possibile contributo, sia con l'impiego della polizia municipale, sia con l'implementazione degli impianti di videosorveglianza, soprattutto nelle aree considerate più a rischio.
  Con particolare riferimento alle questioni relative alla consistenza del presidio delle forze dell'ordine nel comune di Corigliano-Rossano, si evidenzia che sul territorio sono presenti il commissariato di pubblica sicurezza – che nel 2019 è stato destinatario di ulteriori 10 unità di personale della polizia di Stato – e quattro stazioni dell'arma dei carabinieri, supportate dalle componenti investigative e di pronto intervento delle compagnie di Rossano e di Corigliano Calabro, interessate da un progetto di potenziamento dei presidi che prevede il loro accorpamento.
  In relazione all'attività di prevenzione e contrasto della criminalità organizzata nella provincia di Cosenza, nel periodo dal 1° gennaio al 15 marzo 2020, la polizia di Stato ha proceduto all'arresto di 24 persone, controllando più di 5.500 persone e 2.800 veicoli e sequestrando più di 55 chili di sostanze stupefacenti.
  Nello stesso periodo, nel comune di Corigliano Rossano, è stata arrestata una persona e sono stati effettuati controlli su più di 1.000 persone e 600 veicoli.
  Dal raffronto dei dati statistici relativi alla delittuosità e all'azione di contrasto nel comune di Corigliano Rossano, risulta che nel mese di gennaio del 2020, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, si è registrata una diminuzione dei delitti pari al 36,6 per cento e, più in particolare, i furti sono diminuiti del 40,2 per cento mentre i danneggiamenti del 15 per cento.
  È stato infine registrato un aumento delle persone denunciate o arrestate, pari al 31,6 per cento.

Il Viceministro dell'interno: Vito Claudio Crimi.