ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04693

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 302 del 11/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 11/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/02/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/02/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA delegato in data 13/02/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04693
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo di
Martedì 11 febbraio 2020, seduta n. 302

   BIGNAMI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. — Per sapere – premesso che:

   il 16 dicembre 2019 si è svolto, presso la sala refettorio della Camera dei deputati, un incontro per discutere della proposta di legge contro l'omotransfobia in discussione presso la Commissione giustizia. Erano presenti anche i principali esponenti di associazioni Lgbt;

   a quell'incontro era presente anche il segretario PD Nicola Zingaretti il quale ha dichiarato che occorre andare avanti in fretta con l'approvazione della legge «perché assumerà un punto di svolta, l'apertura di una nuova fase»;

  posto che in tale sede non si mette in discussione la necessità di contrastare ogni forma di violenza e di discriminazione, occorre a parere dell'interrogante una profonda riflessione e un dibattito ampio affinché le leggi sulla omotransfobia non siano ideologicamente orientate e non vadano a creare favoritismi di sorta verso le comunità Lgbt;

   in caso dell'Emilia-Romagna, a tal proposito, è emblematico e deve servire da monito. In questa regione era stato proposto, da parte del consiglio comunale di Bologna, un progetto di legge regionale che ha suscitato grandissime perplessità anche negli esperti in materia. Tale progetto di legge, volto a introdurre il concetto di «omotransnegatività», si sarebbe potuto tradurre in una vera e propria «legge-censura», stigmatizzando qualunque approccio ritenuto «negativo» o non sufficientemente positivo verso il mondo omosessuale, condannando situazioni «anche potenziali» di omotransnegatività, con il concreto rischio che una pubblica istituzione non si facesse più garante del pluralismo di pensiero ma orientasse, e imponesse, secondo l'interrogante, ideologicamente, le scelte e le convinzioni del cittadino;

  per quanto riguardava le politiche attive, il medesimo progetto di legge prevedeva l'adozione di «interventi in favore delle persone discriminate in ragione dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere, anche mediante la promozione di specifiche politiche ... per l'inserimento lavorativo»;

  una formula generica che, tuttavia, sembrava preludere all'adozione di non meglio identificate «quote gay» per l'inserimento lavorativo;

   dato il caso dell'Emilia-Romagna, dove a seguito di dibattito il concetto di «omotransnegatività» è stato comunque eliminato, è assolutamente indispensabile che su tali temi il Governo assuma una posizione chiara, netta e non ideologicamente orientata –:

   quale sia l'orientamento del Governo riguardo ai temi esposti;

   quali iniziative di competenza si intendano assumere per evitare che concetti come «l'omotransnegatività» trovino legittimazione giuridica, concetti che, per l'interrogante, rischiano di ledere il pluralismo di pensiero che deve essere garantito da ogni ente pubblico e laico.
(4-04693)